Ugl – Fondi Europei e Garanzia Giovani, Varesi: “Il sindacato riacquisti la fiducia perduta”

ugl varesi roghi puglieseAvellino - “Fondi Europei e Garanzia Giovani, le sfide del sindacato”, questo il tema dell’incontro tenutosi questo pomeriggio presso la sede Ugl di Avellino. Presenti al tavolo Paolo Varesi, vice segretario generale Ugl, Maria Rosaria Pugliese e Maria Teresa Roghi, segretari confederali Ugl.

Il primo a prendere la parola il segretario Varesi: “Due i temi fondamentali di questo incontro: Garanzia Giovani, progetto finanziato dall’UE finalizzato a favorire l’inserimento dei ragazzi nel mercato del lavoro, e i Fondi Sociali Europei di cui purtroppo abbiamo speso ben poco, infatti ben il 70% dei fondi messi a disposizione sono tornati indietro perché non sfruttati”. Il segretario ha poi proseguito: “Gli italiani devono cominciare ad interessarsi a se stessi e non aspettarsi che siano gli altri paesi a dare loro aiuto; l’Europa ha finora dimostrato di non avere alcun interesse nei nostri confronti. Chi ha le notizie buone se le tiene e non le condivide – prosegue -, per questo è nostro dovere fare informazione e arrivare a tutti, in particolare ai giovani. Questo va fatto attraverso la partecipazione e aprendo le porte del sindacato, considerato oggi un nemico da politici e istituzioni. Il sindacato – conclude Varesi – deve ascoltare i giovani, accogliere le loro critiche, e essere disposto ai cambiamenti al fine di riconquistare la loro fiducia”.

A prendere la parola la segretaria confederale Maria Rosaria Pugliese: “Entro fine luglio bisognerà terminare un piano regionale, l’elaborazione di un documento dove verrà dichiarata la ripartizione di fondi e obbiettivi. La nuova programmazione dei fondi europei segna un cambiamento importante visto che finora le regioni non hanno speso i soldi messi a loro disposizione; siamo certi, infatti, di perdere ben 7 miliardi di euro. Nel nuovo accordo di partenariato mandato dal Ministero alla Commissione Europea ora in discussione è previsto che queste risorse siano registrate alla regione ma che tolgano il suo ruolo da protagonista, vista la loro incapacità di spendere i fondi; si è pensato, dunque, di dare le risorse alle unioni di comuni e ai distretti industriali già composti. I tavoli di partenariato saranno attivati a livello provinciale: l’Ugl – prosegue Pugliese – dovrà fare la sua parte e designare chi sarà in contatto con la regione per capire il sistema che si sta mettendo su. Da settembre, dunque, partiranno seminari di informazione sui fondi europei in quanto è necessario che i sindacalisti siano preparati nel collocamento appropriato dei fondi stessi. L’Ugl – conclude - è nei tavoli di partenariato, Delrio ci ha già convocati e stiamo per avviarci verso una fase in cui i fondi europei dovranno essere considerati qualcosa di nostro”.

Presente anche il segretario confederale Maria Teresa Roghi: “E’ di grande orgoglio sapere che lo spirito dei giovani dell’Ugl parte da Avellino fin giù, in controtendenza con l’opinione che si ha del sud Italia. La Garanzia Giovani – prosegue Roghi – è coperta in parte dai fondi europei, è un’opportunità per il Paese in merito al problema della disoccupazione giovanile. Progetti come questo hanno la finalità di ridare ai giovani lo stimolo di cercare un’occasione di lavoro evitando ricevano delusioni. Il Ministro – prosegue – temeva i giovani non rispondessero a questa iniziativa; in realtà sono state le imprese a non rispondere alle migliaia di ragazzi che hanno deciso di aderire al progetto. Grave pecca di questo progetto è il mancato coinvolgimento dei sindacati. Così come il progetto sta avanzando – ha concluso la segretaria confederale – non va affatto bene, si sta infliggendo un’ulteriore delusione ai giovani. Dovere del sindacato è indirizzarli e tutelarli da queste ingiustizie al fine di offrire loro nuove opportunità lavorative e fiducia nel mercato del lavoro”.