“La continua ingerenza della Pascale (la fidanzata di Berlusconi,ndr) negli affari politici, con le sue dichiarazioni estemporanee ai giornali di sinistra, è il segno che la catena decisionale di Palazzo Grazioli risente di queste interferenze. Se è così, si rischia di confondere la gestione della casa con il governo del partito, e i fagiolini con le questioni serie”. Lo ha detto il senatore Enzo D’Anna, in una intervista al Corriere del Mezzogiorno in cui rilancia il dissenso dei “cosentiniani” e di Forza Campania rispetto alle nomine degli organi dirigenti del partito nelle varie province della regione.

“Stavolta, però, ha fatto tutto la Pascale. Ho le prove”, dice sempre D’Anna, così il giornalista Angelo Agrippa gli chiede di esibirle, e da qui emerge un retroscena: “Pensi che il senatore irpino Sibilia per far rientrare il dissenso dei consiglieri regionali suoi conterranei, Ruggiero e Nappi, ha dovuto trattare con la signorina Pascale. Ma si può consentire tutto questo?”. Alla fine, però, non ci sono riusciti a convincere i due consiglieri avellinesi. “E no, hanno offerto il posto di vicecoordinatrice regionale alla Ruggiero e quello di vicecoordinatore provinciale a Nappi. Alla fine hanno creato un organigramma di cinquanta persone. Non si sa chi ha responsabilità, chi fa cosa, e quando dovranno riunirsi. E se si riuniranno qualche volta, dovranno fittare una sala cinematografica”.

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