Osservatorio Fiaip – Basso (Confindustria): “Puntare sullo sviluppo per non morire”

incontro fiaipAvellino – Se riparte l’immobiliare riparte l’irpinia e l’Italia. Questo il messaggio lanciato questo pomeriggio dalla Fiaip nel corso della presentazione dei dati dell’osservatorio immobiliare.

I dati, anche quest’anno, sono in linea con quelli degli anni precedenti, e non sono per nulla positivi. Ormai nessuno decide di investire più nel mattone e chi ha intenzione o necessità di prendere casa decide di optare per una casa in locazione.

L’incontro, oltre ad offrire un quadro negativo del mercato immobiliare che sembra, secondo alcuni dati dei primi mesi del 2014, risollevarsi, ha offerto soprattutto l’opportunità di interrogarsi sulla strada da seguire per far sì che il mercato immobiliare possa uscire dalla crisi ed invogliare gli acquirenti ad investire nuovamente nel mattone.

Il mito che il mattone, la casa, potesse rimanere un rifugio è stato sfatato – interviene Sabino Basso, Presidente Regionale di Confindustria – attorno all’immobiliare si è generata una forma di terrorismo che genera paura in coloro che decidono di investire. Gli immobili non occupati, non venduti, sono parecchi ma se non puntiamo sullo sviluppo, unica vera soluzione per la ripresa, offrendo a giovani ed imprese l’opportunità sul territorio, in Provincia, questo settore sarà destinato a morire perchè, con questa fuga di cervelli, tra 15 anni il 65% della popolazione irpina sarà pensionata”.

“Il mercato immobiliare ha un’offerta alta ma presenta una domanda ancora debole – denuncia Massimo Spagnuolo responsabile osservatorio Fiaip – nel 2013 il mercato è ancora in calo anche se siamo alla fine del tunnel riscontrando una volontà delle persone di investire negli immobili ma per ripartire c’è bisogno che ognuno di noi, a partire dalle istituzioni, svolga il proprio ruolo a supporto di questo settore”.

Intanto, piccoli segnali di ripresa del mercato immobiliare si iniziano ad avvertire e come spiega Corrado Mamotti, direttore commerciale di Nexsus: “Il Mercato è finalmente ripartito. L’inversione di tendenza che si sta registrando in questo primo trimestre del 2014 (+10%) era già presente alla fine dello scorso anno dove, nonostante i segnali negativi che si sono registrati, si poteva evidenziare un piccolo cambio di rotta. Le banche, infatti, hanno nuovamente interesse verso il prodotto mutui grazie ad alcuni segnali che hanno segnato il cambiamento: discesa dei tassi di interesse del prodotto mutuo, normalizzazione del mercato della liquidità una “temperatura del sistema” che si è abbassata. Grazie a questa ripresa, finalmente lo strumento di credito torna funzionale per l’intermediazione immobiliare”.

Valorizzare il patrimonio pubblico garantendo ai compratori stabilità normativa e riqualificazione certa, eliminare la tassa sulla prima casa, rivedere la legge sull’erogazione, cedolare secca, edilizia agevolata, facilitare l’accesso al credito. Sono questi alcuni punti che secondo il presidente provinciale di Fiaip, Salvatore Mirabile, devono essere presi in considerazione e rivisti necessariamente “per far ripartire attraverso un piano complessivo il rilancio del settore immobiliare”.

“Per risollevarci dobbiamo puntare su qualcosa di nuovo che è sostanzialmente il riuso del vecchio. Un riuso che – evidenzia Giuseppe Scognamillo presidente dell’ Ance di Avellino – sta per rigenerazione urbana sostenibile, come ha sottolineato anche l’ordine degli architetti, rendere efficiente il patrimonio che attualmente non lo è. Nella rimessa sul mercato di questi beni c’è il futuro del nostro lavoro ma non basta. C’è bisogno di una classificazione energetica ed una politica di accesso al credito seria“.

“Se il mercato edilizia non si riprende non c’è futuro non solo per la nostra Provincia ma per l’intero Paese – sottolinea Antonio Famiglietti della Cgil – speriamo che ci siano altri momenti di confronto che riescano a trovare tra tutti i soggetti che operano nel settore una sinergia un impegno diverso per rilanciare il settore”.

“Ci dobbiamo abituare che questo è il mercato. Dal 2007 ad oggi sono stati distrutti 60 anni di mercato immobiliare ed edile – dichiara Silvio Sarno, presidente nazionale Atecap – E’ cambiata la logica del mercato. Tutto il lavoro che è stato fatto in queste tre generazioni sembra essersi dissolto in questo nuovo mercato”.

“Nonostante la crisi degli ultimi 6 anni, il mercato immobiliare, attualmente, è in costruzione – commenta, infine, il presidente generale della Fiaip, Paolo Righi – i segnali positivi ci sono e vanno interpretati. Si registra, infatti, un aumento delle erogazioni da parte delle banche (+18%) ed un leggero aumento numero delle compravendite. Ciò significa che se le banche concedono qualcosa in più il mecato potrebbe riprendere. Bisogna ripartire e per farlo bisogna rivedere la parte della fiscalità immobiliare che negli ultimi 3 governi ha portato ad una tassazione complessiva da 10 a 32 miliardi. Il mercato c’è. La voglia di casa c’è ma è cambiato il modo. Questa è l’ultima occasione che abbiamo per ripartire. E’ l’ultima partita che possiamo giocare e non possiamo perdere”.