Sanità – CGIL “Tutti i dipendenti sono sotto stress”
Ci voleva la Corte di Giustizia dell’Unione Europea per sancire quanto anche in questa Provincia sosteniamo oramai da tempo: nel comparto sanità tutti gli addetti ai lavori lavorano troppo a causa del blocco del turn over e sono costretti ad orari incompatibili con la resa di un servizio delicato quanto fondamentale per i cittadini.
Certo, per i medici l’Italia aveva assunto un atteggiamento singolare ritenendo che ai medici, in quanto dirigenti, non si applicassero i limiti di 48 ore per l’orario lavorativo che, invece, si applica in tutte le nazioni europee.
La questione riguarda tanto i medici quanto il restante personale in servizio nella sanità, costretto a turni massacranti per sopperire alle mancanze del sistema con sovraccarico di ore di straordinario dovute alla carenza di organici.
La FP CGIL anche in questa provincia ha segnalato tante volte tali questioni rappresentando che i risparmi sono stati effettuati a rischio della salute dei pazienti e sulle spalle dei lavoratori. Se prendiamo, per esempio, il dato del Presidio Ospedaliero di Ariano Irpino, verifichiamo che dal 2009 ad oggi si lavora con almeno 44 unità di personale in meno, medici esclusi e vista l’età media di questi ultimi, non si intravede grande futuro per quella struttura in assenza di nuove assunzioni.
Non solo i medici sono pochi e lavorano troppo, quanto è quasi impossibile garantire l’assistenza con una quasi totale assenza presso quella struttura di OSS e con 17 infermieri in meno tra pensionati trasferiti e passati ad altro incarico.
Al Ministro Lorenzin che si rammarica dell’infrazione europea, basterebbe ricordare che i costi annui che già si sostengono per la medicina in convenzione in Provincia di Avellino (che aggravano le ore lavorative degli addetti a qualsiasi titolo nella sanità), basterebbero ad immettere tantissime energie fresche in un comparto che mese dopo mese sta subendo, invece, un progressivo ed immotivato smantellamento.