Europee 2014 – Barile(SE): “Basta lamentarci. La politica ritorni a coinvolgere”
Avellino - Ormai siamo agli sgoccioli delle campagne elettorali per le prossime europee i candidati in lizza hanno girato in lungo ed in largo lo stivale per presentare il loro programma elettorale.
Anche Sergio Barile, classe ’56 e docente di economia presso “La Sapienza” di Roma dopo la tappa ad Atripalda questo pomeriggio è arrivato ad Avellino dove ha incontrato giovani e simpatizzanti illustrando la sua visione di Europa. Un’Europa che come lui stesso ha definito: “E’ una casta chiusa di governanti che ha le chiavi del palazzo perchè mentre noi eravamo preoccupati della situazione del nostro Paese non ci stavamo accorgendo che i burocrati ci stavano facendo le scarpe“.
Barile ha esposto la sua idea di rilancio dell’Irpinia: “Si deve puntare alla riqualificazione dell’agro-industria monca a causa di una politica che all’epoca preferì creare industrie di operai tralasciando il completamento della filiera con la possibilità di lavorare, trasformare e vendere il prodotto, ma soprattutto si deve poter rilanciare il turismo premendo sulla vocazione religiosa che è il target più ricco di questo mondo. Per anni – spiega Barile – siamo stati, senza nostra volontà, una meta turistica religiosa a livello mondiale. Montevergine ha seicentomila visitatori e lo stesso il santuario di S. Gerardo se provassimo a trattenerli una sola notte gli introiti si aggirerebbero attorno i 200milioni di euro che entrerebbero in provincia e non una tantum ma in via definitiva. Non serve costruire alberghi – sottolinea – ma basterebbe creare un albergo diffuso con la riqualificazione dei borghi. Usufruire del catering per le colazioni e gestire on-line le prenotazioni”.
“Per far ciò – continua il candidato di Scelta Europea – la politica non deve più dire di essere di destra o di sinistra ma deve dire che è una politica di emergenza che faccia sistema per risollevare le sorti del Paese”.
Non manca un riferimento ai fondi strutturali che la Regione Campania rischia di perdere: “Stiamo mandando indietro quattro milioni di euro non perché alla Regione ci siano degli incapaci ma – precisa – perché mancano progetti cantierabili. Caldoro non rischia, è vero, ma è molto attento. Noi stiamo ancora decidendo di spendere i soldi per le infrastrutture quando questi soldi servono per renderle funzionali”.
“Ormai nessuno più dei politici dice che dobbiamo uscire dall’Europa perchè sa che noi siamo parte di essa e che – commenta Barile parafrasando le parole del manifesto di Ventotene – l’Europa s’ha da fare, costerà sacrificio e si farà. Noi pensiamo all’Europa come un grande palazzo. Noi siamo il “portone” dell’Europa se lo vediamo in ottica rispetto al Mediterraneo che gestisce i flussi delle merci e degli immigrati. Però come è pensabile che solo noi dobbiamo pagare se facciamo parte di una struttura intera? Perchè il portone del palazzo non è condominiale? Perchè non si è fatta chiarezza. Perchè tutti abbiamo chiuso gli occhi quando c’era la possibilità di fare qualcosa abbiamo pensato ad altro. Non dobbiamo più lamentarci. Non possiamo essere più indifferenti ai problemi”.
“Voi giovani dovete essere i “protagonisti del futuro” ma non in termini di democrazia partecipata ma – conclude – come partecipazione diffusa, personale. Non siate indifferenti ai problemi ma partecipate attivamente alla risoluzione perché quelli che si preannunciano sono tempi duri: pretendete, maltrattate chi fa politica perché il loro compito è far capire cosa fanno e recuperare, finalmente, quella capacità di coinvolgimento che manca”.