Amministrative 2014 – Volpe parla ai montellesi: “mi assumo una responsabilità generazionale”
Montella - ”Abbiamo immaginato questo incontro come momento essenziale di confronto tra la lista e la cittadinanza, perché a poco più di 10 giorni dalle votazioni vogliamo fornirvi tutti gli elementi utili per capire perché siamo la reale alternativa a tutto il resto.
E allora vorrei brevemente farvi capire come mai sono qui, ora, a parlarvi di un’alternativa. Fino a due mesi fa non avrei mai immaginato che mi sarei trovata coinvolta in questo progetto. Il mio nome, in realtà, era stato oggetto di interesse (lo stesso sindaco Capone mi ha cercatoper la sua lista), ma – visto che sono portatrice sana di una ideologia, anche se senza una tessera di partito – solo nel momento in cui mi ha contattato SEL con il suo progetto ho seriamente pensato che mi sarei dovuta assumere quella che io chiamo una “responsabilità generazionale”. Così Giuseppina Volpe, candidata dalla lista promossa da Sel, ha esordito nell’incontro pubblico tenutosi ieri mattina a Montella.
“Ho ritenuto indispensabile e soprattutto non più rinviabile – prosegue Volpe – un impegno che oggi porto avanti soprattutto per la mia generazione e per quelle precedenti. Il rinnovamento di cui tanto si parla a livello nazionale e che la gente richiede a gran voce è, per me, prima di tutto un rinnovamento anagrafico, ma è fatto anche di rottura con vecchi schemi politici che purtroppo abbiamo visto applicati ancora anche nella formazione delle liste.
Oggi mi sento dire che dietro al mio essere “cittadina” si nasconde la vecchia politica. E allora non posso che rispondere, in primo luogo, che la credibilità, l’affidabilità e la serietà di una persona per fortuna non si costruiscono nel mese di campagna elettorale e credo di aver dimostrato negli anni chi sono, come ragiono e soprattutto quanto sia libera!In secondo luogo, io rappresento oggi il connubio ideale tra senso civico e politica. E per me una lista civica non funziona se non ha un’ideologia comune. Non credo al fatto che si possa essere tutti “moderati” allo stesso modo o che ci si possa confrontare o addirittura si possa amministrare un paese senza condividere degli ideali.
Sono in questa lista e solo in questa potevo essere perchè ho condiviso e fatto mio un progetto politico di rinnovamento della classe dirigente di sinistra ed ho potuto farlo portando avanti i miei ideali di coerenza e serietà. E l’ho dimostrato nella formazione della lista, dove sono stata io per prima a dire che non potevamo accettare un’alleanza con il PD, in particolare, se non solo quel partito non dava un chiaro segnale di rinnovamento, ma addirittuta si portava dietro dei presunti “pacchetti di voti” con i quali, con tutto il rispetto, c’era ben poco da condividere, parlo dei cd popolari europei. Senza, poi, mettere proprio in conto di dialogare, per creare una lista di sinistra, con scelta civica!
E allora oggi sono qui, potendo dire di essere stata coerente e – permettetemi – coraggiosa, supportata dall’unico partito che si è fatto anche un po’ indietro per investire sul futuro. Perché va chiarito che la nostra lista non porta il simbolo di SEL non di certo perché non vuole manifestare un’ideologia, ma perché va oltre SEL ed aggrega menti giovani, di sinistra, pronte ad impegnarsi per Montella senza secondi fini e con un’idea a lungo termine, che sicuramente porteremo avanti a prescindere dal risultato elettorale. La trasparenza, l’onestà, l’ideologia, la competenza, l’entusiasmo ed un po’ di coraggio sono questi i criteri usati per scegliere i candidati, che non saranno “portatori di voti” ma sono decisamente portatori di idee”.
Giuseppina Volpe ha poi focalizzato l’attenzione sul programma politico promosso dalla sua lista: “Parlando di programma, vorrei brevemente illustrarvi quelli che sono i nostri progetti, perché è questo che sono. Le nostre idee non hanno per niente la connotazione di promesse elettorali. Per ognuno di essi abbiamo prima verificato la fattibilità. Ed abbiamo scoperto che le potenzialità sono infinite!E per ognuno di questi progetti c’è una copertura economica. La possibilità di sedersi tutti paritariamente ad un tavolo, avendo più o meno la stessa idea di progettualità e soprattutto ragionando tutti a lungo termine ha fatto sì che venisse fuori un programma molto articolato che potrebbe fare di Montella veramente un paese vivibile, in cui l’economia non gira perché c’è una rotonda, in cui il turismo non si limiti alla sagra o ad un inconsistente museo della flora e della fauna!
Abbiamo individuato nove macro aree di intervento che sono:
· le politiche sociali
· la promozione del turismo
· riqualificazione urbana
· la salvaguardia dei beni comuni e dell’ambiente
· la programmazione di eventi culturali
· l’individuazione di progetti destinati a bambini e giovani
· la trasparenza amministrativa
· la castanicoltura
· l’utilizzo di finanziamenti europei
Abbiamo in particolare posto l’attenzione sulle politiche sociali che in un periodo difficile come questo non possono essere trascurate dall’amministrazione comunale. E per come tutti gli altri progetti ci siamo chiesti quali fossero gli interventi a sostegno del reddito che potrebbero essere adottati. Ed allora abbiamo pensato al reddito minimo garantito da assegnare a soggetti con gravi difficoltà economiche o ai voucher o buoni lavoro che l’INPS già rilascia a tanti comuni per lavori occasionali.
E’ poi per noi fondamentale dare una risposta alla marginalizzazione delle fasce deboli attraverso progetti di inclusione sociale rivolti a disagiati, disabili ed extracomunitari. Per quanto riguarda la promozione del turismo, l’idea che abbiamo è quella di non pensare a progetti occasionali e temporali, ma elaborare un piano turistico pluriennale, nel quale inserire tutti quegli interventi che potranno portare a Montella degli interi flussi turistici, perché la “materia prima” non ci manca, ma va valorizzata. Siamo poi contrari all’idea che ha ispirato la redazione del PUC, di uno spropositato ed ingiustificato sviluppo dell’area edificabile o del PIP. Montella ha bisogno esattamente del contrario!Di una riqualificazione del centro storico, del recupero delle abitazioni non occupate, di uno sviluppo commerciale all’interno del paese, non lungo le arterie stradali.
Abbiamo poi avuto modo di approfondire le problematiche relative al fiume Calore anche attraverso un Comitato di Tutela che ci ha sottoposto un apposito contratto di fiume. In tema di ambiente, inoltre, riteniamo che si debba ripensare il sistema di raccolta dei rifiuti, adottando una strategia “rifiuti zero” che è una realtà in paesi non molto distanti, come Baronissi, in cui è stata finanziata e creata un’isola ecologica e la raccolta è collegata ad un sistema premiante per cui più differenzio più ricevo vantaggi economici, fiscali o in beni materiali.
Bisogna puntare inoltre sulla cultura, che può generare un indotto con ritorni economici legati al turismo culturale, ma che serve anche per rivitalizzare e rendere attrattivo il paese. Abbiamo progetti specifici per bambini ed adolescenti, soprattutto riteniamo che debba incentivarsi la pratica sportiva innanzitutto offrendo alle famiglie delle strutture idonee, che per noi non sono il mega palazzetto ipotizzato nel PUC, di cui nessuna piccola amministrazione potrebbe farsi carico in termini di spese, ma la rivalutazione ed il ripensamento di quelle esistenti.
Rispetto alla castanicoltura, riteniamo che sia indispensabile innanzitutto individuare un protocollo unico comunale di interventi contro la piaga del cinipide. Non è più accettabile che ogni castanicolture sia lasciato allo sbaraglio, in grado di scegliere liberamente se fare ricorso al chimico o al biologico o ad entrambi (come in un convegno suggerì lo stesso sindaco!), né che vi siano operatori che percepiscono la quota per il biologico e poi fanno ricorso al chimico attuando una vera e propria frode comunitaria. La nostra è una castagna dotata di un marchio, l’IGP, che non può in nessun caso essere salvaguardato dall’uso di agenti chimici.
Infine vorrei spendere qualche parola sui finanziamenti europei, perché tutti in campagna elettorale diventano sostenitori di questa enorme potenzialità, ma in cinque anni mi è stato detto che piuttosto si è perso qualche finanziamento di troppo!Allora sarà indispensabile far ricorso ai cd. fondi diretti, per i quali non è necessario alcun appoggio politico e che vengono erogati a fronte di una buona progettazione. Ed allora va istituito una Unità di Progetto che si occupi di intercettare i fondi e di elaborare dei buoni progetti, anche ricorrendo a degli stagisti universitari e quindi offrendo opportunità di impiego ai giovani montellesi. Insomma, credo di avervi fatto capire che non siamo giovani sognatori, ma futuri amministratori con progetti fattibili da realizzare.
Vorrei chiudere dicendo un’ultima cosa. Ci dicono che sconteremo il fatto di non avere “pacchetti di voti”. Chi dice questo si sbaglia, perché non abbiamo sicuramente pacchetti di voti di scambio, di compari, di creditori, ma abbiamo un pacchetto di voti fatto di:
« chi è scontento degli ultimi 5 anni di amministrazione;
« chi crede che sia il momento di rinnovare la classe politica
« chi è stufo di strade sistemate solo pochi giorni prima delle elezioni
« chi si rifiuta di pensare che un progetto turistico per il Monte possa passare attraverso un “museo della flora e della fauna”
« chi chiede un sostegno reale alle fasce deboli, a chi non arriva a fine mese e non vede prospettive future
« chi non si rassegna ad un’economia che gira attorno a due rotonde
« chi è disgustato dall’incoerenza
« chi non vuole essere complice di mere affermazioni personali e della politica interessata
« chi non si vende il voto in cambio di edificabilità
« chi è stufo dei “big” della politica usati a fini pseudo-promozionali
« chi vuole realmente che Montella cambi
Questo è il nostro pacchetto di voti e non mi sembra molto corposo!
DATECI FIDUCIA!