Ddl Delrio: cosa cambia per i piccoli Comuni?

decreto del rioAl suon di  colpi di scena -  dopo che  era stato soppresso – è stato riproposto ed approvato in Senato il Ddl Delrio, che riguarda (tra l’altro) i piccoli Comuni : quelli fino a 3000 abitanti,  e quelli da 3000  a diecimila abitanti.

Le nuove norme sono:

-          Per i Comuni con popolazione fino a tremila abitanti , il Consiglio comunale  è composto, oltre che dal sindaco, da dieci consiglieri e il numero degli assessori è stabilito in due;

-          Per i comuni con popolazione superiore a tremila e fino a diecimila abitanti , il Consiglio comunale è composto , oltre che dal sindaco, da dodici consiglieri e il numero massimo di assessori è stabilito a quattro.

Le Elezioni Comunali 2014 si terranno il 25 maggio e si voterà  in 185 comuni della Regione Campania. Un eventuale  turno di ballottaggio è previsto per l’8 giugno.

In provincia di Avellino si voterà per la prima volta a Montoro, comune istituito il 3 dicembre 2013, dopo che – con un referendum – la popolazione ha scelto di unire le due Montoro, quella Inferiore e quella Superiore.

Si voterà in 15 comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti, dove verrà  applicato il sistema elettorale maggioritario a doppio turno.

Questi i dati ufficiali:

  • · comuni al voto: 185 su 550 comuni campani
  • · comuni superiori a 15.000 abitanti, : 15 su 185
  • · comuni inferiori a 15.000 abitanti,  170 su 185

Non si vota in nessun capoluogo di Provincia.

Nella Provincia di Avellino, sono 51 i comuni al voto: Altavilla Irpina, Andretta, Ariano Irpino, Bisaccia, Bonito, Candida, Carife, Cassano Irpino, Castel Baronia, Castelvetere sul Calore, Cesinali, Chiusano San Domenico, Contrada, Domicella, Forino, Grottaminarda, Grottolella, Melito Irpino, Mercogliano, Mirabella Eclano, Montaguto, Montecalvo Irpino, Montefusco, Montella, Montemiletto, Montoro, Morra De Sanctis, Moschiano, Nusco, Parolise, Paternopoli, Salza Irpina, San Michele di Serino, San Nicola Baronia, San Sossio Baronia, Sant’Andrea di Conza, Sant’ Angelo all’Esca, Santa Lucia di Serino, Santa Paolina, Savignano Irpino, Sturno, Taurano, Taurasi, Torella Dei Lombardi, Torrioni, Trevico, Tufo, Vallesaccarda, Venticano, Villanova Del Battista, Zungoli.

In pratica, per i Comuni fino a tremila abitanti, i consiglieri di maggioranza saranno 7 (più il sindaco) e tre quelli di minoranza. Nei Comuni con popolazione fino a diecimila abitanti, saranno 8 i consiglieri di maggioranza e 4 quelli di minoranza.                                                                 E’ stato-  inoltre – approvato un  maxi-emendamento che delinea la costituzione di Città metropolitane e fusioni fra Comuni, e proroga alcune Province, in attesa della definitiva approvazione  alla Camera . E – anche – della modifica art. V della Costituzione,  che definirà del tutto la situazione.

Per adesso si parla di riorganizzazione delle Province.                                                                   

Si prevede l’elezione ‘indiretta’ degli organi provinciali:  spetterà – cioè  – ai consiglieri comunali eleggere il Consiglio Provinciale.           Inoltre, le nuove Province perderanno  alcune funzioni.  Il  Presidente della Provincia sarà scelto fra i Sindaci:  il mandato durerà 4 anni e sarà eletto, con voto segreto, dai Sindaci e consiglieri comunali.                                                                                                                                                         La riforma prevede l’istituzione di 3 organi: il Presidente, il Consiglio e l’Assemblea dei Sindaci.

“Sarà vera gloria?”. Che dire se non “ Ai posteri l’ardua sentenza”!

di Raffaella Luise