Avellino - Ben dieci donne pronte a raccontarsi e a raccontare. Esperienze di vita vissuta, nei più svariati contesti.

Le piccole, grandi “lotte” del quotidiano, le speranze, i sogni. Dall’imprenditrice al vigile del fuoco, dalla volontaria alla mediatrice culturale, dall’ex caporal maggiore dell’esercito (che ci parlerà non solo dell’esperienza in Afghanistan, ma anche di quella nella caserma di Ascoli, tristemente “famosa”) alle donne impegnate nel sociale. Una vera e propria pattuglia in “rosa”, pronta a testimoniare cosa significa essere donna oggi.

Da domani (giovedì 7 marzo) a domenica, “Le donne si raccontano” al carcere Borbonico di Avellino, evento di beneficenza organizzato dall’associazione “Amici del Camerun”. Come detto, si parte domani, alle 10, con l’apertura degli stand e le dieci donne con le loro testimonianze. Dalla Somalia all’Irpinia: ad Avellino l’otto marzo è anche multietnico. In programma spettacoli, flashmob, proiezioni ed esibizioni danzanti. Durante la tre giorni avellinese, gli spazi dell’ex carcere ospiteranno un expo di stand di solidarietà  con prodotti tipici il cui ricavato sarà devoluto all’associazione di Volontariato “Amici del Camerun”per il progetto di allestimento dell’ospedale pediatrico della fondazione M.A.N in Camerun. Per la serata dell’8 marzo “Party solidale” nel Tholos del carcere: dj set, revival, danze tribali, in collaborazione con “Il Cicchetto”.

Con il patrocinio della Provincia di Avellino, del Comune di Avellino e del Circolo della Stampa, la manifestazione vedrà la partecipazione solidale di molte aziende private e associazioni ed è organizzata anche grazie al supporto dell’Unicef, di Actionaid e di Più Ari.

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