Circolo Pd il coraggio di cambiare: “Avellino sia a misura di anziani, minori, disabili”

marinella pericolo 21 06Avellino – Questa mattina, al centro sociale “Samantha della Porta”, si è tenuto il convegno: “Emergenza sociale in città: come agire”, organizzato dal circolo cittadino del Pd “Il coraggio di cambiare”, di cui fanno parte Livio Petitto e Gianluca Festa (che da poco hanno dichiarato autonomia di voto in Consiglio comunale, liberi dalle scelte della maggioranza). Presenti in sala l’ex consigliere comunale Ugo Maggio, il giornalista Mario Barisano e il coordinatore del circolo “Foa” Giovanni Bove. Al centro della riflessione odierna la povertà, i diversamente abili, i minori e gli anziani, alla presenza di operatori e associazioni cittadine che operano in questi settori. Dunque, a detta degli organizzatori, è stata un’occasione per aprire una sorta di dossier sull’emergenza sociale e per avviare un lavoro che non sia di mera denuncia.

Ha moderato l’incontro la dottoressa Ivana Bellizzi, che emozionata ha detto: “c’è un’assenza dei partiti in città su queste questioni e il circolo nasce per colmare le loro carenze. Perciò, affrontando le emergenze sociali, abbiamo invitato chi vive problematiche. Ci sono persone che da anni si impegnano con gli anziani, i minori, i diversamente abili. Perciò vogliamo mettere a sistema le buone pratiche”.

Il primo ad intervenire al dibattito è stato Rosario Pepe, presidente della Cooperativa La Goccia, che ha 2 comunità d’accoglienza per minori: “Il Terzo settore è chiamato in causa quando fa comodo, ma non vengono potenziati i servizi, ci sono difficoltà di ordine amministrativo e lungaggini burocratiche. Noi paghiamo le tasse, ma la controparte è irresponsabile. Non dobbiamo, allora, avere paura di metterci la faccia e dire a qualcuno che sta sbagliando: c’è un sistema che non tutela i minori. Appoggeremo, pertanto, chi ci appoggia in maniera effettiva e non strumentale”.

Poi ha parlato il vicepresidente della Cooperativa La Girella, Michele Di Giovanni, che dal 2008 si occupa di assistenza domiciliare agli anziani: “purtroppo nel periodo estivo all’ospedale c’è carenza di personale. Va fatto, dunque, un monitoraggio per tutelare le persone e un’idea da attivare può essere quella dell’operatore socio-assistenziale condominiale”.

In seguito i riflettori sono stati puntati su Marinella Pericolo, Presidente onorario della Consulta disabili (cfr. http://www.comune.avellino.it/servizi/consultah/index.php ): “si fanno solo tante chiacchiere. Tante sono le promesse, ma fattivamente si fa poco, da 9 anni ormai. Sono felice di far parte della Misericordia che è attiva, al di là degli interessi personali. Qui ad Avellino oggi manca la cultura: sono tutti dottori, ma di cosa? C’è tanto da lavorare…”.

La cooperativa Althea e il Roseto gestiscono strutture per anziani non autosufficienti. Si è parlato, oggi, anche del fatto che i posti letto sono pochi e ci sono ricoveri impropri con sovraffollamento di strutture non idonee agli anziani. Occorrono, dunque, anche ad Avellino residenze per anziani non autosufficienti.

E’ intervenuta anche la dottoressa Maria De Rosa, funzionario comunale, con l’incarico di Responsabile delle Politiche Sociali e Pari Opportunità – Coordinatore Piano di Zona Sociale. Ha invitato a leggere la Delibera del Commissario ad Acta C.C. N. (sull’albo pretorio comunale): “Schema di convenzione per l’esercizio associato delle funzioni e delle modalità di gestione degli interventi dei servizi sociali previsti nel piano di zona dell’ambito territoriale A4 regolamento di funzionamento coordinamento istituzionale, approvazione”.

Avellino, in ambito sociale, vive una fase di criticità e ritardi, e non tutte le persone sono coperte dai servizi assistenziali essenziali, nonostante la dott. De Rosa abbia sottolineato il fatto che il Comune comunque fa assistenza domiciliare ad anziani e disabili: “non pubblicizziamo abbastanza i LEA(Livelli Essenziali di Assistenza) che facciamo. Ma siamo in attesa del nuovo PSR (Piano Sociale Regionale)”.

Le conclusioni sono state affidate, invece, al segretario del Circolo, il dottore Giovanni Simbolo (operatore di pace onlus): “negli ultimi 20 anni Avellino ha avuto un lento declino, si sono allargati i problemi sociali. Chi svolgeva attività di Banco alimentare ha visto crescere a dismisura le richieste. Senza dimenticare che l’usurato vive un dramma sociale enorme perché oltre alla minaccia fisica di morte per sé e i suoi familiari ha anche i debiti. Auspico, perciò, maggior coordinamento per il sociale, le cui risorse destinate non saranno mai sufficienti. E’ facile imputare il ritardo all’Amministrazione ed è normale. Ma se riusciamo a fare squadra daremo risposte a noi stessi perché i problemi ce li abbiamo tutti. Purtroppo dare la responsabilità alla politica non ci porta a guardare intorno: c’è un tessuto sociale che si muove e che fa volontariato. I servizi possono essere ampliati, ma vanno coordinati gli sforzi”.