Buchel stende l’Avellino, Lanciano corsara al Partenio

biancolinoAVELLINO. Lanciano corsara al Partenio. Non succedeva dal 2 Ottobre ai Lupi di cadere in casa. Quella volta a violare il fortino biancoverde fu il Palermo capolista di Hernandez, Lafferty e Belotti, di certo non gli ultimi arrivati. Stavolta ci ha pensato un certo Buchel a braccare il Lupo. Imprendibile il centrocampista ospite, ha giocato una gara sublime aprendo le danze e servendo due assist ai compagni. Dall’altra parte un Avellino disastroso ed impacciato in campo, a tratti inguardabile paga le assenze di Izzo, Arini e Zappacosta, ma di più le scelte tattiche … mister Rastelli dovrà recitare un sostanzioso mea culpa, così non va bene. Guardando il bicchiere mezzo pieno si è persa una solo posizione, ora l’Avellino è quarta a pari punti con il Cesena e dista dalla zona rossa 24 lunghezze perciò pur se i campanelli d’allarme sono divenuti più intensi è presto per parlare di crisi pur se una scossa è doverosa.

ANTEPRIMA. Gara chiave al Partenio tra Avellino e Lanciano in quanto a scontrarsi saranno due compagini che nella prima parte di campionato si sono distinte per l’ottimo rendimento. I Lupi a caccia del primo successo di questo 2014 iniziato in maniera altalenante hanno due punti di vantaggio sulla formazione di Baroni. La troupe biancoverde ci tiene a mantenere le distanze e cercherà di aumentare il distacco per godersi indisturbata la permanenza nei piani alti della classifica. “ Vogliamo la prima vittoria del 2014 – ha dichiarato in settimana il centrocampista Angiulli – il calore dei tifosi ci aiuterà a conquistare i tre punti “. Più scrupoloso invece mister Rastelli alla vigilia – “ Giochiamo contro una grande squadra e in rosa abbiamo assenze pesanti, partita sicuramente non facile ma come sempre daremo tutto “.

IN CAMPO. Rastelli deve fare i conti con la squalifica di Arini e l’assenza per infortunio di Izzo e Zappacosta ed assembla un Avellino inedito rispolverando Togni che prende il posto in cabina di regia ed inserendo Pizza e Bittante sulle fasce. In opposizione ai Lupi, mister Baroni sorprende tutti abbandonando il 4-3-3 e presentandosi al Partenio con un 3-5-2 sostenuto dalle punte Piccolo-Comi. Formazioni a specchio dunque.

PRIME FASE DI STUDIO. I primi venti minuti di gioco si disputano in maniera molto blanda e diligente. Le due squadre non vogliono rischiare nulla. Solo Galabinov si rende pericoloso con una sforbiciata ( 15’ ) ma la conclusione si perde sul fondo.

CENTROCAMPO. L’Avellino paga l’assenza di Arini e l’ammonizione di D’Angelo maturata troppo presto ed il Lanciano, intelligentemente messo a specchio coi Lupi, col passare dei minuti si impadronisce del centrocampo e trova anche il vantaggio con Buchel ( 22’ ) che dribbla in maniera sublime il capitano biancoverde e Pizza e si invola verso la porta di Terracciano, arrivato al limite dell’area piazza un diagonale perfetto ed insacca.

E’ l’inizio di un incubo. Passano 5’ e il Lanciano raddoppia con Germano. Nuovamente protagonista lo scatenato Buchel che in area irpina sfila il pallone all’ingenuo De Carli, scarica in mezzo per l’inserimento del compagno che indisturbato fa 0-2.

BUIO TOTALE. Rastelli corre ai ripari e butta Ciano nella mischia per lo spento Pizza passando al 4-3-1-2 ma l’Avellino non si accende. La squadra non c’è ed il Lanciano dopo aver sfiorato la terza rete due volte, Buchel (30’) e Comi ( 40’ ) realizza con Amenta il colpo del virtuale k.o. al 46’ . Il centrale è pescato in area dall’ennesima giocata di Buchel il quale quest oggi merita l’8 in pagella.

L’ORGOGLIO DEL PITONE. Nella ripresa l’Avellino, dominata dalla rabbia e dalla fretta, tenta la reazione rabbiosa. Rastelli manda in campo anche Biancolino il quale rileva il fischiatissimo Togni. Il Pitone fa subito notare la sua presenza e al 23’ su un traversone dalla sinistra a cura di Pisacane diretto al secondo palo fa una sponda eccezionale per Castaldo che di testa accorcia le distanze.

Pochi minuti dopo sempre Biancolino ci prova con una girata ma stavolta la sfera vola alta sulla traversa. L’Avellino tenta il tutto per tutto appoggiandosi allo scatenato Biancolino ma il Lanciano si compatta bene e nonostante l’inferiorità numerica ( espulsione di Paghera per doppia ammonizione rimediata al 40’ ) contiene l’assalto bianco verde.

FINALE. Triplice fischio del signor Saia di Palermo e tutti sotto la doccia. Un Avellino inesistente nel primo tempo che nella ripresa ha cercato, per quanto ha potuto, di rimediare al pesante passivo resta ancora a secco di vittorie in questo 2014. I tifosi festeggiano egualmente la squadra ma ora i campanelli d’allarme sono più acuti che mai, non solo la condizione fisica precaria ma anche le scelte molto discutibili del tecnico hanno portato a questa prestazione incolore. Un bagno d’umiltà era necessario ma in questo caso più che un bagno si tratta di un naufragio, bisogna ritrovare la bussola e superare in fretta questo momento altrimenti le cose potrebbero complicarsi sul serio.

Michael Mambri

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