Quindici – Il Vice Ministro Bubbico inaugura il cantiere del maglificio “Cento Quindici passi”

filippo bubbicoQuindici – Una cerimonia molto significativa si è svolta oggi a Quindici, alla presenza del Vice Ministro all’Interno On. Filippo Bubbico, per siglare l’ inizio dei lavori che trasformeranno la villa confiscata al clan Graziano in un maglificio, primo esempio a livello nazionale di un bene confiscato che diventa un impianto produttivo di tipo industriale.

Il progetto, che era stato presentato lo scorso  aprile  dal Prefetto Carlo Sessa  quale unico esempio in Irpinia di riutilizzo ad uso sociale di un bene confiscato,è il frutto della sinergia tra l’Associazione “Libera”, il Comune di Quindici , la Fondazione “Con il Sud” che ogni anno premia le migliori progettualità di riconversione ad uso sociale di beni sottratti alla criminalità organizzata e la Cooperativa “Oasi Project” ,che si occuperà operativamente della gestione della struttura produttiva ed è stato redatto nell’ ambito del Programma Operativo Nazionale Le(G)ali al Sud con  il coinvolgimento dell’Istituto Tecnico per Geometri di Avellino “Oscar D’Agostino”.

Numerose le autorità civili e militari presenti tra cui il  magistrato che ha condotto fino al 2008 importanti indagini contro i clan di Quindici  Maria Antonietta Troncone, Il Vescovo di Nola, il Presidente della Commissione Regionale Beni Confiscati e Ecomafie  Amato,  il Questore Ficarra, il Comandante provinciale dei Carabinieri Adinolfi, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza Catalano e il sindaco di Quindici  Santaniello.

L’ iniziativa, ha sottolineato il Prefetto Carlo Sessa, “ rappresenta un valido e significativo esempio di attuazione concreta degli obiettivi posti dalla legislazione in materia di riutilizzo ad uso sociale dei beni confiscati, risultato reso possibile grazie alla sinergia tra Istituzioni e all’ azione incisiva e appassionata sul rispetto dei temi della legalità  promossa da “Libera”.

E’ stato evidenziato altresì  l’ importante ruolo svolto dai giovani studenti e il significato della loro partecipazione come affermazione della cultura della legalità e di speranza per un futuro migliore che consenta  loro di trovare, anche grazie a tali iniziative, occasioni nuove di sviluppo socio economico nel proprio territorio .

Il Progetto infatti, ha ricordato il referente di “Libera”, prevede la prossima selezione di  giovani che lavoreranno all’ interno del maglificio.

Il Vice Ministro On. Bubbico ha sottolineato che “ ….. siamo in presenza di un lavoro che parte da lontano e dall’impegno delle forze di polizia e della magistratura che hanno reso possibile tutto questo. La confisca di un patrimonio accumulato attraverso l’attività illecita della camorra costituisce il successo della legalità e dello Stato. Ma le mafie sono ancora, specie nel Sud, un peso grave e insopportabile che brucia lo sviluppo dei territori. Siamo chiamati a testimoniare la promozione della cultura della legalità: lo Stato e la magistratura devono essere attenti e fare meglio la propria parte, noi dall’altra dobbiamo far crescere la cultura per il rispetto delle regole e della legalità. Dobbiamo chiedere maggior protagonismo da parte di tutti per la legalità, per convincerci che agire legalmente conviene oltre che rappresenta un valore etico civile e democratico per tutti noi. La bellezza di questi luoghi stride con la violenza delle organizzazioni criminali. Dobbiamo essere capaci di restituire non solo alla bellezza paesaggistica e naturale di questi luoghi ma anche una bellezza che possa essere misurata sulla qualità sociale”.

Successivamente in Prefettura, nel corso di una sentita e partecipata cerimonia, svoltasi alla presenza di numerosi Sindaci dei Comuni della provincia, di alcuni parlamentari, del Procuratore della Repubblica di Avellino,  dei vertici provinciali delle Forze dell’ Ordine, il  Vice Ministro On. Bubbico ed  il Prefetto Carlo Sessa hanno consegnato 22 Diplomi dell’ “Ordine al Merito della Repubblica Italiana” che il Presidente della Repubblica ha conferito a cittadini di questa Provincia che si sono particolarmente distinti e 7 Medaglie d’onore a cittadini irpini, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra ed ai familiari dei deceduti.