Azione Cattolica – XV Assemblea Nazionale. Anche la Diocesi di Avellino da Papa Francesco

xv assemble anazionaleRoma – Si conclude oggi, con l’udienza di Papa Francesco, la XV Assemblea Nazionale dell’Azione Cattolica. Un appuntamento di estrema importanza per l’associazione in quanto è il momento in cui ci si incontra per confrontarsi e definire le piste sulle quali l’Azione Cattolica si muoverà nel prossimo triennio oltre che eleggere i nuovi membri del consiglio nazionale.

“Persone nuove in Cristo Gesù: Corresponsabili alla gioia di vivere”. Questo il tema sul quale l’assemblea ha voluto soffermarsi nel corso della tre giorni di formazione. Ed è proprio su questo tema che anche la Diocesi di Avellino ha voluto dare il proprio contributo riflettendo su quelle che oggi sono le difficoltà e come poterle affrontare facendo sì che , come ha precisato il Presidente nazionale di A.C. Franco Miano: “La parrocchia si apra totalmente al territorio attraverso lo spirito di corresponsabilità“.

Lo stesso spirito di corresponsabilità al quale ha fatto riferimento anche Papa Francesco nel corso dell’udienza generale con tutte le delegazioni diocesane d’Italia: “Siete chiamati a rinnovare la scelta missionaria aperta agli orizzonti che lo spirito indica alla chiesa ed è espressione di nuova giovinezza. Tutto in chiave missionaria. Ed è la scelta che fa l’Ac e le parrocchie innanzitutto che, nonostante siano stanche e chiuse, hanno bisogno del vostro entusiasmo apostolico della vostra piena disponibilità e del servizio creativo per arrivare a tutti privilegiando chi si sente lontano aprendo le porte e far si che Gesù possa andare fuori. Chiesa in uscita. Uno stile di evangelizzazione che è adatto all’Ac formata da un laicato diocesano che vive in stretta corresponsabilità con i pastori con l’impegno di unire e contribuire alla trasformazione della società per orientarla al bene”.

Francesco inoltre indica una traccia di cammino attraverso tre verbi in grado di portare avanti la vocazione dell’Ac ed “evitare la tentazione della quiete che non ha a che fare con il rimanere in Gesù”:

Rimanere: “In Gesù e con Gesù a godere della sua compagnia per essere annunciatori e testimoni di Cristo”

Andare: “Andare per le strade delle vostre città e dei vostri paesi e annunciare che Dio è padre e vi ha fatto conoscere Gesù e la vostra vita è cambiata. – spiega il pontefice – Far correre la parola di Dio fino i confini rinnovando il vostro impegno, incontrando l’uomo dove soffre, spera, ama e crede ed è lì che vi aspetta Gesù”

Gioire: ”Ed esultare sempre nel Signore essere persone che cantano la vita, la fede. Far conoscere i propri talenti e limiti e vedere anche nei giorni più bui la presenza del Signore che ci ha chiamato ad essere corresponsabili della missione della sua chiesa. In questo cammino non siete soli c’è il Signore, i vescovi, i sacerdoti, le comunità parrocchiali con cui dividere cammino”.

” Con questi tre verbi eviterete la tentazione di chiusura e dell’intimismo tanto edulcorata. Eviterete – conclude Francesco – la tentazione della serietà formale ed eviterete di essere statue da museo e diffonderete la gioia del vangelo“.