ACS – Domani l’approvazione del bilancio. Aurisicchio(SEL) denuncia: “108 milioni di euro di debiti”

aurisicchio montefusco selAvellino –Per cosa sta lavorando l’Alto Calore Servizi? Per ottenere il servizio idrico integrato o per affondare l’ente ed aprire le porte di Corso Europa ai privati?” Questi gli interrogativi che ha lanciato questo pomeriggio il coordinatore provinciale di Sel, Raffaele Aurisicchio.

Interrogativi, questi di Aurisicchio, che derivano dalle perplessità in merito al bilancio di fine anno che l’ente di Corso Europa si appresta a votare.

I dati che ci giungono non sono affatto confortanti: “Attualmente l’Acs – spiega Aurisicchio - ha una perdita di esercizio pari a 5 milioni di euro rispetto ai 300mila euro dello scorso anno e una massa debitoria dell’ente di ben 108 milioni, 33 milioni in più del bilancio 2012. Inoltre – continua – sono aumentati i costi del personale (+4milioni rispetto al 2012) e dell’energia (+500mila euro) anche se qualcuno deve spiegare come possa essere aumentato il costo del personale in periodo di spending review?  la pianta organica è rimasta invariata e i privilegi e gli avanzamenti accordati dal precedente consiglio di amministrazione non sono stati toccati”.

“Il bilancio del 2013 doveva essere la cosiddetta “svolta” ma non è stato così, anzi. Con una perdita di esercizio pari a 5milioni di euro, il patrimonio netto dell’ente – evidenzia il coordinatore provinciale di Sel – è arrivato al di sotto di un terzo del capitale sociale e ciò significa due cose: o i soci ricapitalizzano la società oppure si prendono i libri contabili dell’ente e li si portano in Tribunale”.

“Si sta toccando la miglior argenteria di famiglia e temiamo che nel bilancio alcuni costi non siano stati compresi.  A questo punto – incalza Aurisicchio – un ente con 108 milioni di debiti è risanabile? E se non è risanabile come pensa di ottenere l’affidamento del servizio idrico integrato quando per ottenerlo, come condizione principale, è richiesta la robustezza finanziaria dell’ente?”.

Una situazione che comporta il rischio di dare il servizio idrico integrato nelle mani dei privati e la dispersione di professionalità presenti attualmente in azienda oltre alla privazione del territorio di un asset importante.

Intanto, c’è chi avanza l’ipotesi di un rinvio dell’approvazione del bilancio per attendere il tanto discusso rimpasto in giunta a palazzo di città ma Aurisicchio non usa mezzi termini e riporta l’attenzione sulla questione bilancio: “E’ la materia bilancio che deve preoccupare maggiormente i sindaci e non gli intrecci politici che poi, nel caso in cui fosse così, sarebbe davvero una cosa grave”.

Ma mentre si attende domani per sapere se l’assemblea dei soci, convocata alle 16.30, approvi il bilancio 2013, SEL pensa a come salvaguardare quanto deciso dai cittadini nel corso del referendum sull’acqua: “SEL – conclude – ha presentato una proposta nazionale per far sì che si superi l’attuale assetto delle aziende pubbliche e che, queste ultime, ritornino ad operare in regime di diritto pubblico e non privato”.