Sanremo – Avevano premeditato tutto. Foglio di via per gli operai disperati

Fuori programma durante il monologo d'apertura del festival. Mentre Beppe Grillo è seduto tranquillamente in platea alcuni contestatori in galleria hanno interrotto il discorso di Fabio Fazio dedicato alla bellezza e partito con un riferimento al treno deragliato, Sanremo, 18 febbraio 2014.ANSA/CLAUDIO ONORATISanremo – Non poteva avere epilogo peggiore ciò che è accaduto ieri sera nel corso dell’anteprima del 64°Festival di Sanremo.

Attraverso il loro gesto disperato di salire sulla balaustra del teatro Ariston, due operai del Consorzio Unico del Bacino di Napoli e Caserta, che si occupa di gestione del ciclo integrato dei rifiuti, erano riusciti a portare all’attenzione degli spettatori la loro situazione di operai che purtroppo rientrano tra coloro i quali da mesi non percepiscono lo stipendio.

Apparentemente un gesto dettato dalla disperazione, i due hanno raccontato alle autorità di aver addirittura fatto una colletta e contratto dei debiti per pagare i biglietti d’ingresso allo spettacolo e che sarebbero andati anche a Bruxelles per mantenere alta l’attenzione sulla situazione in cui versano gli operai del consorzio, ma ciò che emerso più tardi lascia tutti un po’ perplessi e non si sa più se vedere quel gesto come frutto di disperazione o di egocentrismo al fine di emulare ciò che era accaduto 19 anni prima.

Alla fine i due uomini in realtà erano quattro, tre uomini ed una donna, tutti con precedenti penali tra cui truffa per assenteismo dal posto di lavoro, interruzione di pubblico servizio, violenza e minaccia a pubblico ufficiale, manifestazione non autorizzata, reati contro il patrimonio. Gli agenti che hanno ricostruito l’accaduto sono arrivati alla conclusione che i quattro abbiano studiato e premeditato il blitz nei dettagli. Stando alla ricostruzione, infatti, sembra che la donna abbia avvertito un finto malore per consentire ai due colleghi di superare la vigilanza e salire sulla balaustra.

Un gesto che ha scatenato ire e dubbi da parte di tutti che non riescono a credere alla veridicità del gesto soprattutto dopo aver saputo che tra di loro c’è chi è accusato di assenteismo a lavoro.

Non sapremo mai la verità, forse, ma ciò che è certo è che al termine degli accertamenti di rito da parte delle autorità competenti i componenti della “banda” Antonio Ferrigno, dipendente dello Stir di Nola,  e di Mariarosaria Pascale, lavoratrice dello Stir di Caserta ed i protagonisti Antonio Sollazzo e Marino Marsicano, dipendenti dello Stir di Giugliano hanno collezionato un foglio di via obbligatorio di tre anni ed una denuncia all’Autorità Giudiziaria per i reati di violenza privata e procurato allarme.