Ambito A04 – Cgil, Cisl, Uil e Ugl a Caldoro: “Si riparta da dove siamo arrivati. Incomprensibile l’intervento della Regione”
Avellino – Una nota indirizzata direttamente al Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, per esprimere il totale dissenso nei confronti della Regione che, con un colpo di mano, nella giornata di mercoledì 30 aprile con decreto n. 108 a firma dell’Assessore alle Politiche Sociali, Ermano Russo, si sostituisce il Commissario ad acta Armando Masucci con Raffaele Scogliamiglio. Una vicenda definita paradossale dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl proprio mentre era imminente lo sblocco del fermo dei servizi sociali a favore di tutta la popolazione dell’Ambito A04.
Di seguito la missiva integrale inviata nella giornata di oggi:
Al Presidente della Regione Campania
DOTT. STEFANO CALDORO
Avellino, 02/05/2014
Oggetto: nota di dissenso
Le scriventi OO.SS., avendo appreso, della revoca dall’ incarico di Commissario ad acta dell’ ambito sociale territoriale A04 di Avellino, dott. Armando Masucci e della nomina ex novo del neo-Commissario dott. Raffaele Scognamiglio in sostituzione dell’uscente, conferita dall’Assessore regionale Ermanno Russo, esprimono forte sconcerto e preoccupazione per la vicenda ormai paradossale che riguarda il Piano sociale di Zona A4, a fronte di decisioni che finiscono, ancora una volta, per ricadere sulla pelle delle persone più bisognose e verso le quali la politica dovrebbe avere un occhio attento e sensibile.
Si precisa che, le scriventi hanno seguito, da subito, la questione come supervisori super partes, garanti di cittadini, lavoratori e del territorio, e con maggiore attenzione nel momento in cui si è assistito ad un degradante dimenarsi tra parti contendenti per l’accaparrarsi interessi “altri”, che esulano dal bene comune, con conseguente inevitabile protrarsi dei tempi burocratici di attivazione dei servizi, che mettono a dura prova il territorio, ormai in totale confusione.
Gentile Presidente, per quanto detto, si pone alla sua attenzione, ancora una volta, l’attuale stato dei fatti, per una situazione che sta sfiorando l’assurdo e ci si auspica che la stessa Regione Campania ricerchi, trovando equilibrio e lucidità anche al suo interno, e riflettendo sull’affidamento di “incarichi di fiducia” super partes onde evitare delegittimazione.
Infatti, l’intervento della Regione Campania risulta, se non incomprensibile, vista la precedente nomina operata solo qualche mese fa, quantomeno intempestivo, tenuto conto che da qui al 5 maggio le OO.SS. avrebbero dovuto concertare e condividere circa la Programmazione Sociale Regionale per tutti i Comuni afferenti l’Ambito e dare finalmente il via all’ attivazione dei servizi, e che non si è attesa neanche la sentenza del Tar, è evidente che una simile decisione, dettata più che da “inadeguatezza” da motivazione politica blocca ancora una volta i servizi ai cittadini e le attività, compreso l’avvio del tanto atteso sportello anti violenza, che è strategico in un momento in cui le donne sono giornalmente vittime.
La nostra nota di disappunto, gentile Presidente, intende rimarcare l’allucinante situazione in cui un operare contraddittorio delle parti politiche e/o della stessa regione finisce per annullare gli sforzi comuni atti a tenere in riga una situazione territoriale- sociale allo sbando.
Oggi, purtroppo, prendiamo atto a malincuore che la situazione rischia di precipitare ulteriormente, con l’evidente rischio di dover ricominciare tutto dall’ inizio, azzerando tempi di impegno con dispendio di risorse e alienando ogni lavoro messo in essere per velocizzare i tempi della macchina burocratica a vantaggio del territorio. E’ indispensabile riprendere immediatamente da dove siamo arrivati, per provare ad includere chi si è chiamato fuori.
Alla luce di quanto espresso, le scriventi OO.SS chiedono all S.V. :
di prendere in esame l’iter, ed agire in prima persona, per mettere la parola fine alla vicenda che si trascina da troppo tempo;
di operare e cooperare, ascoltando anche le Parti Sociali che hanno sempre dato prova di grande senso di responsabilità, che va oltre ogni partitocratica visione;
non consentire, a nulla e a nessuno, ulteriori intralcianti azioni dilatorie e nuovi, punto e capo.
CGIL (V. Petruzziello), CISL (M. Melchionna), UIL (L. Simeone) e UGL (C. Vassiliadis)