Sanità – De Filippo in città: “Eccellenze da salvaguardare”

de filippo sottosegretario salute pd governoAvellino - Garanzia di risorse, garanzia di investimenti e maggior controllo per il rilancio della sanità in Regione. Questi i punti fondamentali che il sottosegretario alla salute, Vito De Filippo ha sottolineato quest’oggi nel corso della sua visita in Irpinia.

Una visita che gli ha dato modo di toccare da vicino i problemi che la sanità campana e, in specialmodo, quella irpina stanno vivendo in questi anni di tagli che stanno mettendo in ginocchio un intero sistema, visitando l’Azienda Ospedaliera “Giuseppe Moscati” di Avellino che gli ha dato modo di rimanere affascinato di come “nonostante la  tundra di problemi che ci sono, la struttura  si avvale di operatori e strutture tecnologiche d’eccellenza che sono un basamento straordinario per fare cose importanti nel futuro e ciò deve essere salvaguardato. Sicuramente è una struttura cresciuta in un sistema sanitario regionale che aveva difficoltà finanziarie ma il contesto descritto attualmente dal governo Renzi è positivo per la conferma di nuove risorse ed investimenti con azioni profonde del governo in termini di affiancamento alle regioni in difficoltà ed all’impegno di queste ultime“.

Un futuro che vede un Governo impegnarsi principalmente sullo sblocco di fondi per la sanità “con un nuovo patto per la salute di 110 miliardi di euro  dove – spiega De Filippo – tutto ciò che viene risparmiato nella sanità deve essere riconvertito nel settore. Ancora una volta chi presiede il Governo ha saputo dare una rotta seria e rilevante per un cambiamento importante dove sono state prese scelte rigorose e lungimiranti per il bene del nostro Paese“.

La politica portata avanti dal Governo è la politica che il PD irpino ha deciso di portare avanti con l’intercettare i bisogni primari del territorio, prendersi carico delle problematiche territoriali e prendere una posizione. Il problema sanitario è grave e le criticità che investono il settore – commenta Michele Ferrante del PD – sono molteplici a partire dal mancato sblocco del turn over al capitolo dell’assistenza domiciliare integrata ed oncologica passando per il mancato potenziamento del decreto 49/2010. Oggi, chi è chiamato a rappresentare questi processi complessi, come quello sanitario, deve mettere in campo strategie che non mettano in discussione livelli essenziali di assistenza deve mettere mettere il cittadino e le fasce più deboli al centro del processo politico e sanitario”.