Sinistra ecologia e libertà – Giordano: “Sel resti all’opposizione come alternativa a Renzi”

assemblea sel 26 06Avellino - Questa sera,  nella sede della Federazione di Sinistra Ecologia Libertà di Via Dante, si è svolta l’Assemblea provinciale del partito per discutere della situazione politica di SEL. Un modo per fare autocritica e riflettere sul senso dell’onorabilità politica, come ha sostenuto un “compagno” che ha detto “c’è differenza tra una persona che non si conosce privatamente e ciò che, però, della sua azione politica si conosce”. Nella sala dell’Assemblea Provinciale erano presenti lo stabiese Salvatore Vozza (coordinatore regionale SEL), Oscar Giannattasio eletto nel Consiglio comunale di Montoro, Giuseppina Volpe (ex candidata a sindaco del Comune di Montella) e Marco D’Acunto (segretario CGIL FP).

Durante le amministrative irpine 2014, Sel ha riconfermato i sindaci Spinelli e D’Angola a Santa Paolina e Sant’Andrea di Conza, contribuendo in maniera determinante alle vittorie elettorali di Tufo e Bonito, eleggendo tanti consiglieri comunali, e garantendo rappresentanza politica ad un’idea di centro sinistra e di sinistra “lì dove il PD ha praticato alleanza di altra natura”. 

E’ stata una serata vissuta da molti iscritti al partito irpino, riunitosi nella sala dedicata a Michele D’Ambrosio, definito dai presenti segno di rettitudine morale ed onesta politica (cfr., http://www.comunedibonito.it/portale/cultura-e-storia/cittadini-illustri/michele-d-ambrosio/). Sel fu voluto anche da lui, partito che nacque nel 2009, ma che una settimana fa è entrato in un caos. Infatti, il partito si è spaccato sulla decisione di votare alla Camera il sì al Decreto IRPEF sugli 80 euro in busta paga per i redditi medio-bassi proposto dal Governo Renzi: con 17 voti ha vinto la linea del sì al provvedimento capeggiata dal Capogruppo alla Camera Gennaro Migliore, che in caso di astensione del gruppo aveva minacciato persino le sue dimissioni da capogruppo, favorevole anche a un dialogo con il PD di Renzi e convinto di una collocazione di SEL nel PSE, contro invece i 15 voti di coloro che si volevano esprimere contrariamente, linea capeggiata, invece, dal Coordinatore Nazionale di SEL Fratoianni, coerentemente al ruolo del partito all’opposizione che guarda alla costruzione di una SYRIZA italiana, nel solco tracciato della Lista Tsipras per le Europee.

Ha aperto il dibattito di oggi la relazione di Giancarlo Giordano, ex coordinatore provinciale e dal 2013 deputato Sel. Giordano dal 1995 è stato anche consigliere comunale ed oggi è consigliere di minoranza (dopo l’esperienza di assessore alle politiche giovanili nella giunta Di Nunno e poi, per due anni, assessore alle politiche sociali nella giunta Galasso 1).

 ”Sel deve stare all’opposizione - ha dichiarato Giordano - ciò serve alla democrazia italiana poiché c’è un processo di omologazione pesante ed è in gioco la nostra democrazia rappresentativa. Non sono abolite le Province ma le elezioni! E’ uno schifo e c’è ancora da discutere sulla legge elettorale e sul Senato. C’è una faciloneria e poi dicono che se non ce l’hanno fatta è perché non glielo hanno fatto fare. Sel deve sfidare il Pd. Non si capisce perché Migliore ha dato le sue dimissioni da Capogruppo alla Camera… Ho detto a Titti Di Salvo (vicecapogruppo vicario) che non serviva votare a favore del Pd, anche se voterò si al decreto Franceschini. Ma qual’è il tema politico vero? C’è un partito piglia tutto. E’ un dettaglio che c’è NCD al governo? Con ministeri di peso che possono condizionare la legislatura! La nostra battaglia è stata intrisa anche di paure umane, ma non ci devono essere ingenuità politiche. Mentre sopra alcuni se ne vanno,c’è una domanda dal basso di più politica. Io non voglio andare in un cimitero ideologico. Bisogna sfidare il Pd incalzandolo sul futuro (perché il presente è Renzi e Alfano). Nell’ascolto bisogna far agire l’intelligenza e la nostra deve continuare ad essere una funzione critica (se no ci adeguiamo al conformismo) nell’orizzonte del centro sinistra. In città sto facendo una ricognizione su conflitti d’interesse ed opacità: ad Avellino non c’interessa il Pd che non è discontinuo con il passato”.

Tra i partecipanti sono intervenuti Giuseppe Carillo, Vittoria Troisi e Roberto Montefusco (segretario cittadino Sel). Carillo si è chiesto cosa accadrà a Sel dopo luglio perché bisognerà pensare con la lista Tsipras un percorso politico e ha detto: “la crisi della sinistra è nata nel periodo di Berlinguer. Sebbene Pc e Dc hanno dato vita alla Costituzione, le porcherie del Pc sono confluite nel Pd. Perciò occorre una sinistra alternativa”. Troisi ha sostenuto l’importanza dell’incontrarsi per confrontarsi: “Sel ha avuto 2 problemi. Quello di 2 linee politiche diverse di cui una non è emersa nel congresso e quello dell’idea diversa di sinistra. Sinistra è pensiero critico dell’esistente, non può mancare contatto base-vertice. Dare solo slogan non dà il tempo di pensare, ma se c’è organizzazione territoriale si dà spazio ai compagni e il confronto deve tradursi in decisioni che dalla base vanno fatte valere a livello nazionale. Rodotà immagina una coalizione sociale che si apra ai movimenti per costruire la democrazia plurale del futuro“.Infine Montefusco ha analizzato la sconfitta elettorale di “Italia. Bene Comune” e ha ribadito la necessità di un congresso che preveda pluralità di visoni politiche.

In conclusione, l’assemblea si è posta il problema di rispondere a chi non era presente a queste domande: che cosa è successo in Sel? che cosa sta succedendo ora? Sel deve rimanere a sinistra del Pd, evitando lo sgomento di questi giorni. Non si può dire che c’è sfaldamento del partito, ma solo un gruppo parlamentare nominato (e non votato dal popolo) che è venuto meno agli ideali originari. Dunque, la sinistra non è il Pd, ma è Sel e tutti quei movimenti che hanno senso civico. Il partito campano deve stare attento a come verranno gestite le regionali. Infine, non si può fare l’errore di dare responsabilità solo ai gruppi dirigenti, ma dal basso bisogna partire per aiutare la gente a risolvere i problemi anche di piccoli Comuni.