Giornata nazionale vittime amianto – Avellino ricorda le vittime dell’ex Isochimica

amianto 28 aprAvellino - Oggi è la giornata nazionale dedicata alle vittime dell’amianto e la giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro. Nel 2005, infatti,  al Forum Mondiale sull’Amianto di Porto Alegre (Brasile) si decise di celebrare la giornata mondiale delle vittime dell’amianto il 28 aprile di ogni anno. Anche la Conferenza Europea di Bruxelles la confermò, inserendola all’interno della giornata per la sicurezza della salute nei luoghi di lavoro.

In città, al Duomo, si è celebrata una Santa Messa, presieduta dal Vescovo di Avellino Mons. Francesco Marino, per ricordare le vittime e i tanti operai che sono scomparsi prematuramente lavorando allo stabilimento di Pianodardine dell’ex Isochimica. Il Comune di Avellino e, in particolare, la VII Commissione consiliare (Politiche Comunitarie; Istruzione; Sport; Servizi Sociali; Politiche Abitative; Politiche Giovanili), non hanno fatto mancare la loro vicinanza all’iniziativa. Ma anche l’Associazione Tribunale per i Diritti del Cittadino ed il Comitato spontaneo Lotta per la Vita.

In Chiesa, Marino ha spiegato il motivo della celebrazione: “è anzitutto un momento di preghiera e di affidamento al Signore, il quale benedica gli sforzi di responsabilità che si stanno facendo oggi. Purtroppo non siamo sempre corresponsabili del dono del Creato e allora dobbiamo impegnarci di più”.

“Non entro nelle tematiche specifiche del vostro impegno – ha affermato Marino nell’omelia – ma l’ascolto della Parola di Dio può essere ispirazione alta per l’impegno. Solidarietà significa che i problemi di uno sono anche quelli dell’altro. Se c’è un mistero dell’iniquità, esiste anche un sostegno reciproco, fraterno, amicale verso chi soffre, tendendo al bene comune. Il Signore ci aiuta in questo: perciò siamo qui. Il Vangelo ascoltato ci racconta di Nicodemo che aveva paura di essere riconosciuto come amico di Gesù (lo incontra di notte). Gesù gli parla di una nuova nascita: nel battesimo si è immersi e rigenerati nello Spirito Santo”.

duomoQuindi Marino ha concluso: “è sempre importante riprendere un cammino, rigenerarsi con la prospettiva della novità. Certo, ci sono le virtù umane, ma anche la speranza del Signore nella vita”. Al termine della Messa è iniziato un corteo fino alla Prefettura, dove c’è stato un sit-in, alla presenza dei sindacati CGIL, CISL, UIL, UGL. Inoltre, c’è stata la consegna nelle mani del Prefetto, nella sua qualità di rappresentante locale del governo, di una lettera di sollecitazione alla Regione Campania ed al Governo affinché si attivino al più presto per la soluzione dell’emergenza amianto.

La manifestazione era proprio in ricordo delle vittime con le mamme e i bambini di Borgo Ferrovia. Tra gli striscioni dedicati all’Isochimica, significativa la frase “una morte annunciata”. Una fabbrica vicino all’Isochimica, la FIM-SUD, che si occupa di molle per elettrodomestici, ha scritto su un altro striscione: “Lavoro-Salute. Quale futuro?”.

Non si può tacere il dramma umano causato dall’amianto in tutto il mondo, perciò in ogni nazione oggi si richiama l’attenzione sul rischio mortale di vittime innocenti, per esposizione professionale, familiare e ambientale.

L’ Organizzazione Mondiale della Sanità segnala che nel globo ci sono attualmente 125 milioni di lavoratori esposti ad amianto, ed altri milioni di lavoratori lo sono stati esposti in passato. Si stimano ulteriori 500 mila vittime dell’amianto in Europa entro i prossimi 15 anni. Bisognerebbe allora mettere subito al bando la produzione di questa fibra minerale.

Si legge sulla seguente pagina facebook https://it-it.facebook.com/pages/Giornata-mondiale-vittime-amianto/220834491350677 :

“Chiediamo alle organizzazioni internazionali di fermare i paesi produttori della fibra assassina nel mondo (Russia per prima, seguita da Cina, Kazakistan, Brasile, Canada, Zimbabwe e Colombia) e alle istituzioni del nostro paese di definire un termine alla dismissione graduale dell’amianto con un preciso divieto di utilizzo. Chiediamo al governo italiano di fare pressione nelle sedi governative dell’Europa e del mondo. Nessun dorma!”