Chiusura Malzoni – Sel: Un presidio che va difeso

sel avellinoLa clinica Malzoni rappresenta da decenni, per generazioni di avellinesi e di  irpini, un presidio di assistenza sanitaria, professionalità, capacità di innovazione e ricerca scientifica. Un presidio che va difeso, per garantire ai pazienti la continuità dell’assistenza e delle prestazioni sanitarie, e un futuro  ai circa cinquecento lavoratori il cui posto  è legato al destino della struttura. Per questo ci uniamo all’appello di quanti, a partire dalle organizzazioni sindacali, in questi giorni si stanno mobilitando.  Al tempo stesso non si può non osservare come in questa vicenda Regione, Asl, Comune di Avellino, non abbiano fatto nulla per evitare una condizione che oggi costringe tutti a rincorrere un’emergenza, scaricando responsabilità nella logica di un’inaccettabile autoassoluzione. Si ha la sensazione che ormai questa città e questa provincia, in tutti i settori in cui si produce business economico, siano terra di conquista di speculatori e portatori di interessi poco trasparenti, di gruppi privati operanti nel settore sanitario che stanno determinando attacchi alla sanità pubblica e alla sanità privata di eccellenza. Si tratta di  un fatto ancora più inaccettabile perché la speculazione avviene sulla vita e il diritto alla salute dei cittadini, e in primo luogo di quelli più deboli. La difesa di un sistema sanitario efficiente, che garantisca diritti e qualità delle prestazioni oggi appare totalmente distante dallo sguardo e  dalle priorità di una politica che taglia risorse e riduce i servizi, che continua a considerare la sanità come terreno di costruzione di consenso clientelare. Va riaffermato con forza che la sanità non può essere il luogo degli “affari” e delle speculazioni, e occorre rimettere al centro il diritto costituzionale alla salute e all’assistenza.

Lo affermano in una nota congiunta, Rita Labruna, Responsabile Welfare Sinistra Ecologia Libertà, e Roberto Montefusco, coordinatore cittadino Sinistra Ecologia  Libertà.