Avellino – Celebrata la festa della liberazione in via Matteotti
Avellino - Anche in città, questa mattina, si sono svolte le cerimonie ufficiali per la celebrazione del 69° Anniversario della Liberazione d’Italia. Tale ricorrenza è nota anche con il nome di ‘Festa della Liberazione’, ‘anniversario della Resistenza’ oppure ’25 aprile’, dato che ogni anno è festa nazionale del nostro Paese.
È simbolo in Italia della fine: 1) del ventennio fascista, 2) della seconda guerra mondiale, 3) dell’occupazione da parte della Germania nazista (iniziata nel 1943). Il 25 aprile 1945 l’esecutivo del Comitato di Liberazione Nazionale dell’Alta Italia (CLNAI), presieduto da Longo, Sereni, Valiani e Sandro Pertini proclamò, attraverso la radio, l’insurrezione, la presa di tutti i poteri da parte del CLNAI e la condanna a morte per tutti i gerarchi fascisti. Quel giorno furono liberate Milano e Torino.
Attualmente in molte città italiane vengono organizzate manifestazioni per ricordare l’evento, soprattutto nelle città decorate al valore militare per la guerra di liberazione o in quelle che hanno subito grandi perdite umane. La legge che istituì la celebrazione è la n. 260 del 27 maggio 1949: “Disposizioni in materia di ricorrenze festive” ad istituzionalizzare stabilmente la festa della liberazione.
In assenza del Prefetto Carlo Sessa, era presente oggi alla celebrazioni avellinesi il vice Prefetto Vicario Armando Amabile. Inoltre il Procuratore della Repubblica di Avellino Rosario Cantelmo e il sindaco di Avellino Paolo Foti, il quale ha auspicato una rinascita della città, auspicio ispirato alla crescita che iniziò in Italia dopo il periodo buio della guerra. “Le nuove generazioni conservino la memoria storica”, questo il messaggio di Foti ai giovani avellinesi presenti alla manifestazione.
Non potevano mancare il 232° Reggimento Trasmissioni, le Forze dell’Ordine (Polizia di Stato e quella Stradale, come anche quella municipale e penitenziaria, Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo forestale dello Stato) e le varie associazioni combattentistiche, patriottiche e d’arma.
La manifestazione in Via Matteotti è iniziata con 10 schieramenti del Reparto di formazione, ai quali è seguito l’afflusso e il posizionamento delle autorità, del Medagliere dei Combattenti e Reduci e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, il Gonfalone della Città di Avellino, decorato con Medaglia d’Oro al Valore Civile e Medaglia d’Oro al Merito Civile, e il Gonfalone della Provincia. In seguito ha preso il via la cerimonia dell’Alzabandiera, e, successivamente, sono state deposte tre corone al Monumento dedicato ai Caduti, presidiato dalla Guardia d’onore, e c’è stato un momento di raccoglimento silenzioso.
Anche la CGIL di Avellino ha partecipato con una delegazione provinciale all’iniziativa. Infatti, ha affermato recentemente il segretario provinciale Vincenzo Petruzziello: “La Cgil è da sempre attenta e partecipe alle celebrazioni della Festa della Liberazione perché si riconosce nei valori e nel significato del 25 Aprile. E’ una data di alto valore e significato per il sindacato e per la CGIL che testimonia la fine del ventennio fascista, la riaffermazione dei principi democratici e ricorda il sacrificio di migliaia di italiani, tra cui anche numerosi sindacalisti. La Festa della Liberazione acquisisce un significato ulteriore per il mondo del lavoro e per il sindacato, rappresentando lo sprone alla partecipazione alla vita democratica, alla difesa dei diritti. La nostra partecipazione non è di circostanza, ma convinta e vuole testimoniare l’impegno della CGIL di Avellino affinché un drammatico momento storico dell’Italia diventi patrimonio e simbolo per le nuove generazioni e rappresenti un elemento di analisi e di monito, per allontanare derive anti democratiche e liberticide”.
Chiuderà la celebrazione dell’Anniversario della Liberazione in città la cerimonia dell’Ammainabandiera in Piazza Libertà, prevista alla ore 17.00.