Avellino – Un anno di amministrazione. Foti: “Pronta nuova fase. Basta a tatticismi politici”

paolo foti conferenza stampaAvellino – Una conferenza stampa a 360° quella che ha tenuto stamane a Palazzo di Città, il primo cittadino di Avellino, Paolo Foti.
Una conferenza che è stata l’opportunità per tirare le somme su questo primo anno di amministrazione. Un’amministrazione al centro di mille polemiche e cambi di rotta e che si appresta ad entrare in una nuova fase che entrerà a regime subito dopo la pausa estiva.

Io considero chiusa la prima fase di quest’amministrazione e alla ripresa delle attività sarò pronto a mettere in campo azioni per una nuova fase di amministrazione che è chiaro riguarderà tutti. - spiega il primo cittadino - Ho preso atto delle questioni risolte e di quelle non ancora risolte ed è necessaria una forte accelerazione dell’attività amministrativa. Utilizzerò queste settimane per un’opportuna e necessaria riflessione su tutta la gestione comunale a quella legata all’amministrazione fino alla riorganizzazione della macchina comunale che ha funzionari ed impiegati di grandi professionalità che non sono ben valorizzati”.

Nel corso della conferenza non è mancata una lunga parentesi relativa alla questione della gestione dell’Ato rifiuti che lunedì scorso ha visto ancora una volta un rinvio.
Con grande disappunto ho constatato che gli uffici non sono stati precisi e puntuali nel verificare gli atti propedeutici ad una riunione così delicata. Nel frattempo per quanto mi riguarda non ho mai chiesto, non chiedo e non chiederò mai incarichi per la mia persona. L’indicazione di guidare l’Ato - dichiara Foti, difendendosi dagli attacchi di questi giorni – mi è giunta dai sindaci PD , dal PD e per senso di responsabilità ho accolto questa indicazione. Non c’è stata nessuna questione di poltrone.Quest’incarico è solo un riconoscimento dato alla città in quanto la guida di questa conferenza d’ambito spetterebbe al comune capofila. Foti è solo un nome residuale. La città di Avellino su questa partita dei rifiuti è impegnata per 14 milioni di euro all’anno. I costi del ciclo di rifiuti sono ormai insostenibili non solo per il comune di Avellino ma anche per gli altri comuni. E’ necessario, dunque riportare questo servizio alle tre “e” economicità, efficienza ed efficacia. Non sono e non sarò mai un uomo innamorato delle cariche e degli incarichi – continua Foti – e penso che tutti in queste settimane debbano riflettere con sincerità d’animo e lealtà politica su questa vicenda. Io, ribadisco, non ho nessuna necessità di ricoprire questo ruolo che per tanti aspetti è una partita maleodornte e molto più difficile da seguire. Quest’alzata di scudi dentro e fuori il consiglio comunale mi fa presupporre che qualcuno sia preoccupato del fatto che Paolo Foti possa andare a guardare nel dettaglio e nel concreto questa vicenda dato che è chiaro che se dovessi accettare quest’incarico lo interpreterò guardando fino in fondo tutti gli atti e tutte le procedure”.

Intanto, sul documento firmato da venti sindaci in cui ci si poneva contro le larghe intere la risposta del primo cittadino non si fa attendere “E’ sbagliato pensare di escludere i comuni dall’attività di programmazione. Le preoccupazioni dei piccoli comuni sono state più che legittime ma nel caso in cui dovessi guidare questa vicenda ho il dovere di rapportarmi con il territorio e lo farò. Nessuno deve pensare che il sindaco è barricato al potere. Adesso questo momento di stand by, in attesa della pronuncia della Regione, sarà utile affinchè i sindaci discutano di questo servizio essenziale per la comunità irpina. E tutti i sindaci avranno il diritto di avanzare le proprie proposte per dare risposte alla comunità. La città di Avellino è candidata a guidare, eventualmente , questo processo il sindaco non è candidato a nulla. Le dinamiche politiche non mi interessano. Sono cose che interessano i partiti. Guai a pensare che questo percorso che è stato delineato sia stato fatto per realizzare la volontà del Sindaco di Avellino – incalza – io non ho nessuna necessità ad esercitare questo potere ma se oltre alla funzione di sindaco mi si chiede un ulteriore servizio devo verificare il sentimento leale e diffuso di condivisione ma se questo manca io ne prenderò atto senza rammarico e vendette perchè non conosco questo sentimento“.

Infine, Foti ha fatto un riferimento anche alla situazione all’interno del consiglio comunale che in questi ultimi tempi ha visto spaccature persino all’interno del gruppo di maggioranza: “La mia aspirazione – commenta Foti – è che, all’interno del consiglio, si facesse meno politica e si dia più spazio agli atti amministrativi. Ho assistito a molto tatticismo politico in questo periodo. Non si può essere sempre soggiacenti a questo tipo di impostazione. Non possiamo continuare a discutere di ordini del giorno che durano un’infinità e poi riaggiornarsi per parlare di cose serie come la gestione dei fondi, i debiti fuori bilancio ed altro. Mi piacerebbe che si lavorasse più sui fatti, sulle questioni amministrative e non assistere a dibattiti infiniti tra maggioranza ed opposizione”.

“Il comune di Avellino è ormai diventato l’argomento più gettonato sulla stampa e non solo e con esso – conclude Foti - anche il primo cittadino è diventato oggetto di mistificazione e bersaglio mobile di chicchesia. Da oggi in poi la generosità ed il buonismo non mi apparterranno più ed esigerò rispetto. Il sindaco deve fare gli interessi della città di Avellino, le altre questioni non mi interessano e non solo assolutamente importanti. Non posso più sopportare divisioni che fanno male alla città e ad Avellino. Spero che il PD faccia un grande bagno di umiltà e ritrovi le ragioni dell’unità e non le condizioni per dividersi perchè, se queste divisioni devono ricadere in termini di tensioni nel consiglio, a questo punto ognuno deve assumersi le proprie responsabilità. Il consiglio non può essere il luogo dello scontro politico. E’ una cosa sbagliata che non realizza gli interessi della comunità e deve essere rimossa al più presto possibile”.