Avellino – La maggioranza detta legge. Opposizione all’attacco:”Non ci addossi colpe non nostre”

montanile giordano preziosiAvellino – “La maggioranza la smetta di nascondere la propria inattività addossando la colpa all’opposizione“. Questo il pensiero unanime dei capigruppo d’opposizione Carmine Montanile, Giancarlo Giordano e Costantino Preziosi espresso questo pomeriggio nel corso della conferenza stampa per stigmatizzare il comportamento tenuto questa mattina, nel corso della conferenza dei capigruppo, dalla maggioranza. Al centro del dibattito il documento presentato dal capogruppo di maggioranza, Arturo Iannaccone, nel quale si accusa il presidente del consiglio comunale, Livio Petitto, di fare un’interpretazione fantasiosa e capziosa del regolamento.

“Questo show ci è stato proposto da un irresponsabile che dovrebbe sapere che a questo gesto c’è una conseguenza – spiega Carmine Montanile – Bene avrebbe fatto se avesse proposto il documento in consiglio comunale perchè la fiducia oltre ad essere manifestata deve essere votata ed approvata in consiglio comunale e secondo regolamento la sfiducia si ottiene con 22 voti. A questo punto ho il timore che non si riusciranno mai a raggiungere questi 22 voti ma la cosa ancora più grave è che con questo documento Iannaccone ci vuole “imbavagliare” togliendo all’opposizione le sue prerogative di presentare mozioni, interrogazioni, ordini del giorno ed esprimere le proprie opinioni. Se vogliono toglierci questo. Beh! che si facciano da soli i consigli comunali, le conferenze dei capigruppo, ecc…Intanto noi abbiamo lasciato la conferenza dei capigruppo mentre al tavolo sono rimasti, oltre i capigruppo di maggioranza, i capigruppo di Forza Italia e Udc e questa cosa la dice lunga chiudendo un altro cerchio e non quello del largo inciucio che si sta perpetrando in questi giorni bensì va a chiudere il cerchio delle elezioni amministrative”.

“Ciò che è accaduto oggi – continua Giancarlo Giordano - sottolinea l’assoluta assenza di un equilibrio politico, di una misura politica, della capacità di stare insieme in maniera equilibrata tra maggioranza ed opposizione. Io, che sono cresciuto in quel comune, non ho mai visto una spregiudicatezza tale, un tentativo di dittatura da parte della maggioranza. Noi dopo la chiusura abbiamo posto al Presidente il problema di garantire non solo l’opposizione ma tutto il consiglio comunale perchè le prerogative del consiglio e dei consiglieri non possono essere nelle mani del sindaco e tantomeno della maggioranza che non si deve lanciare in interpretazioni che soffocano o minacciano la possibilità dei consiglieri di prendere iniziative utili alla città. Noi abbiamo toccato punti delicati in questi giorni: Ato, Alto calore, Europa PIU. A noi non interessano i problemi della maggioranza ma quest’ultima deve farsene una ragione perchè in consiglio metteremo la maggioranza di fronte alle proprie fragilità e non colpa nostra ma una condizione loro e non è con queste furbizie insopportabili che si possono risolvere i problemi“.

“Noi dobbiamo fare la minoranza – incalza Giordano - noi siamo il frutto di tante sconfitte e non un’unica minoranza. Il consiglio comunale non è un intralcio alla buona attività amministrativa. Da questo momento in poi non proporremo più ordini del giorno fino a quando non si discuterà di bilancio e quello sarà il loro Vietnam perchè se loro ci impiegano otto mesi per redigerlo noi ci impiegheremo due mesi per approvarlo”.

“Oggi si è cercato di tappare le prerogative dell’opposizione. Nei consigli di un anno se non era per l’opposizione che presentava mozioni non avremmo approvato nulla se non un solo atto politico, quello del bilancio. – sottolinea Costantino Preziosi - Poi quando sento dire ad un capogruppo che bisogna andare avanti come lo si è fatto per gli indirizzi urbanistici io mi vergognerei. Noi volevamo rigenerare l’esistente e non optare per un’edilizia speculativa. Siamo di fronte ad una dittatura ignobile. Non c’è stato un atto dove ci si è assunti le proprie responsabilità dalla questione alloggi, alla clinica, all’Ato. I problemi sono tanti e se si tratta di lavorare per la città per il bene dei cittadini noi siamo ancora disposti altrimenti non ci siamo ma l’amministrazione ancora non è in grado di vedere i problemi della città. Serve un cambio di rotta nell’interesse città. Ora siamo davanti solo a dei dilettanti allo sbaraglio su gommone in mare forza 8. Ora siamo davanti ad una seconda fase, dice Foti, dal nulla passeremo all’indistinto”.