Avellino – Alloggi popolari. Anomalie nelle assegnazioni. La Verde vuole vederci chiaro

case_iacp2Avellino – Dopo l’avvio dei primi sgomberi degli alloggi popolari da parte di inquilini abusivi e del suo stop a causa di alcuni intoppi, il vicesindaco di Avellino, Stefano La Verde, continua la sua battaglia al fine di venire a capo di una situazione che con il passare del tempo presenta moltissime anomalie.

Prima tra tutte l’iter di assegnazione “E’ come se uffici ed amministrazione avessero lavorato senza interloquire, in maniera parallela, se non divergente – ha spiegato l’assessore tra le pagine del Quotidiano del Sud – Le carte testimoniano delle gravi anomalie. I decreti dirigenziali di assegnazione dovrebbero essere firmati dal dirigente e dal responsabile del procedimento con tanto di timbro del Comune. Molti non lo sono. C’è solo la firma del funzionario ma l’atto risulta comunque efficace in quanto determina appunto la concessione di un alloggio” .

Trentasette sarebbero gli alloggi occupati abusivamente ed interesserebbero abitazioni occupate da gente che non ne ha diritto e da chi è decaduto dal diritto di possesso dell’alloggio popolare in quanto moroso.

Intanto, il vicesindaco ha fatto sapere che ha inoltrato tutto alla Procura della Repubblica “Ho cercato solo di mettere ordine, di dare trasparenza in questo delicato settore. Quello che ho visto non poteva essere sottaciuto. Ora resto in attesa che la Procura completi le indagini mentre l’ufficio sovrintende alla assegnazione degli alloggi è fermo perché manca personale. Affinché possa riprendere a funzionare sarebbero necessarie tre unità operative, due funzionari hanno chiesto, infatti, il trasferimento per incompatibilità ambientale e oggi sono in forza in un altro settore. Anche su questa vicenda – ha concluso l’assessore La Verde – chiedo di fare luce, e vorrei capire se ci sono gli estremi per avviare un procedimento disciplinare in quanto la loro improvvisa diserzione ha provocato l’interruzione di un servizio pubblico”.