Ambito Territoriale Sociale A04 – Comunicazione a Caldoro su commissario Masucci

caldoro stefanoAvellino – Sul Commissario ad acta ex DPRC n. 37/2014 dell’Ambito Territoriale Sociale A04, prof. Armando Masucci, i Sindaci di Torrioni (Virgilio Donnarumma), di  Petruro Irpino (Giuseppe Lombardi), di Capriglia Irpino (Nunziante Picariello), di Rotondi (Antonio Russo), di Roccabascerana (Saverio Russo), di Grottolella (Antonio Spiniello), di Cervinara (Filuccio Tancredi) e di Prata P.U. (Gaetano Tenneriello), informano il Presidente della Giunta Regionale, l’On. Stefano Caldoro, “che il Commissario in oggetto, approvando la Convenzione ex art. 30 TUEL per la gestione associata dei servizi sociali d’Ambito, ha posto fine allo stallo del sistema di interventi e servizi sociali che, da troppo tempo – vale a dire dal giorno della  DGRC n. 320/2012 di accorpamento dei 15 comuni soci del Consorzio dei servizi sociali A4 con il comune di Avellino –  ha penalizzato i cittadini dell’Ambito Territoriale Sociale A04. In pochissimo tempo, il Commissario, sostituendosi ai 16 Consigli comunali, è riuscito ad elaborare ed approvare la Convenzione ed il Regolamento del Coordinamento Istituzionale d’Ambito dando forma e sostanza al Piano Sociale di Zona. Finalmente, si può dire che la forma giuridica di gestione associata dei servizi sociali e socio-sanitari dell’Ambito A04 è oggi operativa. I servizi potranno immediatamente ripartire in modo da dare risposte concrete ai tanti cittadini (disabili, anziani, minori, donne in difficoltà, poveri ecc.) che, per colpa di una politica scellerata, aspettano da mesi di essere assistiti.  Al prof. Masucci va il merito di aver saputo trasferire nella Convenzione e nel Regolamento le esigenze di tali cittadini, dei piccoli Comuni, delle organizzazioni sindacali e degli operatori sociali impegnati da oltre un decennio sul territorio dell’Ambito. Purtroppo, il comune di Avellino, sordo alle richieste avanzate dal territorio, ha preferito far valere la forza dei numeri e strumentalizzare politicamente i servizi sociali. Grazie, invece, alla sensibilità del Commissario ad acta, la Convenzione ha ristabilito un equilibrato bilanciamento dei poteri in seno all’Ambito Territoriale Sociale A04, evitando di riservare al solo comune di Avellino la gestione del sistema di welfare d’Ambito. Avellino non sarà certo penalizzato ma non potrà più pensare di trasformare il Piano Sociale di Zona in una programmazione comunale. Dobbiamo prendere atto che il Sindaco Foti non può decidere in autonomia. Ricorderà bene, infatti, il diktat ricevuto dal suo partito che non gli ha permesso di approvare in Consiglio comunale la Convenzione ex art. 30 condivisa e sottoscritta con altri 14 Sindaci, mancava solo la firma del Sindaco di Pratola Serra, Aufiero, che per motivi a noi sconosciuti non ha inteso sottoscriverla”.

Sfugge, inoltre, a chi invoca i limiti del mandato ricevuto dal Commissario che l’Ambito A04 è stato commissariato proprio a causa della reiterata inerzia di alcuni Comuni ed a causa della “cattiva politica” che ha voluto a tutti i costi entrare a gamba tesa sulle questioni connesse ai servizi sociali sostituendosi ai tecnici. Purtroppo, l’incapacità di qualcuno di mediare e condividere un percorso comune, ha di fatto bloccato l’Ambito A04 per oltre un anno e mezzo. Per tutto questo tempo noi Sindaci, definiti “ribelli”, abbiamo fatto sentire la nostra voce per evitare di essere affogati nelle “sabbie mobili” di Avellino che vanta un Piano Sociale di Zona conosciuto da tutti solo per essere un “fantasma”. La Convenzione approvata dal Commissario ha tutto il nostro appoggio in quanto ha evitato che qualcuno occupasse una posizione di comando in danno ai cittadini ed alle buone esperienze maturate sul territorio che non potevano essere annientate con un colpo di mano.

Così, mentre il Commissario ad acta raggiunge gli obiettivi prefissati, alcuni Sindaci, guidati da un senso di appartenenza politica, alzano inutili polveroni attraverso inopportune strumentalizzazioni sulla stampa locale. Trattasi di polemiche che nulla hanno a che vedere con l’interesse della comunità che dovrebbero, invece, rappresentare. E’ bene precisare in merito che il Commissario non ha assunto una veste politica bensì un ruolo tecnico di alto profilo, particolarmente sensibile alle problematiche connesse ai servizi sociali, che ha concentrato la sua azione nel dare un contributo fattivo finalizzato alla risoluzione della querelle che attanagliava l’Ambito A04, alla professionalizzazione dei servizi sociali ed alla ripresa immediata dell’erogazione dei servizi sociali e socio-sanitari alle persone ed alle famiglie.