“No” ai gazebo ad Avellino, i risultati del sondaggio dell’Associazione Irpina Giovani Architetti

fotoAvellino dice “no” ai gazebo. È questo il risultato che emerge dal sondaggio svolto gli scorsi 24 e 25 maggio dall’Associazione Irpina Giovani Architetti su circa 1000 avellinesi.

La raccolta di idee e opinioni che ha visto impegnati i Giovani Architetti Avellinesi sui questionari sottoposti alla città, lascia trasparire un risultato molto chiaro su come esercenti e cittadini percepiscano i gazebo installati sul corso principale di Avellino.

In prima battuta, infatti, l’Associazione dei Giovani Architetti ha sottoposto il questionario ai commercianti. Da questa prima indagine è emerso che ben l’80% dei negozianti ha dichiarato che le attuali strutture non siano funzionali alle loro necessità e, di questi, il 91% li avrebbe preferiti modulabiliDato interessante riguarda la gestione degli stessi, in quanto il 63%preferirebbe addirittura acquistarli anziché noleggiarli, fermo restando la conformità alle loro esigenze.

Anche dai questionari somministrati ai cittadini emerge un quadro abbastanza preciso. Il campione di intervistati, rappresentato da una fascia d’età molto ampia, ha rilevato che ben l’83% vorrebbe che i gazebo vengano definitivamente rimossi o sostituiti e di questi, l’11%, li sposterebbe e riutilizzerebbe in un altro luogo della città, nell’ottica di un riuso compatibile a quello ideato.

Il 17% li vorrebbe solo modificati per non gravare l’amministrazione, e di conseguenza la città, di ulteriori spese.

Giudizio ancora più categorico quello espresso su come i gazebo si armonizzano con la città: a più dell’80% degli intervistati i gazebo “non piacciono”, oltre il 90% preferirebbe che gli stessi venissero utilizzati non solo nel periodo estivo ma anche in inverno e, altro dato interessante, l’85% vorrebbe che il verde fosse parte integrante delle strutture.

Opinioni nette e decise anche sulla scelta dei materiali: in ogni ipotesi la maggioranza preferirebbe i gazebo caratterizzati da vetrate come elemento principale, da abbinarsi a legno (40%), plastica riciclata (25%), acciaio (20%) e ghisa (15%).

L’idea di chiamare in causa negozianti e cittadini nasce dalla convinzione che la partecipazione attiva sia uno strumento essenziale per un “progettare consapevole” – dichiarano gli esponenti dell’Associazione -. La collaborazione dei commercianti e dei cittadini rappresenta un modo per garantire, nelle scelte progettuali che verranno, sempre maggiore aderenza alle esigenze dei fruitori finali. Osservando la città, abbiamo ravvisato la mancanza di quegli spazi di socializzazione di cui ogni cittadino sente il bisogno. La grande disponibilità da parte dei commercianti e la sorprendente affluenza dei cittadini, hanno dimostrato la necessità di un pesante cambiamento. Tantissime, infatti, sono state le persone che hanno colto l’occasione per sottolineare il desiderio di partecipare più attivamente alle questioni attorno a cui si avvita il destino di questa città. La gente vuole maggiore rispetto per l’esistente, strizza l’occhio alle nuove tecnologie, chiede maggiore coinvolgimento della cittadinanza e soprattutto maggiore ponderazione e attenzione nelle scelte progettuali che investono Avellino. E noi, Giovani Architetti, vogliamo farlo insieme a loro e insieme a chiunque voglia guardare al futuro di questa città. Questa iniziativa è stata condivisa dall’Ordine degli Architetti che si è impegnato a bandire un concorso di idee per la progettazione dei nuovi gazebo e di individuare successivamente un’azienda per la loro realizzazione.

L’arredo del Corso potrebbe diventare, finalmente, l’occasione giusta per restituire alla città di Avellino degli spazi dove relazionarsi, rendendoli dei punti di incontro a misura dei cittadini, il più possibile accoglienti e fruibili a tutti”.