Laceno d’oro – Cignarella: “Ritorna il festival delle eccellenze”

cignarellaAvellino“Mi ero prefissato due obiettivi da raggiungere in cinque anni – spiega Cignarella – uno era la riapertura di Villa Amendola e un altro quello di riprendere il Laceno d’oro. Esserci riuscito in 7 mesi è una grande soddisfazione“. Queste le parole dell’assessore alla cultura, Nunzio Cignarella, stamane dopo la notizia che il Laceno d’oro ha ottenuto i finanziamenti dalla Regione Campania.

Il contributo che la Regione ha finanziato è di solo 150 mila euro rispetto al tetto massimo che poteva essere richiesto che si aggira intorno ai 300mila euro ma la scelta di chiedere un importo minimo è stata dettata dalla volontà di “non incorrere nel rischio di non vederci approvato il progetto e non poter svolgere nemmeno quest’anno un festival così importante“. Intanto, il comune è pronto a favorire il finanziamento con una quota minima di 15mila euro.

165 mila euro, dunque, per la rinascita di un festival che ha premiato eccellenze nazionali e d’oltre oceano come Scola, Bellocchio, i fratelli Taviani e molti altri. “Se in questi ultimi anni il Laceno d’oro ha premiato solo i registi a causa delle poche risorse – continua Cignarella – quest’anno possiamo fare qualcosa di più”.

In questi anni della kermesse se ne è occupata il circolo Immaginazione che è il detentore del marchio “Laceno d’oro” e,  stando a quanto dichiarato, si sta pensando di organizzare, insieme al circolo con cui verrà stipulato un protocollo di intesa e agli altri partner, un festival di ben 15 giorni dove si avvicenderanno dibattiti, attori e registi al fine di ridare al “Laceno d’oro” il suo antico splendore coinvolgendo tutti i giovani così come accadeva tempo fa. “I giovani – ricorda l’assessore – vedevano il Laceno d’oro un’occasione per aprirsi ad una cultura cinematografica internazionale, per conoscere registi, attori, sceneggiatori e per sentirsi parte di un universo culturale“.

Per il momento ci sono solo ipotesi su quelle che saranno le date, le location e i partecipanti alla kermesse dato che le previsioni prefissate dall’amministrazione sono sfumate a causa del ritardo nell’arrivo dei finanziamenti. “Si era pensato di inserire il festival nella seconda quindicina di giugno – precisa Cignarella – ma in un mese è mezzo è un’impresa realizzare qualcosa di alto spessore come questo e dunque stiamo pensando di spostare tutto verso la seconda quindicina di agosto ma è ancora tutto da verificare“.

In merito alle location, invece, si pensava di svolgere il festival in tre zone diverse, dato il partenariato con i comuni di Atripalda e Mercogliano, individuando la Dogana dei Grani ad Atripalda, l’Abbazia del Loreto a Mercogliano mentre per Avellino si pensava o al piazzale del cinema Eliseo o ai locali del Carcere Borbonico.

Nel frattempo per avvicinare la cittadinanza a questo evento in cantiere sembrerebbe esserci anche una mostra fotografica che raccoglie, attraverso le carte salvate dall’archivio Marino a Villa Amendola, la storia del festival ma per la certezza, su questo e altri punti ancora da stabilire, bisognerà attendere ancora qualche giorno in modo tale da permettere al comune e ai partner che parteciperanno all’iniziativa di mettere su la nuova edizione del Laceno d’oro.

Ma non finisce qui, anche il comune di Pratola Serra ha ottenuto i finanziamenti per “Terre dell’Irpinia. Arte, Sapori e Tradizioni” dove il comune di Avellino è partner del progetto e dove sono previsti tre eventi culturali che si svolgeranno in città. Il primo interesserà il centro storico con visite guidate all’insegna di mostrare ai visitatori i monumenti e le emergenze del posto, seguirà un evento culturale e musicale allestito alla Casina del Principe ed infine la “Festa dei Lettori” organizzata a Villa Amendola.