# io sto con Bubba. Sui social netwoork solidarietà a Francesco Iandolo di “Libera”

bubbaAvellino - In Irpinia ci vorrebbero più Bubba. Sì, giovani che hanno il coraggio di essere attivi nel sociale, come Francesco Iandolo, attuale referente provinciale dell’Associazione Libera (nata nel 1995 e apartitica), la quale periodicamente organizza nel nostro territorio incontri-dibattiti sullo stato delle mafie in Irpinia portando le testimonianze dei parenti di vittime di mafia. Fondamentale è anche il lavoro che Libera Avellino svolge nelle e con le scuole al fine di sensibilizzare alunni e insegnanti al problema della criminalità organizzata. Spesso, inoltre, si è trovata a collaborare con le istituzioni al fine di stipulare protocolli d’intesa e indire manifestazioni per combattere attivamente le mafie.

Nelle ultime ore Iandolo è stato accusato di azioni illegali da un giornalista dell’emittente Just Tv, tesi infondate, ma sostenute solo per infangare e fare scoop. Ciò ha scatenato sui social network uno spontaneo e sentito hashtag: #iostoconbubba.

Bubba, un soprannome che identifica Iandolo, ha iniziato la sua esperienza sociale già da ragazzo con gli Scout Avellino 1, poi si è aperto al mondo della comunicazione attraverso un emittente radiofonica parrocchiale (Radio Tenda). Al liceo classico P. Colletta divenne rappresentante d’Istituto con la lista chiamata “La grande famiglia” e tra le sue battaglie si ricordano quella contro il racket dei MAK-P, oppure le manifestazioni studentesche in piazza, insieme all’unione degli Studenti (UdS) contro i disservizi legali alla spazzatura o all’edilizia scolastica.

Oggi, all’età di quasi 26 anni, si impegna anche con “Indossailcambiamento” che non è solo una collezione di tshirt, ma un progetto di arte e creatività (nato nel 2011) per portare in giro messaggi positivi (cfr. http://www.indossailcambiamento.it/ ).

Bubba è referente di Libera dal marzo 2013, e tra gli impegni civili che ha promosso ricordiamo il riutilizzo sociale della villa confiscata al clan Graziano (destinata a diventare un impianto produttivo di tipo industriale, denominato “Maglificio Cento Quindici Passi”) e, soprattutto, la petizione rivolta ai candidati alle amministrative di Avellino.

Così spiegava l’iniziativa: “Il buon governo di una città si articola in tanti modi. Innanzitutto con una cittadinanza attenta e responsabile, quindi con degli amministratori capaci di saper immaginare ed individuare le strategie giuste per risolvere i problemi ma soprattutto per promuovere lo sviluppo del tessuto urbano e della comunità stessa. Sentiamo forte la necessità di porre rimedio innanzitutto a un deficit di etica pubblica troppo spesso dimostrato nei fatti, nelle parole e nei provvedimenti adottati in tanti anni. Chiediamo un confronto continuo con i nuovi amministratori che questa città sceglierà, per provare a governare insieme portando avanti i sogni e le speranze di un’intera comunità. Non è possibile, infatti, che chi viene eletto non partecipi ai Consigli Comunali o non mantenga i contatti con i cittadini dei quali, troppo spesso, si soddisfano solo richieste di favori personali. Per l’amore che nutriamo per la nostra terra chiediamo un impegno serio e convinto ai candidati alle prossime Elezioni amministratve affinchè, insieme ai cittadini che firmeranno questo appello si impegneranno a realizzare. Sicuramente punti impegnativi ma semplici e concreti da poter verificare e tenere costantemente sotto osservazione. Innovazioni fatte nello stesso tempo di umanità e tecnologia che possono cambiare in meglio la nostra vita in questa città” (cfr.  http://liberaavellino.wordpress.com/4-impegni-2/ ).

Quando c’è chi scredita l’impegno altrui ben fatto, vuol dire che questo fa paura. Spesso l’illegalità è diffusa nel nostro Paese, ma non si può screditare un’associazione come Libera che, con Bubba, è impegnata a dire che sono prima gli avellinesi a dover cambiare e poi potrà cambiare in meglio anche Avellino.