De Siano nel mirino: Verdini vuole Milo coordinatore di FI

miloNemmeno il tempo di leccarsi le ferite per la tegola giudiziaria piombata sul capo di Luigi Cesaro, ed ecco che si scatena la caccia alla poltrona di coordinatore campano di Forza Italia. La richiesta di arresto a carico dell’ex presidente della Provincia di Napoli, tra i principali sostenitori dell’attuale coordinatore Mimmo De Siano, ha messo in fibrillazione, secondo fonti parlamentari attendibili interpellate dal Velino, l’area ex cosentiniana del partito, che ora mira a riprendere il controllo totale di Forza Italia in Campania. E il più attivo nel tentare di “rimuovere” De Siano sarebbe, manco a dirlo, Denis Verdini. Il “pontiere” tra Renzi e Berlusconi da un paio di giorni non farebbe altro che ripetere che “De Siano non regge” e che “bisogna cambiare cavallo”. E il cavallo a cui pensa per sostituire De Siano ha già un nome e cognome: Antonio Milo. Proprio lui: il senatore eletto nel Pdl e attualmente aderente al gruppo “Gal”, quello del quale fanno parte cosentiniani doc come ad esempio Vincenzo D’Anna, protagonista di un clamoroso battibecco con Silvio Berlusconi che lo apostrofò con un inedito “vaffa”.

Milo, stando agli spifferi, sarebbe già all’opera per tentare il “colpaccio”. Ma la mossa del cavallo (altro che canguro) di Verdini sta scatenando un vero e proprio vortice di critiche sull’asse Roma-Napoli. E il ricordo delle 184 telefonate intercorse tra Milo e Nicola Cosentino nel periodo in cui l’ex sottosegretario è stato in libertà e in cui Forza Campania dava a Silvio Berlusconi più grattacapi della sinistra non è l’unico “dettaglio” a mettere in allarme molti forzisti, non solo i fedelissimi di De Siano. A scatenare voci e veleni c’è soprattutto l’atteggiamento di Milo nei confronti del Pd: estremamente morbido, così come il “codice Denis” prevede. C’è poi chi rispolvera vecchie polemiche su Gragnano e chi addirittura pensa che una mossa come la nomina di Milo potrebbe complicare ulteriormente la campagna elettorale di Stefano Caldoro e favorire il centrosinistra.

da il Velino