Di seguito l’intervento dell’esponente della sinistra irpina, Giovanni Sarubbi: A sinistra sta per consumarsi l’ennesimo suicidio. Persone, gruppi, partiti e partitini stanno per dare vita all’ennesimo cartello elettorale che durerà lo spazio dei trenta giorni della campagna elettorale. Se riusciranno a prendere un deputato europeo, visti gli sbarramenti esistenti, quel deputato renderà conto solo a se stesso o al mini gruppo di cui faceva parte. Se nessun deputato verrà eletto, come è molto probabile perché le elezioni le vincono le TV, tutto si squaglierà come neve al sole un attimo dopo la proclamazione dei risultati. E’ una esperienza già vista e fatta per la quale non vale la pena di sprecare neppure un minuto della propria vita. Tsipras potrà anche essere una persona seria in Grecia, ma quelli che in Italia si sono avvinghiati a lui sperando di entrare nel parlamento europeo per poter avere i soldi del finanziamento pubblico non lo sono.
Con loro io non prenderei neppure un caffè in un bar di montagna dove non ci vede nessuno.
Essi sono i responsabili dello sfascio di ciò che è stato il PCI, frantumato oramai in partitini marginali, rissosi e inutili, capaci solo di parlare di se stessi, senza un progetto ed una idea per questo paese e per il mondo che vada al di la dell’essere presenti nelle istituzioni, senza le quali, come disse qualche ex ministro, “non reggiamo”, con una logica che definire “cretinismo parlamentare” è poco.
Chiacchiere e documenti ne hanno fatto molti, tantissimi, ma la politica concreta che essi hanno realizzato in questi ultimi 24 anni parla contro di loro. E io quest’anno non sprecherò neppure un minuto del mio tempo dietro a questi tristi figuri che sono stati capaci di dilapidare e distruggere
un patrimonio storico di lotte, sacrifici, conquiste sociali e sindacali, una cultura ed un modo di intendere la vita basata sulla solidarietà per la realizzazione di un mondo senza sfruttati e sfruttatori. Ed è questa l’unica cosa che continuerò a fare e per la quale vale la pena impegnarsi.

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