LISIPO – Tragedia clandestini, l’Europa dov’è?

lisipo_ok1Roma – Riceviamo e pubblichiamo una nota del Libero Sindacato di Polizia (LISIPO):

Ennesima tragedia del mare. Un numero imprecisato di clandestini  è morto, nel Canale di Sicilia, mentre, a bordo di barconi provenienti dalla Libia, cercavano di raggiungere  il nostro Paese, a causa dell’affondamento della loro imbarcazione. E’ una tragedia epocale, quella che spinge masse di cittadini, provenienti dall’Africa e da altre parti del mondo, a pagare  mercanti di carne umana,  per raggiungere  la terra che ritengono l’Eldorado: l’Italia, il ventre molle d’Europa.  Masse, sempre più folte, di  disperati, raggiungono la Libia, nel caos del dopo Gheddafi,  e di li tentano l’avventura, incuranti dei pericoli  derivanti da una traversata su imbarcazioni di fortuna e da viaggi organizzati da criminali. Le nostre strutture di accoglienza sono allo stremo.  I costi per il  nostro Paese, diventano sempre più insopportabili  ed anche tanti Comuni che hanno in affido dei minori  o ospitano  migranti,  hanno enormi difficoltà ad affrontare  questa infinita emergenza.  La costosa operazione “Mare nostrum” – a giudizio  del Libero Sindacato di Polizia (LISIPO), ha dichiarato il Presidente Nazionale, Antonio de Lieto,  si è rilevata un  fallimento.  L’Italia sta dando al mondo un pessimo messaggio  in tema di immigrazione  e l’immagine  che  i filmati trasmette dalle TV, in tutto il mondo, è quella delle braccia aperte  e delle navi-taxi. Così – secondo il LI.SI.PO. – non si può continuare. L’Italia sta  attraversando una crisi economica tremenda: milioni di disoccupati, famiglie alla  disperazione, fabbriche ed attività di tutti i tipi   abbassano i battenti ecc.: non siamo in grado di assicurare lavoro, scolarizzazione, alloggio ecc. a tanti stranieri, dal momento che il nostro Paese non è in grado  di garantire  neppure i propri cittadini più deboli. L’Europa che arrogantemente pontifica, pretende ed   impone, DOV’E’? Più che giusto sarebbe che l’Intera Europa si facesse carico  di questo drammatico problema, che accogliesse  chi viene riconosciuto profugo e che contribuisca  agli enormi costi che l’Italia deve affrontare, per i soccorsi e la prima accoglienza. Il LISIPO, ritiene assurda l’abolizione del reato di clandestinità . E’ lecito chiedersi se l’Italia può accogliete tutti e tutto e la risposta è  NO.  Chi  invoca porte e portoni aperti, dia l’esempio: accolga  migranti, in casa propria , questa si, sarebbe coerenza. C’è da chiedersi  perché, la  stragrande maggioranza dei clandestini, viene in Italia e non, ad esempio, a Malta, Spagna, Grecia, Francia  ecc.? Rischiamo, con il nostro eccessivo buonismo – ha concluso il leader del LISIPO – di   danneggiare  i tanti clandestini  che immaginano l’Italia, ricca ed opulenta ed al tempo stesso, creiamo le condizioni  per futuri  scontri sociali, per la crescita della malavita  e per l’ulteriore impoverimento del Paese. Certo non bisogna mai dimenticare i principi di umanità e solidarietà e ovviamente è chiaro e giusto soccorrere disperati che rischiano la vita, ma bisogna sempre tener presente che da soli non possiamo farcela. La tanto sbandierata Europa, se c’è, batta un colpo!!!