Polemica riorganizzazione azienda ospedaliera, l’appello di Buonavita

Doriana_Buonavita1-300x400Avellino –  Il 27 novembre 2013 si è svolta la riunione congiunta tra il Tavolo Tecnico per la verifica degli adempimenti regionali e il Comitato Permanente per la verifica dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) con la Regione Campania. Molte le prescrizioni indicate in merito ai posti letto, ai costi complessivi , ai tetti di spesa, all’utilizzo della SORESA come centrale di committenza e non più di acquisti. Si riportano di seguito parte delle osservazioni prodotte dal tavolo nazionale.

In merito alle reti assistenziali per intensità di cura si è chiesto alla Regione Campania di indicare modalità attuative e tempi nonché individuare indicatori di processo, relativamente alla rete ospedaliera per cui è necessario procedere alla ridefinizione della rete ospedaliera pubblica e privata per acuti e post-acuti, con individuazione analitica del numero dei posti letto suddivisi per struttura, disciplina, DH e ordinari, unità operative e da ultimo in merito alla rete dell’emergenza-urgenza occorre definire il numero delle postazioni totali regionali di soccorso avanzato territoriale e la loro distribuzione nei relativi bacini di utenza. Inoltre la struttura commissariale deve fornire un quadro di sintesi di Hub e Spoke, pronto soccorso, PPI e postazioni 118 attualmente in attività e un quadro della rete così come programmata nel P.O.. Per quanto attiene l’erogazione dei LEA si evidenzia, nello stesso documento,  un sensibile decremento dell’ospedalizzazione totale e del ricorso a ricoveri ad alto rischio di inappropriatezza, se erogati in modalità ordinaria, che tuttavia presentano ancora un ampio margine di riduzione se implementata la rete territoriale dei servizi. Sia il tasso di ospedalizzazione della popolazione ultrasettantacinquenne sia il valore della degenza media pre-operatoria, pur mostrando segnali di lieve decremento nel tempo, si mantengono al di sopra del valore medio nazionale. La dotazione di posti letto per la riabilitazione e la lungodegenza post-acuzie risulta pari a  circa 0,3 posti letto per 1.000 abitanti residenti al 1 gennaio 2013, valore che è inferiore sia a quello nazionale (0,7) che a quello ritenuto adeguato dal Comitato LEA (0,35). Per quanto riguarda l’erogazione di assistenza territoriale, si evidenzia una quota di anziani assistiti a domicilio ancora inferiore all’atteso. Gli indicatori segnalano inoltre una dotazione insufficiente di posti letto sia presso strutture tipo hospice che presso strutture residenziali che erogano assistenza psichiatrica o destinate alla popolazione anziana non autosufficiente. Si rilevano criticità nell’erogazione di servizi afferenti l’area della prevenzione soprattutto oncologica.

” Le prescrizioni impartite alla Regione Campania rendono merito alle tante osservazioni e denunce che i sindacati hanno prodotto in questi anni e che riproporranno al tavolo regionale che si terrà oggi pomeriggio presso la struttura commissariale ” – commenta il segretario generale CISL FP Doriana Buonavita.

” Da tempo chiediamo chiarimenti – continua – sull’accreditamento e sul numero totale delle strutture in via di accreditamento, controllo nell’affidamento di gare per beni e servizi, la definizione della riorganizzazione della rete ospedaliera in conformità con gli standard nazionali e previa rilevazione di eventuali mutati fabbisogni, il completamento della rete dell’emergenza-urgenza con l’attivazione dei DIE (Dipartimenti Integrati di Emergenza) e delle reti delle patologie complesse tempo-dipendenti, nonché la riduzione dei costi per la mobilità passiva, prestazioni aggiuntive ed esternalizzazioni di servizi per investire nell’assunzione di nuove professionalità infermieristiche, tecniche, OSS e mediche.

” Infine – conclude Buonavita –  la rimodulazione dei badget per l’erogazione di servizi alla persona ed ai non autosufficienti segnano una urgenza a cui non si può più evitare di dare una risposta. Ci confortano le osservazioni impartite ma siamo pessimisti sul grado di accoglienza da parte di chi dovrebbe da tempo riprogettare la sanità in campania ed in irpinia “.