SCSD – Renzi salvatore della patria? Risolva il problema della povertà e lavoro
Veramente, si sta sfociando nell’eccesso: il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, è dappertutto ed in tutte le salse, a tutte le ore del giorno e della notte. Sembra che abbia la bacchetta magica, una bacchetta che magica non è. I suoi incontri in Europa, non sembrano portare novità, rispetto a quelle di Letta e questi “balzi” dell’Italia, stentiamo a vederli. Quello che comprendiamo con chiarezza, invece, è il pericolo di “massacri” per i pensionati ed il ceto medio.
La “spendig review”, questa frenetica ricerca delle risorse necessarie per garantire in busta paga, circa 80 euro per 10 milioni di lavoratori dipendenti, ha nel mirino i pensionati. Si parla di imporre una tassa di solidarietà ai titolari di pensioni di 2.500/3.000 euro al mese LORDO, somma che al netto, si riduce a molto meno di 2.000 euro, nel primo caso ed a poco più di 2.000 euro, nel secondo caso. Pensioni d’oro? Ridicolo, veramente ridicolo. Il Sindacato Comparto Sicurezza e Difesa (SCSD), è indignato perché, se da un lato è giusto dare un riconoscimento economico ai lavoratori dipendenti, con meno di 25.000 euro lordo annui, forse è anche giusto ricordarsi di chi questa somma la sogna e vive, invece nella povertà, nell’indigenza più assoluta.
Quanti pensionati sono costretti a vivere con la pensione minima, quanti non sono né pensionati, né lavoratori, perché espulsi dal mondo del lavoro, non hanno alcun reddito. Non possono contare su un reddito, gli oltre tre milioni di disoccupati. Potremmo continuare per ore. Non ci piace la “grancassa” che inneggia al Presidente Renzi. Il SCSD, NON inneggia e rimane seduto, ritenendo che in Italia, si parla troppo, spesso al vento, di democrazia, e c’è da chiedersi, di quale corpo elettorale, è espressione il Governo Renzi e la stessa cosa vale, ovviamente per i Governi Monti e Letta. Si parla con molta insistenza, del blocco dell’indicizzazione delle pensioni, di un taglio di quelle di reversibilità, di rivedere le pensioni di guerra e di accompagnamento. C’è da dire che, in relazioni alle voci circolanti, il Presidente Renzi, ha detto che le pensioni non saranno toccate . C’è da credergli? Un fatto è certo: in un modo o nell’altro, i Pensionati sono sempre nel mirino, perché rappresentano la fascia sociale più debole, sono divisi, non hanno una propria rappresentanza politica, in Parlamento. Due sono le vere grandi emergenze del nostro Paese: Il lavoro e la povertà. Questi due problemi dovrebbero essere al primo punto del programma del Governo Renzi.