1°Maggio – “Il valore del Lavoro in Irpinia”. I sindacati: “Basta slogan! Tradurre parole in fatti”
Avellino – “Dobbiamo assumerci le nostre responsabilità. Dobbiamo tradurre le parole, che si sono susseguite in questi anni, in fatti. Basta con slogan per accaparrarsi consensi è ora di agire per ripartire e per farlo bisogna investire“. Questo il messaggio lanciato stamane nel corso della tavola rotonda organizzata dai sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl nella Villa Comunale di Avellino. A moderare l’incontro, il direttore del Mattino di Avellino, Generoso Picone.
“Una tavola rotonda che ha voluto mettere insieme le voci e i protagonisti che si sono interessati del lavoro dai sindacati, alla religione passando per i giovani e gli imprenditori che hanno deciso di investire sul territorio. Il lavoro - ha spiegato Luigi Simeone, segretario generale della Uil – è necessario per la dignità dell’uomo ma questa dignità sta nel fatto che il cittadino non deve essere a servizio del lavoro ma nel fatto che il lavoro sia a servizio dell’uomo divenendo strumento di dignità per restare al mondo. Noi, come sindacati, possiamo dare degli indirizzi ma sta a chi ha il potere istituzionale di perseguirli e raggiungere gli obiettivi”.
Ed è proprio quello che è stato fatto stamattina a partire dal messaggio di speranza lanciato dal Vescovo di Avellino, Francesco Marino: “Come Chiesa locale avvertiamo una profonda sofferenza del mondo del lavoro c’è bisogno di coraggio e di cooperazione per andare avanti” senza dimenticare le conseguenze che questa crisi sta portando dietro: “Questo primo maggio ha un sapore diverso rispetto agli anni passati. Un primo maggio senza comizi arrabbiati contro chi non muove un dito per la ripresa del Paese, un primo maggio che porta a ragionare su un dato preoccupante: più di tre milioni di italiani sono disoccupati. La disoccupazione giovanile – incalza il segretario generale della Cisl, Mario Melchionna – è arrivata al 43% ed in Irpinia questo tasso di disoccupazione arriva al 59% ciò vuol dire che più di un giovane su due non lavora ed è quindi costretto ad andare via perchè qui non ci sono opportunità ed allo stesso tempo ci sono istituzioni, aziende, politici che invece di lottare per i lavoratori li sfruttano e per colpa di questa situazione molti sono indotti al suicidio. Se nel 2013 ci sono stati 29 suicidi e 31 tentati suicidi, nel 2014 a solo quattro mesi dall’inizio dell’anno ci sono stati ben 14 suicidi e 4 tentati suicidi ciò a testimonianza che i cittadini sono abbandonati da tutti. Non basta dire che cosa si vuole fare. – sottolinea, infine, Melchionna – I cittadini hanno bisogno di certezze: imprenditori, istituzioni devono fare i fatti, quelli veri. Noi non vogliamo essere contro nessuno perchè tutti insieme dobbiamo ragionare allo stesso con lo stesso obiettivo da raggiungere”.
“La nostra è una manifestazione organizzata con lo scopo di unire non di dividere – ha tenuto a precisare il segretario generale della Cgil, Vincenzo Petruzziello – Il nostro obiettivo quello di procedere uniti perchè solo insieme si possono ottenere risposte. Noi abbiamo bisogno della buona politica e delle buone istituzioni perchè questa Provincia è agli stremi e si devono cercare, prima che sia troppo tardi, soluzioni concrete al fine di dare risposte ai lavoratori con il garantire i livelli occupazionali“
Alle voci dei sindacalisti si sono intervallate quelle di coloro che stanno affrontando questa crisi i giovani con la presenza di Mattia Iuliano dell’unione degli studenti e da esempi di sana imprenditoria come la testimonianza di Ema attraverso Otello Natale, amministratore delegato dell’azienda, che ha deciso di investire in Irpinia e a Morra de Sanctis.: “Il nostro compito – ha commentato Natale – è stato quello della salvaguardia del principio secondo cui l’Italia è un paese fondato sul lavoro. Ema ha una squadra di 500 persone efficace ed efficiente che produce utili nonostante la crisi e gli impedimenti che spesso arrivano dalle istituzioni che non agevolano per niente il nostro lavoro. Ma nonostante questo andiamo avanti”.
“Ormai ricerca, istruzione, formazione, giovani e studenti sono divenuti strumenti retorici – denuncia Iuliano – Prima la scuola era vista come l’ascensore sociale che adesso non è più così. Bisogna creare davvero nuove forme di investimento su questo settore perchè si sta formando la classe dirigente del domani ma che senza opportunità nel proprio Paese andrà fuori a noi serve un modello di sviluppo concreto e non la competizione ad una gara di ribasso dei diritti“.
“Stiamo analizzando questa situazione da molto tempo – chiosa il segretario generale di Ugl, Costantino Vassilliadis – Il mio invito ai parlamentari è quello che oggi invece di fare propaganda politica si adoperino a creare un Governo che sia pronto a governarci davvero. Noi abbiamo bisogno di cose concrete per andare avanti e questo è possibile farlo solo lottando insieme per salvaguardare i cittadini non solo della nostra Provincia ma dell’intero Paese“.