Summonte – Al via il festival internazionale di musica etnica “Sentieri mediterranei”

summonte (3)Summonte - Si apre domani (1 agosto) il Festival Internazionale di Musica Etnica Sentieri Mediterranei. Sedicesima edizione per il “grande evento” organizzato dal Comune di Summonte guidato dal sindaco Pasquale Giuditta. L’evento è cofinanziato da fondi Por Fesr Asse I obiettivo operativo 1.12 “Turismo e beni Culturali”.

La sedicesima edizione si apre domani alle ore 16  con le visite guidate al grazioso borgo medievale e al complesso castellare della Torre Angioina. Alle 17.30 è in programma nella sala conferenza della torre il dibattito “Sguardi sulle migrazioni”. Introduce e coordina il dott. Pasquale Giuditta, sindaco di Summonte, previsti gli interventi del dr. Luca Betraice, presidente del Gal Partenio, il direttore artistico dell’evento, il M° Enzo Avitabile, Padre Andre Davide Cardin, Responsabile Culturale del festival, Mauro Smith della Fondazione Napolinovantanove e Marco Cirillo di Zalab.

Concluderà la giornata la giornalista Licia Colò.

L’architetto Smith presenterà il Museo narrante dell’Emigrazione “La nave della Sila” (realizzato con la collaborazione di Gian Antonio Stella) e il cortometraggio “Mare Madre” che anima la sezione del museo dedicata all’immigrazione. Marco Cirilo si soffermerà invece sulla straordinaria attività di comunicazione e di produzione di ZaLab svolta attraverso video partecipativi in contesti interculturali e in situazioni di marginalità geografica e sociale. Al termine del dibattito sarà presentata l’idea di progetto Sguardi sulle migrazioni, a cura della Fondazione Napoli Novantanove e ZaLab per il Festival “Sentieri Mediterranei”. Alle ore 20, sempre nell’anfiteatro della torre angioina, si svolgerà il recital “Di vento e di viaggi” di Assuntina De Vito con Paolo De Vito, Gianluca Marino, Giuseppe Musto, Salvatore Santaniello e la partecipazione straordinaria di Carlo D’Angiò.  Il convegno è organizzato in collaborazione con l’Associazione culturale “Pietro Bove – Un Angelo  caduto in Volo”.  La serata inaugurale proseguirà tra degustazioni di ottime specialità locali, mestieri medievali, giocolieri ed artisti di strada si apriranno le danze con lo spettacolo itinerante della Zastava Orckestar.

 Alle 21.30 piazza Gelsi ospiterà lo spettacolo Folk degli Ar Meitheal e alle 22.30 tutti in pizza De Vito, la piazza centrale del paese, dove si trova il tiglio secolare, per assistere allo spettacolo di Bassekou Kouyatè.  Tra danze, balli, caciocavallo impiccato, primi piatti e pizzette montanare la serata proseguirà allo scoccare della mezzanotte con l’esibizione di musica classica nella Chiesa Madre di san Nicola di Bari con Erica Piccotti, Federico Piccotti eAkanè Makita.  Sabato e domenica altri spettacoli unici vi faranno trascorrere ore di allegria e serenità nel grazioso borgo ai piedi del Partenio.

“Coniugare cultura, divertimento e valorizzazione dei beni culturali presenti sul nostro territorio. E’ questo l’obiettivo prioritario del nostro Festival – ha spiegato il primo cittadino di Summonte Pasquale Giuditta, ideatore e coordinatore di Sentieri Mediterranei – La valorizzazione dei nostri borghi passa attraverso gli spettacoli e gli eventi che attirano importanti flussi turistici. Sono certo che solo azioni di partenariato e grande impegno da parte degli amministratori locali siano volano di sviluppo. Facendo una disamina delle varie edizioni di Sentieri Mediterranei ci siamo accorti che il nostro Festival, che si caratterizza per la musica, la convegnistica, l’attenzione per la montagna, l’artigianato, è attrattore di un turismo che non è finalizzato dalla permanenza dei turisti solo per i tre giorni ma un flusso turistico destagionalizzato”.

Il festival internazionale di Musica Etnica Sentieri Mediterranei è un evento cofinanziato da fondi Por Fesr Asse I obiettivo operativo 1.12 Regione Campania 2007/2013.

Nel corso della manifestazione saranno somministrati i questionari di gradimento dell’evento redatti dalla sociologa dr.ssa Fabrizia Barbarisi, che saranno poi analizzati grazie al supporto del software statistico SPSS per poi predisporre un report sulla valutazione del festival da parte dei fruitori.

 

Spettacoli itineranti Scale/Arco San Nicola - ore 21.00

FIORENZA CALOGERO (ITALIA)

Fiorenza Calogero nasce a Castellammare di Stabia il 7 luglio 1978. Il fiore è quello di un canto antico, viscerale, plebeo, che si fa colto e nobile ma mai snob per rispetto dei maestri. Il primo incontro determinante è quello con Roberto De Simone, che le affida ruoli significativi in spettacoli come “La Gatta Cenerentola” (1999), “L´Opera buffa del Giovedì santo” (2000), “Li Turchi viaggiano” (2000), “Dedicato a Giulia De Caro” (2001), “Omaggio a Giordano Bruno” (2002), “Lo Vommaro a duello” (2008), produzione del Teatro di San Carlo, per il Napoli Teatro Festival. Intanto la canzone napoletana la strega, la conquista, la rapisce. Lei la studia e la frequenta, cercando il repertorio e gli arrangiamenti più adatti alle sue corde, sensualissime, calde, scure come la vita.

ZASTAVA ORKESTAR

Il gruppo è composto da elementi provenienti da alcune tra le migliori orchestre dell’Alta Maremma. Gli strumenti usati sono rigorosamente acustici (ottoni, fiati e percussioni). Il repertorio prevede brani della tradizione popolare balcanica, oltre ad arrangiamenti e composizioni originali. Le esibizioni, evocative di atmosfere e situazioni ispirate ai film di Kusturica, sono piuttosto movimentate e prevedono danze e gag improvvisate che coinvolgono attivamente il pubblico.

 

Spettacoli itineranti

“Submontis Medievalia: il Medioevo al Borgo e al Castello”

Giochi, arte, musica, giocolieri, giullari

Venerdì 1 Agosto

Piazza Gelsi - ore 21.30(Palco Folk)

 

ÁR MEITHEAL

Ár Meitheal è un gruppo, con base a Caserta, che lavora ad un progetto intorno alla musica tradizionale irlandese. Il repertorio proposto è fatto di gighe, reels, hornpipe ad esemplificare lo specifico e ricchissimo patrimonio di musiche tradizionali per danza. Ma accanto a queste espressioni estremamente dinamiche, altri brani, più ariosi ed evanescenti: planxty, slow airs, ballads. Come molto spesso accade nelle musiche tradizionali, accanto a composizioni anonime, che riflettono la diffusione e la popolarità di questa musica, vengono proposti anche lavori di autori storicamente riconoscibili che da esse sono stati influenzati e che, a loro volta, hanno profondamente ispirato le successive generazioni di musicisti tradizionali. E’ il caso, ad esempio, dell’arpista settecento O’Carolan, di cui proponiamo alcuni brani, estremamente significativi. Ár Meitheal non ha alcuna pretesa filologica, non propone nessuna ricerca di improbabili identità. Ár Meitheal rappresenta solo il piacere di suonare una musica accattivante e coinvolgente. E suonarla insieme, come il nome stesso indica. Ár Meitheal infatti può essere tradotto dal gaelico come “il nostro collettivo”.

Piazza De Vito – ore 22.30 (Palco World)

BASSEKOU KOUYATE’ (MALI)

Bassekou Kouyaté nasce il 7 agosto 1966 a Garana, un piccolo villaggio multietnico a 60 km da Segu, sulle sponde del fiume Niger. Bassekou discende da famiglie di griot (nella cultura di alcuni popoli dell’Africa Occidentale, il griot, termine francese, è un poeta e cantore che svolge il ruolo di conservare la tradizione orale degli antenati e, in alcuni contesti storici pre-coloniali, aveva anche il ruolo di interprete ed ambasciatore). Bassekou venne iniziato allo ngoni da suo padre, che impartiva lezioni ai ragazzi nella sua casa di Granare. Suo padre morì senza lasciare nessuna registrazione della sua musica ma il suo stile vive ancora oggi in Bassekou che non smette mai di rendergli tributo. In seguito Bassekou si trasferì a Segu per unirsi al chitarrista Cheikh Oumar Diabate e a sua moglie Nainy Diabate, al tempo una delle giovani cantanti più popolari del Mali. Il gruppo di Cheikh Oumar era composto da giovani virtuosi che sperimentavano nuovi modi di eseguire la musica griot, e Bassekou cominciò a

sviluppare la sua propria tecnica nello ngoni. Durante il suo soggiorno a Segu incontrò per la prima volta la giovanissima cantante Amy Sacko, con la quale più tardi si sposò e che è oggi la voce principale degli Ngoni ba.

Chiesa San Nicola di Bari – ore 24.00

ERIKA PICCOTTI, FEDERICO PICCOTTI E AKANE’ MAKITA

ERICA PICCOTTI (violoncello), nata a Roma nel 1999, intraprende lo studio del violoncello all’età di cinque anni. Presso la Juniorchestra dell’Accademia di Santa Cecilia conosce il M° Francesco Storino che dal 2007 la segue nei suoi studi. È vincitrice di numerosi primi premi in concorsi nazionali e internazionali a Roma, Viterbo, Vittorio Veneto, Sanremo, Piombino, Stuttgart. Nel 2012 vince il “Premio Nazionale delle Arti”.

FEDERICO PICCOTTI (violino), nato a Roma nel 1996, a soli 17 anni si diploma con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore presso il Conservatorio S. Cecilia di Roma ottenendo anche la borsa di studio “A. Giannuzzi” riservata ai migliori diplomati. Attualmente frequenta il corso di perfezionamento di violino con il M° S. Tchakerian presso l’Accademia S. Cecilia di Roma. Ha conseguito numerosi primi premi in concorsi nazionali ed internazionali e si è esibito in diverse stagioni concertistiche.

AKANE’ MAKITA (pianoforte) – Pianista di origine giapponese, nel 2003 risulta vincitrice del 2°premio (1°non assegnato) al “Claudio Arrau International Piano Competition” in Cile. Nell’occasione suona il I Concerto di L.V.Beethoven con l’Orchestra Sinfonica del Cile, e viene definita come “la concorrente la cui visione musicale più si avvicina alla poetica del Maestro Arrau” dalla pianista Edith Fischer.