Avellino – Rendiconto 2013 approvato. Nuovo rinvio di Vanacore

consiglio comunale 3 marzoAvellino – Quattro ore, senza contare quelle della settimana scorsa, per approvare il rendiconto 2013 da parte dell’assise comunale di Avellino. Un rendiconto preceduto da una serie di pregiudiziali avanzate dal consigliere di minoranza Costantino Preziosi su alcune criticità presenti nel documento e che sono state bocciate in sequenza con il no secco di tutta la maggioranza al quale Preziosi ha replicato così:

 “Lei non vuole dipanare i dubbi le ho fatto notare che nel rendiconto 2013 mancano debiti fuori bilancio e non solo e su tutto questo lei non mi ha risposto in maniera esauriente. E’stata una strategia bellissima ma ciò mi induce a dire: “Lo faccia per la città si dimetta perché forse cosa buona e giusta”.

L’assessore non ha dato risposta alla provocazione ed ha proceduto con il suo intervento: “Passato e futuro – ha esordito l’assessore al bilancio – sono gli estremi del nostro quotidiano. Il passato ci insegna a non commettere gli errori commessi in passato. Non sappiamo come andrà il futuro. Il compito più ardito è impiegare il nostro oggi per il nostro domani. Questo preambolo ha il senso di far intendere le ragioni per le quali, io ho accettato quest’incarico”.

Nell’analisi fatta dall’assessore Spagnuolo emerge un dato: un avanzo di amministrazione pari a 27.981.655,95 euro di cui ben 17milioni e mezzo liberi da vincoli che a detta dell’assessore: “servirà a coprire la differenza accertata tra Residui Attivi Cancellati e residui Passivi Cancellati”.

E da qui inizia una lunga ed estenuante discussione che ha visto opposizione e maggioranza in un lungo botta e risposta che alla fine si è tradotto nell’approvazione del rendiconto 2013 con i soli voti favorevoli della maggioranza.

All’analisi dell’assessore Spagnuolo replica il consigliere di opposizione Alberto Bilotta: “Il rendiconto – commenta – è una foto di ciò che è stato nell’anno di riferimento e dall’analisi effettuata emerge una totale mancanza di discontinuità con il passato ed un preoccupante allineamento in negativo con le gestioni pregresse. Mi sarei aspettato un cambio di tendenza incisivo con azioni che rompessero con gli schemi del passato. Stiamo parlando di qualcosa che avrà ripercussioni sul rendiconto 2014 ed io non registro che solo una continuità con il passato. Si parla di ben 27milioni di euro di disavanzo. O Avellino è diventata la Svizzera del Sud o queste sono voci non certificabili. Voi volete gestire Avellino ma Avellino non va gestita va governata e per governare bisogna capire quale identità vogliamo dare alla città”.

Alle accuse di Bilotta risponde il consigliere Tornatore dai banchi della maggioranza: “Non è possibile soffermarsi solo sulle pagine intermedie  ma bisogna leggere tutto fino in fondo, dalla prima all’ultima pagina. Noi abbiamo la coscienza di presenza di criticità però i revisori hanno espresso un parere favorevole a quelli che sono risultati del rendiconto. Un parere incondizionato senza alcuna prescrizione”.

Una ventata di ottimismo, quella di Tornatore, che ben presto viene offuscata da Enza Ambrosone: “Mi sarei aspettata maggiore solerzia nell’affrontare il consuntivo ed una maggiore esposizione nell’esposizione dello stesso. Noi abbiamo una amministrazione che propone un consuntivo che è anche il bilancio di questa amministrazione. Un consuntivo del 2013 fotografa un’amministrazione assolutamente ferma. Un consuntivo per la cui approvazione il sindaco ha dovuto utilizzare il secondo bonus: “o approvate o mi dimetto” – incalza Ambrosone  – Se si hanno difficoltà a far approvare ciò che è già stato con quale velleità questa amministrazione immagina di poter affrontare discussione su bilancio di previsione. E’ passato un anno e noi non abbiamo intravisto atti che qualificassero la novità. Voi avete i numeri per fare ma non fate perché l’aut aut del sindaco ha prodotto il voto sul consuntivo ma il blocco dell’amministrazione fino al 25 di maggio durante il quale non si muovono assessori ma non si fa amministrazione. La fiducia verrà data dalla maggioranza ma verrà data al sindaco e non agli assessori. Sindaco – conclude – compia con coraggio un gesto di rottura. Con questi numeri non si va da nessuna parte perchè non hanno dietro un’idea. Non basterà un voto, abbastanza scontato, per fugare le ombre già addensate sul comune di Avellino”.

A Iannaccone il ruolo di mediatore “Da quando ho memoria non è mai esistita una maggioranza che non discuta, un gruppo di consiglieri, che compongono la maggioranza, che non si interrogano in merito alle soluzioni dei problemi. C’è stato un confronto fisiologico. Non c’è nessuna ragione di fondo che crea divisioni all’interno della maggioranza ma c’è una maggioranza che vuole trovare le soluzioni più efficaci per risolvere i problemi della città. Questo rendiconto è stata l’occasione per fare un bilancio. Un bilancio che ha visto, a distanza di un anno, corrispondere, da parte del sindaco, pienamente la fiducia data dai cittadini e lo stesso vale per la sua amministrazione”.

Ci troviamo di fronte ad una maggioranza con i piedi di argilla. Ha i numeri per far tutto ma non fa nulla – interviene l’on. Giancarlo Giordano – Un inossidabile immobilismo è la cifra del vostro fare o meglio del vostro non saper fare. Per quanti mesi questa giunta si è esercitata a parlare e cercare di capire il bilancio del comune di Avellino. Per mesi vi siete interrogati sulla necessità di dichiarare il dissesto o meno e questo esercizio non ha prodotto  effetti per il bene città ma qualche segnale c’è stato: due assessori sono andati via”.

“Questa è la fotografia di un’incapacità che va oltre ogni peggiore previsione. Il punto vero è che voi il bilancio non lo conoscete – incalza Giordano – ed è giusto che la maggioranza a questo punto non si fida. Meno si conoscono le materie più è difficile convincere chi non è convinto. In bilico non c’è l’assessore ma il futuro della città. Voi, siete chiamati a fare la lista delle soluzioni, non dei problemi”.

 “Non chiediamo posti in giunta ma competenze.- replica un Preziosi più tranquillo rispetto l’inizio dei lavori - C’è bisogno che il sindaco detti un programma di risanamento che dia vita alla città. Noi, non vogliamo sostituirci alla maggioranza ma vogliamo poter proporre, suggerire e controllare, in maniera costruttiva la vostra operazione. Se cade Foti non cade solo il sindaco ma la città che non può permettersi un nuovo commissariamento. Abbiamo il dovere di non tirarci indietro rispetto i problemi. Se si viene con progetti nuovi per il bene comune e non per la politica noi siamo disposti a dare una mano”.

Colpi duri anche da parte del PD dal capogruppo Grella che prova a rispondere alle accuse mosse dall’opposizione: “Noi siamo in piedi ed io sono qui ad assumermi la responsabilità di votare in maniera consapevole un rendiconto sul quale, ricordo e sottolineo, il collegio dei revisori ha espresso parere pienamente positivo. Alle accuse di immobilismo rispondo che l’unica accusa che può esserci avanzata è che noi non riusciamo a parlare con esterno ma miglioreremo. La decisione di dare un voto favorevole a questo consuntivo è una scelta di enorme importanza che dichiara la volontà di una grande trasparenza. Vuol dire finalmente vedere chiaro. Vedere quale è la realtà economica nella quale ci possiamo muovere. Abbiamo affrontato gravissime difficoltà. Dire che siamo fermi è offensivo nei rispetti di chi lavora in situazioni di difficoltà non solo di natura economica ma anche di contesto. Con orgoglio la città ci ha dato la responsabilità di governarla ed oggi con senso di responsabilità votiamo questo rendiconto con un’idea di città chiara dobbiamo solo comunicarla un po’ meglio. La città che ci attende – chiosa – è una città in difficoltà ma non imputabili a questa amministrazione ma è una situazione congiunturale. Non votiamo per il nostro sindaco ma per questo rendiconto assumendoci le nostre responsabilità”.

Il rendiconto è approvato e con esso è stata data nuovamente fiducia al sindaco le cui dimissioni, almeno per il momento, sembrerebbero essere scongiurate.

Intanto, il punto all’odg che doveva essere discusso dall’assessore Vanacore in merito alla Pianificazione ed uso del territorio con le due informative sul PUC e sulla consistenza e lo stato degli alloggi comunali  è stato nuovamente rinviato al prossimo consiglio comunale per consentire “ulteriori analisi sullo stato dell’arte”. A questo punto si spera che la data del prossimo consiglio comunale sia quella giusta per poter discutere una volta per tutte su questioni che interessano il futuro della città.

Viene, invece, sostituito il componente della commissione Toponomastica dopo le dimissioni di Toni Iermano. A Iermano subentra Geppino Del Sorbo.