Fu accusato di furto, dopo 14 mesi in carcere viene assolto

20091101 - ROMA - CRO : CARCERI: SUICIDIO BLEFARI, IMPICCATA IERI SERA CON LENZUOLA.Un interno del carcere di Rebibbia, a Roma, in un'immagine d'archivio.   La neo brigatista Diana Blefari Melazzi, condannata all'ergastolo per l'omicidio del giuslavorista Marco Biagi, si e' impiccata ieri sera, attorno alle 22:30, utilizzando lenzuola tagliate e annodate. La donna - secondo quanto si e' appreso - era in cella da sola, detenuta nel reparto isolamento del carcere Rebibbia femminile. Ad accorgersi quasi subito dell'accaduto sono stati gli agenti di polizia penitenziaria che - si e' inoltre appreso - avrebbero sciolto con difficolta' i nodi delle lenzuola con cui la neo brigatista si e' impiccata in cella e avrebbero provato a rianimarla senza pero' riuscirvi.ANSA / ALESSANDRO DI MEO / ARCHIVIO / PALUn trentenne ucraino ma residente ad Avellino è stato in carcere per 14 mesi per un reato da lui non commesso. Il fattaccio risale al 12 maggio del 2013, quando due sorelle lo riconoscono, attraverso alcune foto segnaletiche, come l’autore della rapina avvenuta ai danni dell’abitazione delle stesse in San Gennaro Vesuviano. Il trentenne aveva un unico precedente penale per ingresso illegale nel territorio italiano.

Il ragazzo si trovava a Grosseto per lavoro, ma fu tratto arrestato 11 giorni dopo la rapina.

Dopo circa un anno, l’inizio del processo il Tribunale Penale di Nola lo assolve con formula piena per non aver commesso il fatto. Fondamentali sono state le intercettazioni telefoniche che hanno dimostrato che il telefono in uso all’ucraino non aveva mai intercettato alcuna cella in Campania al momento dell’accaduto, ma solo nella città di Grosseto.

Inoltre, le due sorelle vittime della rapina, in aula non lo hanno riconosciuto.