Avellino – Comitato Luce sull’Eliseo “Diamo il via ad un laboratorio sui beni comuni”

eliseoAvellino – Le ultime attività e proposte del Comitato Luce sull’Eliseo.

“Il Comitato Luce sull’Eliseo è stato invitato a partecipare alla tappa napoletana della Costituente dei Beni Comuni, il giorno sabato 10 maggio, nei locali dell’ex Asilo Filangieri. È stato chiesto alla delegazione avellinese di raccontare la propria esperienza, motivare la scelta di un percorso di lotta rivolto alla politica dei beni comuni, dare il proprio contributo in materia alla Commissione Rodotà.

È stata un’esperienza estremamente stimolante e formativa, che ha permesso il confronto, oltre che con personaggi del calibro di Paolo Maddalena, giudice costituzionale, e Ugo Mattei, giurista di fama internazionale, con i componenti di moltissime realtà che in tutta Italia si stanno occupando di gestione di spazi culturali attraverso un modello che punti alla partecipazione massima ed eviti le consuete logiche previste fino ad ora.

Proprio sulla base del modello che si sta realizzando nella città di Messina, il comitato per l’Eliseo intende dare il via anche in Irpinia ad un laboratorio sui beni comuni, coinvolgendo tutte le realtà della provincia che si stanno occupando di questa nuova visione applicata a più svariati campi: dalla cultura all’ambiente, dalla salute alla proprietà. Intendiamo sottoporre all’attenzione delle amministrazioni comunali d’Irpinia la delibera con la quale la Giunta comunale di Messina ha approvato la bozza di Protocollo d’intesa che proprio in questi giorni è sottoposta alla firma di diversi sindaci, tra cui quello di Napoli, e che riguarda la regolamentazione partecipata dei beni comuni e la trasparenza istituzionale. 

L’Italia sta cambiando le sue leggi in direzione della partecipazione, e noi intendiamo non solo dare il nostro contributo, ma dimostrare che tutto questo è possibile.

Siamo per i beni comuni perché la nostra è una lotta per la legalità: basta ai bandi come unici strumenti di assegnazione, definiti “pubblici” ma spesso cuciti addosso a specifiche realtà per favorire clientele di ogni sorta. Siamo per i beni comuni perché la nostra è una lotta per la responsabilità: sia l’amministrazione che la cittadinanza non possono lavarsi le mani e delegare la gestione di spazi e diritti, limitandosi a scrollare le spalle o a criticare qualora un privato gestore non dovesse dimostrare di essere all’altezza del compito. Siamo per i beni comuni perché la nostra è una lotta per la comunità: tutti i cittadini devono poter prendere parte ai processi decisionali e sentirsi parte attiva del destino di ciò che riguarda strutture pubbliche destinate alla produzione e fruizione di cultura, quale è l’Eliseo.

Forti di avere dalla nostra parte appoggi come la Costituente dei Beni Comuni e della Commissione Rodotà, che stanno lavorando affinché vengano realizzati gli strumenti giuridici necessari a dare sostanza alle nostre idee, continueremo in questa direzione. Siamo convinti che sia tutta una questione di apertura mentale e volontà politica.

E a proposito di quest’ultimo punto, ricordiamo all’amministrazione comunale che siamo ancora in attesa del sopralluogo congiunto da effettuare all’interno della Casa della Cultura Cinematografica Camillo Marino e Giacomo D’Onofrio. Vogliamo vedere con i nostri occhi l’entità del danno e capire se è possibile realizzare concretamente una riapertura modulare della struttura, che non necessiti dell’impiego immediato dell’intera, stratosferica, ma non accertata somma di un milione di euro paventata per la sua completa rimessa in funzione.

Secondo noi, si può fare. Basta volerlo.”