Sanità – Sel: “abbiamo elaborato un documento di 13 pagine che consegneremo ai sindaci”

spesa-sanitaria-22Avellino - Oggi il Circolo della Stampa era molto affollato per l’incontro organizzato da Sinistra Ecologia e Libertà sul tema della sanità.

Il Coordinatore provinciale Sel, Raffaele Aurisicchio, ha detto: “vogliamo ottenere le dimissioni dell’Ing. Florio che sta legando la sua attività a tagli e disservizi che non garantiscono il diritto ad una sanità giusta”.

Proprio per questo, un gruppo di lavoro ha studiato il tema, elaborando un documento di 13 pagine che sarà consegnato ai sindaci irpini. Giuseppe Carillo del Forum regionale Sanità ha precisato: “chiunque ha avuto amici e parenti in ospedale. Le liste di attesa per alcune patologie sono lunghe tre mesi. Sono stati tagliati 30 miliardi di € nella sanità. Mentre Obama ha tenuto la sanità al 15% del PIL, la Grecia è scesa al 4%. Noi siamo al 7,3% del PIL, ma non si può fare spending review sulla sanità. Dove è stato stabilito che basta il 7,5%? In Campania Caldoro è anche commissario di governo per la sanità ed i cittadini pagano 100 milioni di tiket! Poi le aliquote fiscali sono al massimo livello e nonostante la ricetta medica paghiamo. In Irpinia 750 milioni di euro all’anno si spendono per la sanità. Ma che qualità di servizi abbiamo? Le liste di attesa dell’Asl sono pubbliche, ma quelle del Moscati no: richiamiamo perciò alla trasparenza. Qui ci sono 3 milioni di € di consulenze esterne e nella sanità privata c’è il rischio di infiltrazioni. Dobbiamo puntare sulla prevenzione: qualità della vita, ambiente, acqua. La sanità pubblica è anche una questione di democrazia”.

Non sono mancati interventi dei partecipanti. Infatti c’era il dott. Balestra, ex chirurgo dimessosi al Moscati, che ha ricordato le pessime condizioni igienico-sanitarie in cui versava l’Ospedale. Lui ha deciso di denunciare le vergogne ed i disservizi perché ha spiegato che “chi piega la testa muore ogni volta che lo fa”.

Marco D’acunto della FP CGIL ha poi affermato: “ogni nuovo candidato dovrebbe impegnarsi a farsi promotore di un cambiamento del servizio sanitario. In Grecia se sei un paziente oncologico sei condannato a morte. Oggi in Umbria non si riesce a garantire l’assistenza sanitaria! Il direttore sanitario, pertanto, dovrebbe avere una telecamera in ogni casa in cui c’è un malato che ha scelto di non assistere per rendersi conto di come sta”.

L’intervento di Angelo Giusto è stato allarmante: “fra qualche mese verrà messo in circolo un farmaco che debella l’epatite C, ma costa 5.000 €. E non si prescriverà a tutti il farmaco! Dunque se uno è malato non ha diritto ad essere curato. Io avevo fatto una legge regionale che evitava la nomina dei primari su segnalazione politica. Caldoro ha tolto questa legge nel novembre 2010, dopo essersi insediato a maggio. E spesso così si tornano a nominare ciucci”.

In sala c’era anche il presidente dell’ordine dei medici, dott. D’Avanzo: “la sanità oggi va ancora avanti perché ci sono gli operatori sanitari, ma ci sono stati tagli lineari che danneggiano i pazienti”.

Infine l’onorevole Giancarlo Giordano, ha detto: “la sanità è una materia da non tacere. Questo Paese si è dato da solo un obiettivo folle di pareggio di bilancio annuale. Questo Paese deve pagare 50 miliardi di € all’anno. La crisi comincia per noi adesso perché c’è una follia non neutrale. Ci sono sabotatori su sanità, trasporti e servizi pubblici. Non basta più un capitalismo temperato perché vediamo all’opera un disegno coerente di impoverimento di funzioni: si può intervenire investendo di più in sanità (turbocapitalismo). Le larghe intese ci hanno condannato: le decisioni sono state già prese. Bisogna guardare dentro i contenuti delle nostre proposte di governo perché i nostri limiti li abbiamo avuti, ma non riconosciuti. Come si fa ad immaginare un Ospedale in cui non si può entrare? C’è una trappola di automobili e una confusione inaudita al Moscati. C’ è responsabilità sia del Comune sia della direzione sanitaria”.

Il Coordinatore Regionale Sel, Salvatore Vozza, invece, ha concluso: “non siamo lontani dalla Grecia sul piano della disgregazione sociale, e i diritti sono messi in discussione. L’Europa che ha difeso le banche e la finanza ha messo in ginocchio la Grecia e metterà in ginocchio altri paesi. In Campania perderemo 4 milioni di €. Bisogna intervenire: perciò come Sel  abbiamo iniziato un percorso di proposta, di denuncia e di sfida al governo. Perché siamo l’ultima regione che utilizza i fondi europei? Dobbiamo sollevare il tema della sanità e farlo diventare un tema di battaglia politica”.