CGIL – Petrozziello: “La Regione ci dia risposte altrimenti si faccia da parte”

direttivo cgilAvellino – Si è svolto stamane presso il centro sociale Samantha della Porta il direttivo della Cgil di Avellino.
L’incontro, il secondo dopo il congresso di Rimini, è servito per fare un resoconto della situazione politico sindacale nazionale e locale.

Dal congresso di Rimini – spiega Vincenzo Petrozziello, segretario generale della Cgil di Avellino – sono emerse varie scuole di pensiero che hanno portato alla presentazione ed alla votazione di tre differenti documenti. Un risultato questo che non doveva essere sottovalutati in quanto queste contrapposizioni congressuali hanno portato anche ad un blocco dei lavori. E’ necessario che da queste contrapposizioni giungano punti di riflessione che consentano alla Cgil di cambiare passo”.

“Nel corso del congresso – denuncia il segretario – ancora una volta il mezzogiorno è stato posto ai margini del confronto nel documento congressuale. Nonostante le battaglie portate avanti il grido di allarme che il Sud ha lanciato non è stato accolto. Dobbiamo essere protagonisti di un nuovo percorso di cambiamento che, a questo punto, è inevitabile e per farlo è necessario giocare d’anticipo nel ridare slancio alla capacità di rappresentanza e vicinanza al territorio. Dobbiamo continuare ad essere la Cgil dei lavoratori ma non solo. Il nostro nuovo punto di riferimento deve essere il territorio ed i problemi quotidiani della gente. Dobbiamo contare non solo nei luoghi di lavoro ma anche sul territorio. Noi – continua Petrozziello – siamo pronti e non ci faremo relegare etichettandoci come conservatori e non disponibili al cambiamento. La Cgil non vuole impaludare le dinamiche sviluppo ma non vuole farle pesare sulle spalle dei più deboli”.

Petrozziello, nella sua relazione, non dimentica di sottolineare il ruolo che sta svolgendo la Regione in questi ultimi tempi per la ripresa del mezzogiorno. “La Regione non ha saputo governare la crisi. I tassi di disoccupazione sono in notevole aumento e non sono destinati a scendere per non parlare dell’ordinaria gestione che non è stata garantita: sanità, trasporti, istruzione, forestali, patto per lo sviluppo, aree interne. Ormai nn se ne può più. Caldoro non deve più rimandare e dirci qual’è il suo progetto per il nostro territorio. I progetti in cantiere da poter essere realizzati sono tante primo tra tutti la possibilità che l’area interna irpina possa entrare nel progetto nazionale che con la vittoria della vertenze sull’Irisbus significa la possibilità di rilanciare l’area fando possibilità occupazionali. L’Irpinia ha tutte le caratteristiche e le carte in regola per divenire ciò ma c’è bisogno che la Regione faccia il proprio compito altrimenti – incalza - è meglio farsi da parte. Siamo in campagna elettorale ed è giunto il momento di alzare la voce adesso perchè, solo adesso, possiamo ottenere dei risultati”.

A sostenere la tesi di Petrozziello, il segretario regionale della Cgil, Franco Tavella: “La Regione ha grandi responsabilità, sia per la gestione della spesa dei fondi europei che per alcune vertenze di estrema rilevanza una tra tutte i forestali che deve trovare una soluzione al più presto perchè ormai siamo davanti ad un allarme democratico e non più solo economico. Il lavoro deve essere messo sempre al primo posto ed è strano che lo si riscopra solo in campagna elettorale. Chi fa questo – chiosa il segretario regionale – fa solo un’operazione scorretta e sleale e gli italiani, gli elettori, sono attenti ad accorgersene e punire chi tenta di fare operazioni di questo tipo”.