Europee 2014 – Mastella candidato con Forza Italia per essere riferimento irpino-sannita

europee mastellaAvellino - Alle elezioni del giugno 2009, per il rinnovo del Parlamento Europeo, Clemente Mastella venne eletto europarlamentare con oltre 110mila preferenze. Mastella (Udc-Ppe), secondo statistiche in circolazione, è al 53,30% di presenze totalizzate (però, al 749esimo posto nella classifica europea dei deputati). Sono 358 i suoi interventi in seduta plenaria, 101 le interrogazioni parlamentari e 4 le proposte di risoluzione Risulta 334esimo per fedeltà al gruppo politico Ue (col 95,52% di voti in linea) e primo assoluto per fedeltà al proprio gruppo politico nazionale, l’Udc di Casini (con 100% di voti in linea: 3.710 su 3.710, cfr. http://www.votewatch.eu/ ). Questa sera, in una sala del centro sociale avellinese “Samantha Della Porta”, c’è stata una manifestazione pubblica di “Forza Italia”, alla presenza del Sen. Cosimo Sibilia, per sostenere Mastella, candidato al Parlamento Europeo nella lista “Forza Italia ”.

Tra i presenti di oggi l’ex consigliere provinciale Franco Di Cecilia e Silvia Curto del coordinamento “Forza Silvio Avellino 1”, convinti che Mastella è il candidato più irpino per le europee perché è l’unico che sta portando avanti in Campania il discorso delle aree interne.  Ma c’era anche l’ex sindaco Pino Galasso, coerente mastelliano per aver zigzagato a sinistra e a destra: “è una campagna elettorale che si decide nelle ultime giornate. Infatti ricevo telefonate di amici che chiedono indicazioni, e dico che un voto dato a Mastella è un voto dato all’Irpinia. Dobbiamo difenderci dall’aggressione mediatica fatta in questi giorni”. 

Mastella è un amico del Sud e delle aree interne - ha dichiarato Sibilia - e sulle questioni regionali di centro destra con correttezza mi ha incitato a lasciar perdere le polemiche e ad andare avanti. Perciò, Avellino e Benevento non possono più non essere in Regione a difendere le loro ragioni. Crediamo, inoltre, che ad Ariano e Montoro F.I. può avere una grande affermazione perché si è impegnata nei territori. Nonostante fossi un Presidente di Provincia eletto democraticamente dal popolo, ho fatto fatica ad essere ascoltato: perciò abbiamo bisogno che ci sia gente di riferimento per ogni territorio che si impegni come Clemente”.

 “Per Sibilia io sarò un amico in più in Europa, non come Francesco Schettino che a Meta di Sorrento ha pubblicizzato una lista PD. Se non ci sono veri rappresentanti ci saranno problemi politici, sia locali sia nazionali”, così ha esordito Mastella,tenendo anche presente, guardando alle regionali 2015, che su 61 consiglieri della Regione Campania ce ne sono 14 di “Forza Italia” e 5 di “Forza Campania” (facenti capo, invece, a Nicola Cosentino), e considerando che ci sono pochi rappresentanti per un territorio e molti per altri.

mastella 21 05“Credo che il Paese soffre per il fatto che non siamo più cittadini, ma sudditi – ha aggiunto Mastella – e a ciò si risponde o con rassegnazione o con rabbia. Inoltre c’è la fine del primato della politica: il mercato non si vede, la politica si vede e così si sa con chi potersela prendere. Ma c’è una forma d’urto che dimentica il mercato e la politica è vista come casta nell’opinione pubblica. Voglio tornare a far politica perché non si stanno difendendo gli interessi deboli. La DC fu forte e, contro il PCI e l’MSI, riuscì a competere gli estremismi. I ricchi sceglievano il partito liberale. Prima c’era un ascensore sociale: mio nonno falegname, mio padre maestro elementare, io professore e pubblicista. Come recuperare oggi consenso? Siamo stati forti quando nel Mezzogiorno la borghesia guidava i processi politici: senza il ceto medio (professori, commercianti, farmacisti, impiegati) la società soffre. Noi guardiamo intorno e non avanti, ma la politica deve guardare all’avvenire senza il quale si punta sul presentismo. In Europa ci sono calvinisti e cattolici, i primi credono che Dio guarda i ricchi, i secondi che guarda a chi soffre”. 

“Il 27 maggio si decide il Presidente della Commissione Europea - cioè il tedesco Schulz, proposto dai Socialisti, il lussemburghese Juncker, scelto dai Popolari, il greco Tsipras, a capo della Sinistra Europea, il belga Verhofstadt, indicato dai Liberali, e la tedesca Keller, dei Verdi – e L’Italia è in vantaggio per dire se piace o meno. Io sono diventato popolare prima della Merkel: serve un Europa federiciana che si mescoli con la nostra cultura. Quale politico oggi ascolta la gente? E’ più facile chiamare elettori dalle aree interne che dalle città come Napoli. Grillo sembra democratico, ma non crede nelle istituzioni. Renzi ha voluto l’abolizione delle Provincie, ma sarebbe stato meglio delle Regioni. Perciò, serve una battaglia politica: a me non interessa andare a Bruxelles, ma mi sento servo dei servi di Dio. Quello che vale è l’esperienza, perciò mi candido.  Solo l’entusiasmo ci fa forti e ci dà risultati positivi, se la politica è fredda non va da nessuna parte. Speriamo di farcela e poi se vinciamo quel che è nostro è nostro” , ha concluso Mastella.

Per saperne di più sull’uomo e sul politico, si veda:   http://www.clementemastella.eu/