Avella – I gruppi di opposizione tornano alla carica: “bollette idriche esagerate”

avella opposizioneL’Opposizione unita come spesso accade da quando si è insediata l’attuale amministrazione da vita ad un incontro con i cittadini di notevole spessore e soprattutto, visto il numeroso pubblico, di grande utilità in   riferimento ad una vertenza che interessa tutti  gli avellani i quali, posti dinanzi alle bollette esagerate ricevute nelle ultime settimane, hanno voluto manifestare il proprio dissenso in maniera concreta non solo perché impossibilitati a pagare ma soprattutto perché si sono sentiti presi in giro dalla decisione di Biancardi di bloccare il pagamento e riformulare le bollette.

È infatti  parso evidente a tutti che questa iniziativa intrapresa dal primo cittadino doveva essere preventiva e non posticipata alle lamentele dei contribuenti, soprattutto perché automaticamente sorge il dubbio che se per pura fatalità gli avellani non si fossero pubblicamente ribellati al “caro bolletta” andando a reclamare nelle stanze dei tecnici addetti alla fatturazione e, come purtroppo qualcuno ha fatto, avessero pagato  senza proferire parola, il problema sarebbe caduto nel dimenticatoio.

Enza Luciano, con il suo modo di fare spigliato, ha evidenziato non solo l’assurdità delle quote tariffarie riversate dal Sindaco sulla popolazione ma soprattutto la natura illecita dell’iniziativa in quanto per legge il Comune non può incamerare somme superiori a quelle effettivamente necessarie alla gestione dell’acquedotto: nel caso specifico, a fronte di una spesa stimata in circa 640.000 euro sarebbe entrato nelle casse comunali quasi 1 milione di euro. Inoltre ha rimarcato l’importanza dell’acqua come bene comune e, in quanto tale, non può essere soggetto a tariffazioni inique e deleterie nei confronti delle persone. Per questo motivo, se si fosse perpetrato lo scempio economico ai danni degli avellani, inevitabilmente si sarebbe fatto ricorso al TAR; inoltre la Luciano ha specificato che sul piano legale coloro che hanno già pagato le “bollette gonfiate” hanno diritto allo storno sulla nuova bolletta o, in alternativa, al rimborso totale della somma entro i limiti stabiliti dalla legge, pena l’aggravio a carico del Comune degli interessi di mora. Stefano Gentile, senza risparmiare il sarcasmo che lo contraddistingue, ha invece sollevato la questione dell’inadeguatezza dei tecnici comunali che, a dire il vero in più di un’occasione e soprattutto sulle vertenze tributarie, si sono dimostrati fallaci e verso i quali non sono mai stati presi provvedimenti concreti. Pellegrino Palmieri ha invece voluto informare gli astanti sulle iniziative intraprese in consiglio comunale dall’Opposizione, rimarcando l’assurdità del fatto che gli impiegati addetti per svariati motivi non forniscono la documentazione richiesta impedendo nei fatti la vigilanza e la trasparenza degli atti comunali: per dipanare la matassa si è reso necessario l’intervento della Prefettura alla quale, suo malgrado, la minoranza ha dovuto rivolgersi. Contestualmente lo stesso Palmieri ha espresso la necessità di una maggiore chiarezza sul tema idrico anche per quanto concerne la qualità della nostra acqua indicendo a tale proposito una nuova iniziativa riferita alle analisi chimiche che, cosa non da poco, costano ai contribuenti circa 60.000 euro l’anno. In definitiva al pubblico è stata illustrata la proposta dell’Opposizione in riferimento alla questione idrica: non solo una riformulazione delle tariffe e l’ampliamento delle fasce di consumo dell’acqua ma soprattutto maggiore controllo sia per quanto concerne l’abusivismo ancora troppo marcato nel nostro territorio ma anche in riferimento al lavoro pratico dei responsabili comunali nonché alla qualità del servizio offerto ai cittadini. Nel suo momento focale, la discussione è anche scivolata su altri temi quotidiani che riguardano l’Amministrazione Biancardi e verso i quali l’interesse degli spettatori è stato molto elevato in quanto non tutti sono a conoscenza di ciò che concerne la macchina amministrativa poiché impossibilitati a partecipare ai Consigli Comunali spesso convocati in orari impraticabili. Molto apprezzati e dibattuti sono stati gli interventi delle persone presenti, tra cui Nicola Caruso, Antonio Tulino e Domenico D’Avanzo.