Cisl – Parte la campagna “Denuncia con noi”. Buonavita(FP): “Basta tagli, bisogna investire”

cislAvellino – Parte oggi, con le conferenze stampa in tutte le province campane, la campagna di sensibilizzazione della Cisl Campania “Denuncia con noi” per denunciare la persistenza di sprechi, inefficienze e corruzione nella sanità regionale.

Un’occasione importante che tutti, cittadini, personale medico, operatori di aziende sanitarie ed ospedali, potranno cogliere per dire basta ad una sanità che, a causa dei tagli apportati dal piano di rientro, non garantisce più il diritto alla salute in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale.

“In Irpinia abbiamo delle eccellenze – spiega il segretario generale della Cisl Irpinia Sannio, Mario Melchionna – ed altre strutture  sanitarie che funzionano bene ma se qualcosa non va la colpa non è imputabile al personale medico all’interno delle strutture, bensì ad una gestione sanitaria che non è stata fatta al meglio”.

“Questo è il primo anno, dal commissariamento della sanità in Campania, che chiudiamo con un avanzo di gestione di 6 milioni di euro ma nonostante ciò – commenta Doriana Buonavita della Fp Cisl – continuiamo ad essere commissariati e sottoposti ad ulteriori tagli. Dall’ultimo monitoraggio sui livelli essenziali di assistenza, effettuato dal Ministero della Salute, la Regione Campania continua ad avere una posizione alquanto critica rispetto alle altre regioni a partire dalla dotazione dei posti letto e l’aumento dei ticket, all’assistenza territoriale passando per le politiche di prevenzione, per la degenza ospedaliera e non solo. Bollino rosso, infatti, anche per le liste d’attesa che ormai toccano tempi di attesa superiori ai 100 giorni, per la mobilità ospedaliera che vede i pazienti spostarsi verso altre strutture per essere curati e, non per ultimi, i tagli ai lavoratori che ha visto il pensionamento di circa 15mila lavoratori che a causa del blocco del turn over non è stato possibile sostituirli”.

“Non possiamo più attendere ormai – sottolinea Buonavita – la sanità irpina è al collasso a settembre molte attività, che oggi ci rendono un’eccellenza a livello nazionale, saranno destinate a chiudere e non possiamo permettere che ciò avvenga. Dobbiamo uscire dalla demagogia e dalla strumentalizzazione che è stata fatta in questi anni e dobbiamo pensare al futuro. Oggi siamo usciti dal debito e per rilanciare il sistema sanitario in Campania c’è bisogno, in linea con quanto portato avanti dal governo centrale, di investire”

“Il commissariamento della sanità regionale campana deve essere solo ed esclusivamente un momento transitorio, definito, calcolato che permetta di risolvere il problema e ripartire – evidenzia Antonio Pio, responsabile della Cisl Medici – L’Irpinia in questa fase di transizione è quella che è riuscita a dare, più di tutti, a livello economico una malo per risollevare il sistema sanitario ma il continuo di questi tagli porterà inevitabilmente ad una stagnazione del sistema. Noi vogliamo che queste situazioni di emergenza vengano chiarite per evitare che questa crisi transitoria non diventi una crisi definitiva e noi dobbiamo attivarci per dare una svolta definitiva a questa situazione“.

Per quanto riguarda l’iniziativa sul territorio di Avellino e Benevento, da domani, 9 luglio, inizieranno i presidi presso le varie strutture ospedaliere attraverso volantinaggi, allestimenti di gazebo e compilazioni di questionari ed interviste che insieme andranno a comporre, insieme agli altri dati raccolti dalle unioni sindacali territoriali, un report completo e dettagliato sulla sanità campana che verrà consegnato nelle mani del presidente del consiglio regionale, Stefano Caldoro.

“Noi come Cisl – conclude il segretario generale, Melchionna – abbiamo voluto fortemente quest’iniziativa perchè abbiamo capito che non basta più andare a parlare da Caldoro andando a sottolineare che la sanità in Campania non funziona ma c’è bisogno di una denuncia diversa, una denuncia che abbia alla base fatti documentati e che sia lo specchio fedele di quanto accade sul territorio. E questa volta non saremo disposti a fare sconti o altri ragionamenti. Questa volta, Caldoro dovrà darci delle risposte serie altrimenti chiederemo le sue dimissioni perchè non siamo più intenzionati a contrattare”.