La freccia di Castaldo stende il Cittadella e regala la salvezza ai Lupi

Gigi-CastaldoAvellino – La freccia del destino passa per il Partenio e a scagliarla è stato l’arciere Gigi Castaldo. Al 19’ della ripresa è esplosa la gioia dei 7000 sugli spalti, gioia che è continuata e che continuerà ancora perché il risultato non è più mutato. La tanto bramata salvezza è stata finalmente conquistata ed ora ci sono 10 partite per scrivere la storia … ma per il momento è meglio non pensarci, le insonnie di Rastelli potranno finalmente placarsi, l’anno prossimo i Lupi giocheranno nuovamente in serie B, oppure in serie …

ANTEPRIMA. Ci sono partite che valgono una stagione ed Avellino-Cittadella è una di queste. “ Dobbiamo interpretare la partita come se fosse una finale “ – così ieri Rastelli ai microfoni della stampa ha descritto il match odierno – ed è la realtà dei fatti. Vincere significherebbe la certezza matematica di restare in serie B e dunque sancirebbe il raggiungimento dell’obiettivo stagionale, ma nelle restanti dieci gare ci sarà largo spazio ai sogni dei tifosi ( e della società ). Senza pressioni l’Avellino può divenire una mina vagante e ciò fa paura a chi occupa i piani alti di classifica …!

IN CAMPO. Nelle fila bianco verdi all’appello manca Arini per squalifica ma Rastelli non si nasconde e ripropone il classico 3-5-2 con la riconferma di Seculin tra i pali, Schiavon in regia accompagnato da Angiulli e D’Angelo e davanti il duo Castaldo-Galabinov. In opposizione ai Lupi mister Foscarini si presenta in terra irpina con un 4-3-3 offensivo sostenuto dal tridente Perez-Djuric-Azzi.

SENZA IDEE. Atteggiamento timido da parte dell’Avellino nelle battute iniziali. La formazione di Rastelli appare senza idee a partire da un evanescente Zappacosta. Solo Castaldo prova a muoversi davanti ma il Cittadella non concede spazi e pressa bene, non permettendo all’Avellino una buona circolazione di palla. Il fraseggio dei Lupi è molle, i bianco verdi patiscono l’assenza di Arini in quanto non c’è filtro tra centrocampo e attacco.

SEGNALI DI FUMO. La ripresa parte con lo stesso ritmo blando della prima frazione anche se l’Avellino appare leggermente più motivata in quanto sfiora il gol con Castaldo al 57’ . Il numero 10 biancoverde servito dalla destra da un’ottima incursione di Zappacosta incorna a botta sicura ma la sfera si infrange sui tabelloni pubblicitari.

IL RUGGITO DEL LUPO. Il Cittadella barricato nella sua metà campo rinuncia al tridente facendo uscire Azzi ed inserendo Surraco, trequartista avanzato, per donare fosforo alla manovra. L’Avellino ci crede ed inizia ad attaccare con grande foga spinto dal clamore dei 7000 giunti al Partenio. Dai e dai che il gol e arriva ed infatti la svolta arriva al 65’ su un ottimo spunto di Schiavon che in azione personale lancia Castaldo che anticipa il portiere in uscita e realizza la rete dell’1-0, portandosi a 7 reti stagionali.

DELIRIO. Il Cittadella accusa il colpo e l’Avellino ha il via libera per dilagare ma un giro di lancette dopo il gol del vantaggio Castaldo fallisce il match point calciando fuori un gol praticamente già fatto in quanto non riesce a concretizzare un assist d’oro di Galabinov che lo aveva piazzato a tu per tu con Pierobon.

OCCHIO ALLO SPRECO. Il Cittadella nel disperato intento di pareggiare si getta in avanti abbandonando ogni protezione e l’Avellino sfrutta i contropiedi per cercare di aumentare il parziale. Ci prova Izzo di testa ( 75’ ) sugli sviluppi di una punizione battuta da Schiavon ma la conclusione è debole e viene arpionata da Pierobon. Successivamente è Galabinov protagonista di un’occasione clamorosa (80’), lanciato a rete da Bittante(subentrato all’esausto Zappacosta) aspetta troppo tempo per concludere venendo così raggiunto dal difensore ospite che gli strappa la sfera dai piedi. Sul contatto c’è il dubbio dell’irregolarità, poteva essere calcio di rigore.

SALVEZZA. Finisce così dopo 5’ di recupero di intensa sofferenza, come da copione per i Lupi. Cittadella sempre più in basso in classifica su cui si è abbattuta l’onta della serie C mentre per l’Avellino l’obiettivo stagionale numero 1 è stato conquistato con ben dieci giornate d’anticipo. E’ un giorno di festa per Rastelli e compagni, l’Avellino è salva e su questo grande traguardo c’è la firma di Gigi Castaldo!

di Michael Mambri