Regionali 2015 – Rotondi: “De Luca ci piace perché spregiudicato”

rotondiNAPOLI — Era stato il sindaco di Salemo, Vincenzo De Luca, a gettare l’amo durante un forum svoltosi presso la redazione del Corriere del Mezzogiorno ad aprile scorso: «Immagino un arco di forze ampio e senza ideologismi, anche con espressioni di centrodestra purché di riferimento europeo. Una larga intesa per la rinascita della Regione». Poi, l’altro giorno, sul suo profilo Facebook, è stato il consigliere regionale de La Destra, Carlo Aveta, a manifestare tutta la sua simpatia per il primo cittadino di Salemo. L’ex ministro berlusconiano Gianfranco Rotondi lo ha persino ingaggiato nel suo governo ombra (unico esponente della parte politica avversa ad essere presente nella squadra) affidandogli virtualmente la responsabilità delle Infrastrutture Rotondi, davvero il sindaco De Luca piace così tanto al centrodestra? «Mi consenta una premessa; io sono amico di Stefano Caldoro e, quindi, sarei il meno indicato a parlare di queste cose. Ma detto questo, non c’è dubbio che De Luca, essendo un decisionista e uno spregiudicato, nell’accezione più autentica del termine, vale a dire uno che non si lascia ingannare dai pregiudizi, esercita, per sua natura, una forte capacità attrattiva anche nei confronti dell’elettorato di centrodestra». Dunque, De Luca rappresenta un vero rischio per voi se sarà candidato? «Certo, la sua candidatura potrebbe rivelarsi particolarmente insidiosa. La volta scorsa, nel 2010, quando affrontammo le ultime elezioni regionali, venivamo da una stagione politica brillante: con Berlusconi in palla e che con il suo governo aveva risolto il problema dei rifiuti in Campania. Insomma, con De Luca che era il candidato di bandiera del centrosinistra e Caldoro vincente m partenza». Mentre oggi? «Oggi De Luca è molto più competitivo. Tra l’altro, a differenza dell’altra volta, ci ritroviamo con un centrodestra debole, ma con Caldoro certamente più forte. Non per dire, ma la capacità di recuperare il gap del centrodestra, attualmente, è dimezzata. La partita elettorale, per questa ragione, è molto aperta». Ma a lei come venne l’idea di arruolare il sindaco di Salerno nel governo ombra? «Allo stesso modo di Sarkozy che arruolò ministri socialisti e affidò ad Aitali la guida della commissione per le riforme: una destra furba e intelligente prende il meglio della sinistra. Sbaglia Renzi a non ostentare i suoi rapporti con Berlusconi ma, anzi, ogni volta deve mettersi a spiegare e a chiarire ogni punto. Sotto questo aspetto, De Luca è modernissimo: agisce senza pregiudizi. Anzi, sa cosa le dico? Che se il mio governo invece di essere ombra fosse stato vero, il sindaco di Salemo avrebbe accettato l’incarico di ministro». Caldoro dice che buona parte dell’esito elettorale dipenderà dalle condizioni in cui arriverà U governo Renzi nella prossima primavera. E se il premier vorrà puntare sulla Campania. È cosi? «De Luca, come Renzi, mostra di avere una forte capacità di attrazione. Poi, giustamente, bisognerà verificare se a Renzi “piace” più che vinca Caldoro o De Luca».

Intervista tratta dal Corriere del Mezzogiorno