Solofra – Buonanno ai conciari: “ci vuole innovazione, coesione e competizione”

buonannoSolofra – “In questi ultimi giorni attraverso quotidiani locali, apprendo sempre più contrasti tra l’amministrazione comunale, imprenditori e associazioni di categoria. Da giovane imprenditore anche se non conciario, ma di un altro settore merceologico, quello che più mi rammarica è apprendere frizioni, divisioni tra gli stessi imprenditori, in un momento di forte recessione per l’economia produttiva conciaria, con un mercato europeo prima, la globalizzazione poi, che hanno portato ad una frammentazione geografica della filiera produttiva e a una maggiore complessità dell’architettura del prodotto”. Questo quanto dichiarato dall’imprenditore Gabriele Buonanno.

“Il mio appello - prosegue -agli imprenditori conciari è quello che la globalizzazione e i problemi legati alla crisi si combattono solo attraverso le aggregazioni, le collaborazioni in rete delle piccole e medie imprese, che nella nostra Solofra sono il tessuto economico e costituiscono ancora un modello d’eccellenza. Ma dalle ultime letture dei quotidiani il concetto che il sottoscritto vede prevalere è sempre quello dell’individualismo e spesso “ del gatto che vuole mangiare il topo”. Tale concetto ha diverse motivazioni culturali, compresa la diffidenza verso una grande impresa che nei passaggi cruciali non ha investito con coraggio sul territorio.

In ogni caso, in una fase complessa e difficile per la nostra Solofra, negli ultimi mesi aggravata anche dalla questione acqua, quello che davvero conta è che le piccole imprese non si sentano sole e che si inizia ad intraprendere una nuova fase composta da tre temi interconnessi:

  •  Innovazione;
  •  Coesione tra le aziende presenti sul territorio;
  •  Competizione sui mercati nazionali ed esteri;

Ricordando a loro – conclude Buonannno – che i tempi della politica sono lontani dalle esigenze degli imprenditori e del territorio”.