In memoria di Federico Biondi, Paris: “Le sue due parole più importanti sono state Sinistra e Avellino”

parisbiondi«È stato un intellettuale militante del secolo scorso. Le due parole più importanti della sua vita sono state “Sinistra” e “Avellino”, vissute entrambe con quella capacità critica degli intellettuali di un’altra epoca, per cui egli seppe, dal 1953 al 1958, opporsi con forza a quel centralismo democratico che imperava in altre parti del mondo, non in Italia». Con queste parole, l’onorevole Valentina Paris ha ricordato ieri alla Camera dei Deputati Federico Biondi,storico e scrittore antifascista irpino.

«Negli anni ’70 – ha ricordato la deputata del Pd – seppe capire come andava costruito quel ponte di dialogo con l’allora sindaco Aurigemma della DC, della sinistra di base di Avellino, scegliendo da subito il suo impegno amministrativo a partire da quella che doveva essere una nuova pianificazione urbanistica della nostra città. Non erano cose scontate allora, non lo sono purtroppo tante volte nemmeno oggi ma all’epoca avevano una forza in più perché da quella idea di città veniva fuori il bisogno di riorganizzare uguaglianza e diritti per tutti i cittadini».

«Il suo – ha poi concluso Paris - è stato un laboratorio di alleanza democratica e ha lasciato a tanti di noi un’opera indimenticabile qual è Andata e ritorno: viaggio nel PCI di un militante di provincia. A lui va il nostro grazie, perché, grazie al suo ricordo e alla nostra capacità di fare memoria, forse riusciremo a dare anche un futuro a questo Paese».