Varese – Il signor Manganiello di Pinerolo. Unico protagonista, naturalmente in negativo,  della gara Varese-Avellino terminata 1-1. Ennesimo torto arbitrale subito dall’Avellino. “ Non abbiamo mai lamentato nulle sull’arbitraggio, ma d’ora in avanti ci faremo sentire “. – esordisce così Massimo Rastelli al fotofinish – . “ Resta una grande prova da parte dei ragazzi – continua – i quali nonostante le assenze hanno dimostrato di essere un grande gruppo, l vittoria arriverà, magari già nella prossima partita “.

Riavvolgendo il nastro di questa gara decisa dalla pessima direzione del giudice di gara possiamo analizzare i vari “ orrori “ arbitrali. Minuto 24’ del primo tempo, Angiulli lascia partire un siluro che colpisce la traversa, batte sul terreno ed esce fuori. La sfera, al momento dell’impatto con il rettangolo verde è tutta dietro la linea di porta ma l’arbitro lascia proseguire il gioco. Nella ripresa arriva il vantaggio irpino a cura di Ciano che concretizza in rete una punizione dai 20m, capolavoro della punta ex-Padova.

Il film horror però non è finito. Al contrario, giunge alla scena più grottesca al minuto 94. Calcio d’angolo per i padroni di casa, Terracciano in uscita viene sbilanciato nettamente da un giocatore avversario, la palla gli scappa dalle mani ed entra in porta. Il signor Manganiello aggiudica il gol al Varese e l’Avellino è inesorabilmente beffata allo scadere. Finisce 1-1 con le inutili proteste dei giocatori bianco verdi. Chiude il sipario di questa indecorosa settimana il volto dell’estremo difensore Terracciano, in lacrime per l’accaduto, dimostrazione di grande attaccamento alla maglia.

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