Città – Maggioranza a porte chiuse, opposizione a porte aperte e gli avellinesi attendono

maggioranza 19 06Avellino – Mentre la maggioranza consiliare questa sera si è riunita a via Tagliamento, l’opposizione si è incontrata in una sala del Carcere borbonico. Il Segretario Provinciale del Partito Democratico, Carmine De Blasio, con Foti e Grella al suo fianco, ha convocato la riunione non solo per ascoltare, a porte chiuse, la maggioranza ma anche per provare ad “elaborare un’azione di rilancio amministrativo e politico in considerazione di una serie di impegni e priorità programmatiche”. Invece, le forze di opposizione in Consiglio comunale, non si sono lasciate scoraggiare dal maltempo e hanno spostato la loro iniziativa pubblica da Piazzetta Verdi al ex carcere per discutere con la cittadinanza sulla delicata situazione amministrativa, ad un anno di distanza dall’insediamento della giunta Foti.

Chi vuole fare un pò di politica deve interpretare i problemi della città e portarli in Consiglio comunale, dove si devono fare gli interessi dei cittadini (al di là delle nostre diverse appartenenze politiche) - ha esordito Costantino Preziosi, capogruppo ‘La svolta inizia da te’ - Foti disse prima di essere eletto: ‘riappropriamoci dei nostri sogni’, ma se sono questi siamo inguaiati! E poi diceva: ‘è finita l’epoca di chi comanda da solo’, ma non c’è dialogo e troviamo varie fazioni nella maggioranza. C’è la povera gente che ha bisogno d’assistenza e di servizi domiciliari, ma sono state fatte cose vergognose sul Piano di zona. Il Tar di Napoli ha detto che Masucci aveva fatto bene gli atti, ma qui si sta facendo oggi una fra chi deve prendere la presidenza e la vicepresidenza, lotte di potere che dimenticano la solitudine di chi vive nelle case popolari. In questa città manca un leader, perciò occorre una class action dei sindacati nei confronti del Comune. Come opposizione siamo per la legalità assoluta e appoggeremo chi denuncia il Comune per chi occupa case abusivamente. Questa amministrazione mortifica la politica: avremo una sanzione pari al 10 % perché è stata cancellata una delibera relativa ai parcheggi di piazza Libertà. Inoltre, il Forum dei giovani non può essere controllato: se il Sindaco cade la settimana prossima lo Statuto prevede che cada anche il Forum (n.d.r. va perciò modificata presto questa norma). Ai giovani dico di non lasciarsi guidare, ma siano essi gli artefici del cambiamento. Ha votato solo il 28 % perché gli altri  giovani hanno visto liste legate ai partiti! Finite le scuole i giovani restano a casa davanti la tv. Perché non si aiutano le associazioni ad organizzare campus? Ma non si può mercanteggiare sui campus estivi! Prima delle elezioni si danno speranze e dopo le si tolgono! Noi proporremo una card giovani con cui il Comune potrà partecipare all’acquisto di libri e in cambio il giovane si impegnerà nel sociale, stanno vicino agli anziani ed aiutandoli. Infine, abbandonammo l’aula perché in meno di un’ora la maggioranza voleva chiudere la questione urbanistica. La maggior parte delle case popolari non sono antisismiche! L’urbanistica è della comunità, non può essere di una sola parte. Foti ha perso perché aveva prima il dovere di progettare la città e poi poteva scegliere l’assessore”.

opposizione 19 06“Invito tutti i cittadini a partecipare ai consigli comunali-  ha affermato poi Carmine Montanile, capogruppo ‘La civica Abellinum’ - l’anno scorso il Pd celebrava l’ennesima vittoria, ma di una mala amministrazione. Rispetto a 47.000 aventi diritto, Foti è stato eletto con 15.000 voti circa. Non è il sindaco più votato, non è quello di tutti gli avellinesi. L’ordinanza Supersantos ha fatto ridere l’Italia. Foti, inoltre, è stato calato dall’alto perché non si è sottoposto alle primarie. E poi ci sono le questioni degli assessori, della Malzoni, del Mercatone, Piazza Libertà, ex Gil, Bonatti, Castello, senza tener conto degli aspetti ambientali da chiarire (c’è amianto nelle case popolari). I 2 assessori dimissionari hanno avuto il pregio d’indicare una strada. Guido D’Avanzo, poi, pur essendo una brava persona, è emblema della mala amministrazione che ancora non ha prodotto i bandi per la vendita dei beni patrimoniali comunali. Abbiamo votato il Patto dei sindaci, ma per mancanza di un allegato Avellino è stata esclusa da finanziamenti. L’unico momento importante sono le dimissioni di Foti che rimuoverebbero la sua persona e la città da un equivoco perché ha costruito una squadra di governo espressione dei poteri forti della città”.

“Siamo opposizioni diverse, candidati gli uni contro gli altri - ha continuato Giancarlo Giordano, capogruppo ‘Per cambiare Avellino’ - ma ora abbiamo un’opinione comune sull’indistinto politico. Quest’amministrazione non ce la fa politicamente perché non si può far coincidere la crisi della città con quella del Pd. Noi stiamo qui per segnalare ai cittadini un urlo, un allarme. Avevamo chiesto la cura per gli spazi pubblici, i quartieri, case popolari, giardini: luoghi vissuti da tutti. Ma la mano pubblica non c’è. O questo sindaco fa un gesto d’autonomia e coraggio dicendo alla maggioranza come risolvere i problemi o ce ne andiamo. Prima chiamano il Pd, poi De Luca, poi Venezia: non ce la facciamo più. Con Galasso abbiamo avuto l’inerzia totale: vogliamo far capire che non tutto è permesso in questa città. Prima si fa una Carta etica e poi si consente di amministrare beni pubblici con interessi privati: stiamo assistendo a cose disadorne, la misura è colma. Questa minoranza resterà opposizione, ma o Foti fa un gesto di responsabilità o è meglio che torni a casa”.

avellinesi 19 06“Sono alla mia prima esperienza consiliare - ha dichiarato Alberto Bilotta, consigliere dell’ Unione di Centro – ma quando la politica si vuole sovrapporre alla realtà ne viene travolta. Si è pensato di nominare tecnici esterni per risolvere problemi, ma non è stato così perché è mancato coraggio, intelligenza, capacità d’analisi e capacità di prendere decisioni non in linea con quelle normalmente prese. C’è stata l’approvazione del P.U.C. prima e il giorno dopo l’abbandono dell’aula per questioni legate a piazza Libertà… La politica è la possibilità di governare il futuro e gestire il presente con la collaborazione della popolazione. Abbiamo approvato il ‘Bilancio partecipato’ cioè che va discusso con i cittadini perché Avellino è una città che sta morendo, è una comunità che non ha i giovani che sono prima il presente e poi il futuro. Foti ha fallito: sarà la sua maggioranza a toglierlo di mezzo. Abbiamo solo bisogno di gente più onesta, coraggiosa e che sia innamorata di Avellino”.

“Questo grido d’allarme non può essere solo legato al Consiglio comunale che si sta svuotando della sua autorevolezza - ha detto Enza Ambrosone, ex Udc ora consigliere Indipendente - se rimaniamo chiusi lì rischiamo di recitare una parte, cioè che esiste una maggioranza che funziona, ma agli annunci non seguono i fatti. La maggioranza non sta producendo atti e soluzioni. Siamo consapevoli di questo sfascio e lo condividiamo con i cittadini. Non ci si può limitare a dire quali sono i problemi! Report ha fatto sapere a tutta Italia che c’è l’ex Gil, ma il problema Foti deve risolverlo. Non siamo interessati ad occupare il posto degli assessori Ruberto, Barra, Spagnuolo, Marchitiello. Noi segnaliamo i problemi e loro se ne vanno via. Abbiamo detto a Foti che i suoi numeri sono la somma delle contraddizioni, di cui oggi ne paga la città. Foti ha detto ‘io farò ciò che dice il Pd’, ma no! Deve fare ciò che dice la città! Deve avere il coraggio di rompere lo schema delle appartenenze. Gli abbiamo detto di non farsi adulare e lui ha risposto con una supponenza insopportabile”.

“Non c’è rispetto tra un consigliere/ un gruppo e l’altro – ha concluso Virgilio Cicalese, capogruppo ‘Impegno Civico per Avellino’- questa città non deve tirare avanti perché viene da un’amministrazione turbolenta. Foti deve dire: o si fa in questo modo o si va a casa. Come medico gli dico che il suo stress mi preoccupa e come amico gli dico di riposarsi. Non si può mancare così di rispetto al sindaco. Abbiamo perso milioni di euro e un altra dimissione di un sindaco potrebbe portare un ulteriore danno alla città che non sappiamo se potrà sopportarlo. Foti ha fatto una miriade di promesse, ma non le ha mantenute. Non c’è una videosorveglianza della città per la sicurezza. Dunque o lui cambia il sistema di gestione o per la sua salute è meglio che se ne vada”.