Laceno d’Oro – Punto di partenza per sbloccare l’Eliseo
Avellino – Laceno d’Oro. Tra le più importanti e storiche manifestazioni del cinema del reale che, nata più di mezzo secolo fa, ritorna a far visita in Irpinia per la sua 39° edizione.
Pur dotata da sempre di tematiche importanti ed intelligenti, Laceno d’Oro non ha mai avuto l’attenzione dei palcoscenici internazionali ma quest anno la storia è cambiata. Con la partecipazione all’evento-festival di autori e storici d’avanguardia la vera dimensione internazionale del Laceno d’Oro potrà finalmente avere il posto che merita. I giovani che apprenderanno tutto ciò potranno finalmente comrpendere l’importanza di tale evento e magari prendere il posto, un domani, di questi artisti che da mezzo secolo dilettano i palcoscenici irpini.
“ Ringrazio la struttura comunale e gli amici che hanno organizzato questo festival in quanto c’è stato uno sforzo eccessivo – queste le parole dell’assessore Nunzio Cignarella -. “ Qualcuno rimprovera il ritardo – continua – ma lavorando 24 ore su 24 in pochi giorni e riuscire a realizzare il tutto non è di certo facile ma comunque cercheremo di migliorare. Grazie all’onorevole Spagnuolo, la quale ha dato l’idea iniziale e tutti gli amici che si sono occupati di cinema e quant’altro. Nel concreto si è creata una rete che ha tenuto viva la fiammella di questo sogno e siccome senza sogni non si può vivere, stiamo cercando di far diventare realtà un’altra dimensione culturale ed aprirla al pubblico … il cinema Eliseo! “
Proprio inerente al “ punto interrogativo “ Cinema Eliseo prende parola il primo cittadino avellinese Paolo Foti.
“ Il mio stato d’animo è molto positivo perché il Laceno d’Oro è un evento importante per Avellino – dice – mi rende felice e getta le basi sulla vera restituzione dell’Eliseo ai cittadini avellinesi “. “ In pratica – continua - questo festival è una pre-condizione per la riapertura di tale cinema che come tempistica sarà un anno da oggi. Questo evento deve far si che ogni cittadino deve sentirsi orgoglioso di essere irpino “.
La Sovraintendenza e gli assessorati di Atripalda e Mercogliano si inseriscono nel dibattito per ribadire il concetto di “rete culturale “ che sta pian piano nascendo tra i comuni.
“ Siamo contenti di far parte di questa rete – commenta l’esponente della Sovraintendenza – e posso esclamare a gran voce che quest anno il Carcere Borbonico ospiterà il Laceno d’Oro. Ogni anno noi ci impegniamo a fondo e dopo tale Festival posso assicurare che a Dicembre ci sarà un’altra iniziativa che ci terrà compagnia per tutta la durata del mese “.
“ Il comune di Atripalda nel corso degli anni ha ristabilito il gap in cui si trovava ma ora è all’avanguardia per quanto riguarda la valorizzazione del territorio e questo è anche grazie al sindaco di Avellino e all’assessore Cignarella “ – queste le parole dell’assessore alla cultura di Atripaldfa -. “ La nostra partecipazione al Laceno d’Oro è ovvia – continua – proprio per accentuare sempre di più la rete che sta andando via via creandosi “.
“ Come amministrazione comunale – replica il numero 1 della cultura di Mercogliano - ci siamo insediati da molto poco nel palcoscenico di eventi, anche a livello internazionale, ed insieme ad Avellino ed Atripalda cercheremo di contribuire alla riuscita del Laceno d’Oro “.
Dulcis in fundo, ma non perché meno importante, prende parola l’assessore Tonino Spagnuolo il quale illustra a fonda l’importanza del Laceno d’Oro.
“ Fin da quando c’era la giunta Dinunno noi abbiamo contribuito alla riuscita e alla relizzazione del festival “ Laceno d’Oro “. Chi conosce la storia sa che siamo stati costretti nel tempo a cambiare il nome dell’evento per poi ripristinarlo in memoria di Camillo Di Giacomo, un esponente d’altri tempi che ha fatto tanto per questi eventi “ – così esordisce l’assessore – .
“ Dal 1995 organizziamo eventi con collaborazione di amici come Aldo Spiniello – continua - e abbiamo avuto finanziamenti importanti anche da strutture del salernitano, le quali hanno abbracciato il panorama culturale “.
“ La rete è fondamentale – conclude – e ci tengo a precisare che il Laceno d’Oro siamo noi. Siamo parte attiva di una creatura che deve essere alimentata da noi e successivamente da tutti i cittadini . Un ringraziamento particolare va all’associazione EleMenti e a Flussi. Quest’ultima importantissima asociazione con la quale vantiamo un’ottima collaborazione “.