La vicenda dell’Ambito Territoriale Sociale A04 arriva in Procura

rai tribunaleLa vicenda dell’Ambito Territoriale Sociale A04 è nata male e finirà peggio. Ad oggi, 31 maggio, dopo ben cinque mesi, i servizi sociali e socio-sanitari territoriali sono ancora bloccati, le professionalità che hanno lavorato sul territorio per oltre un decennio sono dal 01 gennaio 2014 senza un contratto di lavoro e il secondo Commissario ad acta che ha sostituito il prof. Masucci sembra essere latitante. La storia dell’Ambito ha davvero i contorni di una fiaba. Rappresenta l’esempio emblematico di come la politica sia riuscita a distruggere quanto di buono era stato costruito sul territorio del Consorzio Pubblico di Servizi Sociali A4, oggi in liquidazione. Sicuramente, qualcuno dovrà prima o poi spiegare come mai in provincia di Avellino i Consorzi di Atripalda, Lioni ed Ariano Irpino vanno avanti mentre quello di Cervinara, con sede operativa ad Altavilla Irpina, debba essere liquidato. Sono tante le missive inviate all’Assessore regionale alle Politiche Sociali, Ermanno Russo, da parte dei Sindaci dell’Ambito A04, per chiedere lumi circa le scelte politiche scellerate portate avanti dall’Assessorato. Purtroppo, da Napoli non è arrivata mai una risposta. Sarebbe, invece, interessante capire le motivazioni di tanto accanimento contro il sistema dell’ex Ambito A4 che pure funzionava molto bene, rappresentando un’eccellenza regionale.

Intanto, il nuovo Commissario ad acta, Raffaele Scognamiglio – nominato, con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 436 del 14/11/2013, anche Amministratore Unico di SMA S.P.A.. – sembra prediligere i rapporti con la città di Avellino. Ieri mattina, infatti, ha avuto un lungo colloquio, a porte chiuse, con l’Assessore La Verde, per discutere non si sa di cosa mentre si è guardato bene di incontrare i nuovi Sindaci dei 4 Comuni dell’Ambito andati al voto, le OO.SS., le professionalità del Consorzio A4, i soggetti del terzo settore.

In verità la maggior parte dei Sindaci dell’Ambito A04 contestarono subito la nomina di Scognamiglio manifestando molte perplessità soprattutto in merito al fatto che tale nomina sembrava fosse stata fatta al solo fine di favorire la città di Avellino. Probabilmente, tali preoccupazioni erano fondate atteso che La Verde ha sbandierato ai quattro venti di essere riuscito a convincere Scognamiglio della bontà del meccanismo del voto ponderato in seno alla Convenzione ex art. 30 TUEL, abbandonando quello di una testa un voto, presupposto essenziale del Coordinamento Istituzionale. Naturalmente, vogliamo pensare che trattasi delle solite uscite di La Verde che nulla hanno a che fare con la realtà dei fatti. Come potrebbe mai il Commissario Scognamiglio riinserire il meccanismo del voto ponderato totalmente bocciato oltre un anno fa dai Sindaci dell’Ambito. Una simile scelta sarebbe completamente miope e fuori luogo atteso che la maggioranza dei Sindaci dell’Ambito rappresentano piccole comunità che con il ricorso al voto ponderato non avrebbero più alcun peso. Non osiamo neppure immaginare che il Commissario Scognamiglio possa osare tanto.

La maggioranza dei Sindaci dell’Ambito A04, a seguito delle esternalizzazioni di La Verde, apparse oggi sulla stampa locale, sono sul piede di guerra e pronti a fare qualunque cosa pur di difendere le proprie comunità da un eventuale colpo di mano del Commissario fatto d’intesa col comune di Avellino. Abbiamo avuto dei colloqui telefonici con ognuno di loro e per tutti “il meccanismo di una testa di un voto è una condizione sulla quale non si può transigere”. Tra le altre cose, è prassi consolidata che la Convenzione ex art. 30 del TUEL, quale forma di gestione associata di servizi e funzioni, non possa affatto prevedere il meccanismo del voto ponderato altrimenti ne sarebbe snaturata.

E’ da oltre un anno che il Sindaco Foti cerca di convincere gli altri Sindaci dell’Ambito che Avellino, per il solo fatto di avere il maggior numero di abitanti, debba gestire autonomamente il sistema di interventi e servizi sociali delle 16 comunità, riservandosi il ruolo di capofila, la sede, la Presidenza, la nomina dei componenti dell’Ufficio di Piano nonché del Coordinatore e del Responsabile del Servizio finanziario. Non essendo mai riuscito ad imporre a tutti i Sindaci dell’Ambito tale prepotenza politica, il modus operandi del Comune di Avellino sembrerebbe oggi aver trovato una sponda nell’assessorato regionale targato Ermanno Russo. E così,  il prof. Masucci, che non si è piegato ai ricatti ma è andato dritto per la sua strada fino all’ultimo giorno, è stato sostituito nell’incarico e guarda caso, tra il nuovo Commissario Scognamiglio e il comune di Avellino si crea subito un’empatia che, stranamente, arriverebbe addirittura a resuscitare il voto ponderato. 

Il Commissario Scognamiglio, intanto, fa passare invano un altro mese durante il quale, si è limitato solo a richiedere per iscritto ai Comuni dell’Ambito A04: dati, informazioni, atti e documenti. Essendo un funzionario regionale, avrebbe dovuto sapere che i Comuni non dispongono di certe informazioni atteso che sul territorio esiste da anni un Consorzio che gestisce tutti i servizi sociali. In ogni caso, molti Comuni hanno girato tale richiesta al Commissario Liquidatore del Consorzio A4, dott. Raffaele D’Elia, che, purtroppo, ha dovuto riscontrare le richieste con la seguente nota: “Lo scrivente, suo malgrado, comunica di essere impossibilitato a riscontare le richieste in oggetto in quanto non ha personale da poter all’uopo impegnare. Con l’occasione, ritiene opportuno sottolineare che il precedente Commissario ad acta, prof. Armando Masucci, aveva nominato, a titolo gratuito, lo scorso 03/03/2014 un Gruppo di Lavoro composto, in particolare, dalle professionalità dell’ex Ambito Territoriale Sociale A4, con il compito di affiancare e supportare il Commissario stesso nell’elaborazione del Piano Sociale di Zona d’Ambito. Al 30 aprile u.s., dopo circa 2 mesi di lavoro, la programmazione, oramai pronta e condivisa dal Coordinamento Istituzionale, dal III settore e dalle OO.SS., doveva solo essere caricata sulla piattaforma digitale della Regione Campania, purtroppo rimasta bloccata per circa un mese, dagli inizi del mese di aprile. A nulla sono valsi i solleciti inviati dal Commissario Masucci agli Uffici regionali per far riattivare la piattaforma. Nonostante tutto, al fine di raggiungere gli obiettivi del mandato ricevuto e, quindi, avviare l’erogazione dei servizi alle migliaia di cittadini in attesa di risposte, Masucci ha continuato a operare fino al 30 aprile u.s. – sottoscrivendo i verbali del tavolo di concertazione, l’Accordo di Programma con l’ASL Avellino, l’Accordo di Programma con gli Istituti scolastici ecc. – nell’attesa di ricevere il rinnovo dell’incarico, formalmente richiesto con nota n. 020 del 22/03/2014. Lo stesso è venuto a conoscenza solo in data 30/04/2014, dalla stampa locale, di non aver ottenuto il rinnovo de quo. Il nuovo Commissario ad acta, nominato il 30/04/2014, sembra abbia iniziato d’accapo, non prendendo in considerazione l’enorme lavoro realizzato sul campo dall’ex Commissario dal 01/02 al 30/04/2014. Intanto, i servizi sociali e sociosanitari continuano ad essere sospesi oramai da oltre 5 mesi”.

Altra questione che fa specie è il concorso per la selezione pubblica del Coordinatore dell’Ambito A04. Ebbene, la stessa avrebbe dovuto tenersi lo scorso 19 maggio 2014 al Samantha della Porta, invece, il Commissario Scognamiglio dimentica di nominare la Commissione esaminatrice e/o revocare la procedura concorsuale. I candidati si presentano alla data e luogo previsti ma non trovano nessuno. Probabilmente, il Commissario dovrà ora rispondere, in particolare, di inerzia ed omissione di atti d’ufficio ex art. 328 c.p.

Alla luce di quanto innanzi, sembrerebbe oramai scontato il fatto che dietro la vicenda dell’Ambito A04 si nasconda una regia occulta che da lunghissimo tempo condiziona le sorti di tante comunità locali costrette inermi a subire tanta arroganza. E’ evidente, quindi, che la “fiaba dell’Ambito A04” non può che arrivare al capolinea della Procura della Repubblica che sarà chiamata a fare chiarezza su certi personaggi in cerca di autore. Ancora una volta, la magistratura dovrà sostituirsi ad una politica incapace di svolgere il proprio ruolo nell’interesse generale perché accecata solo di salvaguardare se stessa.